31 dicembre 2021

trentuno

 



sappi, amore mio, che la penombra del silenzio
è un'imprecisione che turba
le stelle

(elle)


20 dicembre 2021

Nulla Dies Sine Linea


ombre e  miserie umane 
arrotolate in granelli di polvere
sono distanti dal cielo

e cammino i miei pensieri
come viali di seta
sotto il chiaro di luna

fa male all'universo
la dolcezza del passato




                                  ©Liolucy

7 dicembre 2021

Generazione Blogger


In questo istante
vorrei essere in riva al mare
ad ascoltare la liturgia della risacca 
per dare un nome ad ogni  gabbiano

E invece sono qui, davanti
ad uno spazio byte da riempire
lontana attimi luce dai miei
desideri e da ...

Aveva ragione Ungaretti,
si sta come di sera
i blogger al computer



                                    ©Liolucy

6 dicembre 2021

L'Uomo Buffo


"La ragione bisogna lasciarla agli altri
perché questo li consola di non avere altro."
(André Gide)

                                  -

Faceva parte di quegli uomini buffi che 
se la prendono con la scarpa
quando la colpa è del piede.
Una 'buffosità' a tratti tenera, dal sapore infantile, 
irriverente,
era l'aura che circondava ogni sua parola, 
marachella tardiva.
Non bisognava prenderlo troppo sul serio; 
bisognava solo sorridere.
"Sorridi, sei su candid camera!".
Ed io sorrido 
mentre sto scrivendo di un uomo buffo che
non desiderava altro che la ragione fosse con lui, 
per allontanare la solitudine 
che gli batteva in petto.
Cosmonauta del vuoto.




                                                                  ©Liolucy


2 dicembre 2021

la dignità di una vaccinata


---------------------------------------------------------------------------


LETTERA DI UN'ITALIANA VACCINATA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Gentile Presidente Draghi, non immagina quante volte io, che ho scelto liberamente di vaccinarmi, mi sia pentita di averlo fatto.

Mi sono pentita ogni volta che ho visto un padre costretto a farlo per portare a casa il pane.

Ogni volta che ho visto uno studente rinunciare ad una lezione universitaria.

Ogni volta che ho scorto in lontananza una fila di cittadini davanti ad una farmacia, in coda per acquistare 48 ore di diritti.

Mi sono pentita ogni volta che ho sentito qualcuno parlare di parassiti, sorci, disertori o blaterare di fucilazioni evocando Bava Beccaris.

Ogni volta che mi sono imbattuta in congreghe di semicolti che tra una risatina e l'altra dileggiavano chi aveva semplicemente compiuto una scelta diversa per la propria vita e sul proprio corpo.

Gentile Presidente Draghi, io della società che Lei e i Suoi sodali state laboriosamente costruendo non voglio far parte.

Non voglio far parte di una società composta da gente che si ritiene moralmente ed intellettualmente superiore per aver acconsentito a farsi somministrare un farmaco.

Non voglio far parte di una società in cui si gode smodatamente per l'emarginazione e l'esclusione di chi ha compiuto - legittimamente e liberamente - una scelta diversa.

Non voglio far parte di una società in cui ci si compiace di aver meritato dei diritti, cedendo al ricatto.

Non voglio far parte di una società di individui che accusano, additano e auspicano ostracismi e punizioni per i loro simili.

Io non appartengo alla schiera di chi obbedisce per quieto vivere.
Io non voglio essere premiata con diritti che sono miei per nascita.

Io non voglio che mi concediate alcuna libertà giacché io sono nata libera.

E custodisco la mia libertà come il bene più prezioso.

Pertanto, liberamente Le dico si tenga pure la Sua terza dose, il suo Super Green Pass e la sua bella società.

Verrà il tempo.



(Dalila Di Dio)



---------------------------------------------------------------------------



22 novembre 2021

Tu


il tuo tempo.
una manciata di fotografie;
indirizzi inghiottiti dal silenzio;
un segnalibro di velluto blu;
qualcosa che non hai messo a fuoco;
un territorio che hai attraversato;
eclissi, chimere e specchi;
stormi di gabbiani che disegnano
un orizzonte di alabastro;
respiri di cemento e metallo
mescolati a voragini d'azzurro;
lune, nuvole, mari e favole;
qualcuno che ti manca e
che ti sei lasciato sfuggire;
una poesia in esilio
per coltivare la tua anima;
l'ultimo pensiero prima
di addormentarti.
tu 
e il tuo tempo,
battito di ciglia 
perduto nell'infinito.



                                     ©Liolucy


19 novembre 2021

Morire In Levità

 




Si oscura la vista.
La mia forza sono due occulti dardi adamantini;
si confonde l'udito per il tuono lontano
della casa paterna che respira.
Dei duri muscoli i gangli si infiacchiscono,
come bovi canuti all'aratura;
e non più, quando è notte,
alle mie spalle splendono due ali.

Nella festa, candela, mi sono consumato.
All'alba raccogliete la mia disciolta cera;
e lì, leggete chi piangere,
di cosa andar superbi
come, donando l'ultima porzione di letizia,
morire in levità
e al riparo d'un tetto di fortuna,
accendersi postumi, come una parola.



- Arsenij Tarkovskij -


12 novembre 2021

la voce di un Genio..

 


"La malattia esiste, non bisogna essere stupidi, qui non si tratta di essere negazionisti o complottisti, ognuno ha la sua idea. La malattia esiste, ma non dobbiamo diventare deficienti. Perché questa malattia, oltre a far morire le persone , a far star male altre persone, sta creando un sottobosco di imbecillità - della quale poi non ci libereremo così facilmente - di intransigenza, di violenza" (Antonio Rezza)




e a proposito di VIRUS


8 novembre 2021

Cerchi il Mistero Della Vita Nel Mistero Del Tuo Volto?



Cerchi il mistero della vita
nel mistero del tuo volto?
c'è una sorta di piacere aristocratico
in chi si contempla allo specchio
con i gomiti appoggiati sui cuscini
architetture di nuvole
E nelle mutazioni dei giorni
che si slacciano in un altrove indefinito
lo scintillio del pensiero conduce
ad una consapevolezza:
il primo grado dell'amore
è amare se stessi
 


                                          ©Liolucy


7 novembre 2021

Monologo Nove




. che cos'è la vita?

.
la vita è un colpo di scena
  sul palcoscenico dell'eternità


                                                  ©Liolucy

30 ottobre 2021

Latitudini



Come un'isola tra fiori
d'ombra e venti oscuri
questo giorno singhiozza
senza meta e senza dimora
Agonizza nel silenzio 
cinereo di un volto che
invecchia e muore 
nel pianto di un bambino

              ...


L'attimo che fugge si infrange
tra le ossa del tempo
Schianto di luce
sulla collina dell'infinito

              ... 


Sulla riva della mia anima
ho portato il riso terrificante
della bestia feroce
[il tuo egoismo
la tua miseria
il tuo odio]
L'ho divorato alla luce
del sole 
e ho ballato 
nella radura azzurra
della mia infanzia
perduta

              ...


Mi ridesterò in città sconosciute
per incontrarti ancora
in cima alla strada
fra campanili e cupole d'argento
E nel traffico furente
di un mattino di fine estate
ti dirò ancora
'ti amo'



                                    ©Liolucy


27 ottobre 2021

ti mando un vocale per dirti quanto sono felice..



Ti mando un vocale di dieci minuti
Soltanto per dirti quanto sono felice
Ma quanto è puttana questa felicità
Che dura un minuto, ma che botta ci dà

14 ottobre 2021

Odd Nerdrum

 




La mia arte è un invito a camminare in salita, non in discesa, a seguire l'esempio di Brahms, Rembrandt e Marlow. Non dimenatevi fra i vostri dubbi esistenziali come animali selvatici in gabbia, ma inseguite chimere non facili da raggiungere, datevi uno scopo, cercate di acquisire una second vista che vi permetta di vedere oltre, e non rincorrete fama e successo auto-declassandovi al rango di scimmie o fantocci ambulanti, ma ponetevi sempre obiettivi elevati. (Odd Nerdrum)


4 ottobre 2021

Adunata

 



    martedì 12 ottobre andrò a depositare
    la firma per il ReferendumNoGreenPass
    presso il mio Comune di residenza.
    e voi?
     




1 ottobre 2021

Uscì Il Seminatore A Seminare I Suoi Semi

 

Solitario seminatore di libertà,
Sono uscito presto, prima della stella;
Con mano pura e innocente
Nei solchi divenuti servi
Ho gettato un seme vivificatore -
Ma ho solo perduto il mio tempo,
I buoni pensieri e la fatica...

Pascolate, pacifici popoli!
Non vi risveglierà il grido dell'onore.
A che serve al gregge il dono della libertà?
Bisogna solo accoltellarlo o tonsurarlo.
La loro eredità di stirpe in stirpe
È il giogo con i sonagli e la frusta.


(Aleksandr Puskin)


27 settembre 2021

"La discriminazione ripugna alla ragione e andrebbe sempre combattuta. La discriminazione è ripugnante, sempre... in tutti i casi, anche e soprattutto con il consenso medico." (Gianluca)

 



*

art. 3 Costituzione Italiana

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali


È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà  e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

*

      

"Nonostante l'approssimarsi del termine imposto dalla legge, che materialmente impedisce di proporre un ulteriore referendum abrogativo delle più recenti disposizioni sul "Super Green Pass", la raccolta firme preliminare all'indizione del Referendum contro il Green Pass sta riuscendo nel suo intento primario e più immediato di risvegliare i cittadini dal torpore indotto dai media e dalla istituzioni, da troppo tempo sordi alle istanze provenienti dal popolo.
Come si percepisce anche sul mainstream, studenti, lavoratori, intellettuali e politici alzano sempre più la voce per contestare il Green Pass come strumento di controllo della vita e delle attività dei cittadini, ai quali sarà richiesto, in prospettiva, di aderire acriticamente ad ambigui modelli di una fittizia sicurezza sociale, imperniata sul condizionamento permanente dei diritti e delle libertà individuali.
Per contrastare ad ogni costo questa deriva, i promotori del Referendum intendono proseguire nell'attività di raccolta delle firme e far valere, eventualmente anche in sede giudiziaria, la proroga concessa nei mesi scorsi ad altre iniziative referendarie promosse da partiti politici, allo scopo di raggiungere il maggior numero di adesioni.
In ogni caso, la risposta dei cittadini non potrà e non dovrà essere ignorata.
Per questo motivo, i promotori del Referendum sono determinati a dare comunque voce al crescente dissenso popolare, a prescindere dal raggiungimento delle 500.000 firme, mediante iniziative di protesta civile ed azioni giudiziarie, queste ultime promosse innanzi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ed eventualmente alla Corte Penale Internazionale.
Nessuna strada resterà intentata finché non otterremo l'abolizione del Green Pass e l'esplicito ripudio di qualunque forma di obbligo vaccinale, trattandosi di strumenti coercitivi volti a indebolire, fino ad annientare, diritti fondamentali e immanenti dell'essere umano, la cui tutela costituisce ragion d'essere della Costituzione Repubblicana." (Olga MIlanese, Luca Marini, Francesco Benozzo - 26 settembre 2021)


*NOTA: in data 29 settembre 2021, la data di scadenza della raccolta firme per il referendum abrogativo del Green Pass è stata prorogata a fine ottobre 2021 




18 settembre 2021

Referendum Abrogativo Green Pass


parte da oggi, 18 settembre 2021, la raccolta firme per il Referendum abrogativo del Green Pass. 
la richiesta per procedere alla raccolta firme è stata depositata l'altro ieri alla Corte di Cassazione, e  già in Gazzetta Ufficiale.
dovranno essere raccolte almeno 500.000 firme, entro la fine di ottobre,
tenuto conto dei vincoli di legge e delle scadenze imposte dalla fine della legislatura.
le firme verranno raccolte sia direttamente (nelle sedi legali, nei Comuni, in strada) sia in forma digitale.

per ulteriori informative


https://www.referendumnogreenpass.it/



LE RAGIONI DEL NO

I cittadini italiani hanno gradualmente preso coscienza del fatto che il Green Pass costituisce un palese strumento di discriminazione che collide con i principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico, considerati intangibili dalla Costituzione repubblicana.

Il Green Pass, infatti, esclude dalla vita economica e sociale della nazione quei cittadini che sostengono convinzioni ed evidenze diverse da quelle imposte dal Governo. Per questo motivo, la normativa che istituisce il Green Pass si pone in netto contrasto con l’art. 3 della Costituzione, secondo cui “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Il Green Pass, inoltre, spingendo surrettiziamente i cittadini alla vaccinazione, aggira il divieto sancito dall’art. 32 della Costituzione, secondo cui “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario obbligatorio se non per disposizione di legge”. E se anche una legge del genere fosse adottata dal Governo (sotto le spoglie di un Decreto Legge) o autonomamente dal Parlamento, questa legge, sempre ai sensi dell’art. 32 della Costituzione, non potrebbe “in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Sul piano internazionale, il Green Pass si pone in contrasto con alcune dichiarazioni di principio sancite da strumenti giuridici di natura programmatica, quali la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948, secondo cui “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”. Analoghe dichiarazioni si rinvengono in accordi internazionali giuridicamente vincolanti, di cui l’Italia è parte contraente, quali la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali del 1950, secondo cui “Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o quelle di altro genere, l’origine nazionale o sociale, l’appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita od ogni altra condizione”.

Di fronte a violazioni così gravi ed evidenti dello stato di diritto, come quelle introdotte e avallate dalle stesse istituzioni mediante il Green Pass, è il popolo che deve farsi garante della Costituzione e rendersi parte attiva per ripristinare i principi di uguaglianza e di parità tra cittadini su cui si fonda la nostra civiltà giuridica.

È quindi giunto il momento di proporre il referendum popolare abrogativo delle disposizioni legislative in materia di Green Pass, allo scopo di porre fine a un subdolo strumento di discriminazione che mira a creare fazioni e schieramenti, a instillare l’odio sociale, a distruggere le fondamenta stessa della Costituzione repubblicana.






16 settembre 2021

una risata ci seppellirà..

 




il commento di Gianluca: 
*Le "armi" della satira e della parodia, dentro e contro il conformismo comune, la propaganda da regime, il populismo becero  da videocrazia, sono lampi di vitalità necessari. Una risata grassa e amara su una disfatta umana e culturale, un arrivederci (forse) ad un futuro migliore o perlomeno diverso. Una risata CI seppellirà perché è l'auspicio migliore che puoi fare... se fosse già altro a seppellirci non saremmo qui a parlarne forse. *


10 settembre 2021

Paesaggi Interiori


Ciò che scrivo non sono poesie
Sono pensieri racchiusi nelle stanze del mio io
possono essere lettere mai spedite o
tutt'alpiù messaggi in bottiglia  
alla deriva 
Ma non sono poesie
Alle parole [e alle emozioni che le contengono]
cerco solo di dare un ritmo o un'estetica
che si accordi al mio mondo interiore
e al mio modo di gettare uno sguardo
su ciò che mi circonda e
che a volte mi pare così alieno
e distante dai miei moti intimi
di concepire l'esistenza 
Ciò che scrivo è forse anche un modo
per avere un attimo 
di nozione sulla mia anima 
per rimanere nuda di me stessa 
davanti a questa luce
che tutto consuma e tutto brucia
e che mi segue come un'ombra
nella diversità del tempo 
e nella fluttuazione dello spazio
Scrivo paesaggi 
per dirmi
per ritrovarmi
per sapermi




                                                          ©Liolucy

1 settembre 2021

un articolo da incorniciare


un articolo da incorniciare, 
che una società civile manderebbe in onda a reti unificate.
non sentirmi sola, in mezzo a questo marasma comunicativo
troppo spesso moralmente e verbalmente violento,
è una viva e ricca consolazione.
e una speranza.
grazie infinite all'autore..



"Pur essendo fortemente raccomandata da governi e autorità sanitarie, la vaccinazione anti-Covid rimane in quasi tutti gli Stati del mondo giuridicamente facoltativa, e non può dunque essere considerata né necessariamente immorale (come pensano i no vax), né moralmente necessaria (come pensano i pro-vax).

Ora, in un contesto in cui esiste, formalmente, il diritto giuridico di non vaccinarsi, non si può essere considerati né giuridicamente né moralmente responsabili delle conseguenze che derivano dall’averlo esercitato. Se avvalersi di un diritto comportasse, ipso facto, conseguenze penali o immorali, un simile diritto non esisterebbe nemmeno. Diverso è naturalmente il caso del dovere, giuridico o morale, che io posso avere o non avere al di là del mio diritto di non vaccinarmi. Si tratta del dovere di agire con responsabilità, morale e giuridica, nei confronti degli altri. Questo dovere, sia morale sia giuridico, oggi è previsto e non è quello di vaccinarsi, che è appunto un diritto e non un dovere, ma quello di osservare le norme di prevenzione – mascherina e distanziamento – richieste a tutti, vaccinati e non.

Se, come invece pensano oggi in tanti, il dovere (morale e giuridico) di non danneggiare terzi, e dunque di tutelare la propria e l’altrui salute, potesse essere assolto unicamente tramite la vaccinazione, non esisterebbe per i vaccinati il dovere supplementare (morale e giuridico) di usare la prudenza richiesta anche ai non vaccinati. Questa circostanza accomuna tutti i cittadini nei doveri di solidarietà (mascherine e distanziamento), diversificandoli nei diritti di libertà (vaccinarsi, non vaccinarsi). In questo modo siamo tutti oggettivamente uniti nel contrastare il virus e diversi solo nel modo personale di farlo.

Come si può notare, il carattere giuridicamente facoltativo del vaccino è pienamente compatibile con la comune responsabilità, richiesta a ogni cittadino, di tutelare la propria e l’altrui salute. Eppure, nonostante ciò, chi ha deciso di non vaccinarsi appare oggi, in Italia, non già come un soggetto con cui interagire in uno Stato costituzionale di diritto, ma come l’oggetto di una rieducazione sociale. Non a caso i principali organi di stampa e i media usano spesso espressioni come “caccia ai non ancora vaccinati” per indicare lo sforzo finale di una campagna in dirittura di arrivo. Dove il termine “caccia” fa ben intendere come i cittadini che si avvalgono del pur riconosciuto diritto di non subire un trattamento non imposto dalla legge sono non già “qualcuno con cui parlare”, ma “qualcosa su cui agire”. E dove l’espressione “non ancora vaccinati” lascia trasparire, in quell’avverbio di tempo, il carattere solo provvisorio di una resistenza destinata a essere piegata dal trionfale procedere dell’immunizzazione collettiva.

Intercettarli, snidarli, ricattarli, minacciarli di finire intubati, escluderli, esasperarli, sfibrarli, persino corromperli con offerte di alcolici, gelati, denaro e persino sostanze stupefacenti. C’è un nervoso crescendo in questo “tutto per tutto” disposto a carte false pur di inoculare anche una sola dose in più di fronte a chi, ancora legalmente, risponde: “no, grazie”.

Sintomo del disagio che, nella storia, il potere ha sempre sperimentato di fronte al limite dell’habeas corpus, il risentimento con cui alcuni conducono la campagna vaccinale, divenuta ormai “caccia” del non ancora vaccinato o sua decretata esclusione dallo spazio protetto della vita sociale, dipinge i non vaccinati come dei veri e propri untermenschen. Come se una persona non vaccinata contro il Covid fosse, in quanto tale, un soggetto arcaico e viscerale, collocato ai margini della civilizzazione, ancora immerso in quello stato di natura dove vale la legge dell’individualismo animale e del rozzo egoismo di chi non comprende che, non ricevendo il siero, farà mancare agli altri la necessaria protezione dal rischio di ammalarsi e di morire.

Costringerlo è dunque l’unico modo di addomesticarlo, limitando i danni del suo ottuso rifiuto. A ciò si aggiungano le proposte punitive di rifiutare l’assistenza ai non vaccinati eventualmente bisognosi di ospedalizzazione o di addossar loro i costi delle cure, come se chi ne ha diritto ne godesse non in qualità di contribuente, ma perché si è moralmente comportato in un certo modo, secondo una logica che lascerebbe senza scampo fumatori, bevitori e amanti dei cibi grassi. O si pensi anche, nei casi più estremi, all’augurio, frequentemente rivolto ai non vaccinati sui social, di finire intubati per poter finalmente “capire”. È in questo linguaggio e in questo clima di moralismo sanitario che si consuma la percezione, da parte dei non vaccinati, di essere non tanto gli interlocutori di un dialogo finalizzato a persuaderli, quanto i nemici di una guerra che mira a sconfiggerli.

In questo desolante quadro, è davvero così impensabile provare ad aprire lo spazio di un confronto civile in cui, pur rimanendo ciascuno convinto della superiore bontà della propria opinione, possa almeno evitare di criminalizzare quella altrui? Nella situazione in cui ci troviamo oggi, fatta salva la necessità di continuare a promuovere una vaccinazione libera e informata dei soggetti fragili – e questo allo scopo di contribuire ulteriormente alla già bassa incidenza di ricoveri e decessi – anche la vaccinazione di tutti gli altri cittadini dovrebbe rimanere libera, senza discriminazioni per chi decide, legittimamente, di tutelare la propria e l’altrui salute in modo diverso dalla vaccinazione. Del resto, dopo tutto ciò che abbiamo appreso sulla contagiosità dei vaccinati, siamo davvero così certi che, anche quando agiscono nella comune prudenza richiesta a tutti, i non vaccinati che non sono comunque a rischio siano i soli responsabili di ciò che accade nello spazio pubblico e negli ospedali? Perché invece non vedere, nelle norme di prevenzione imposte a vaccinati e non vaccinati, un segno della comune dignità di tutti i cittadini a prescindere da green pass e vaccinazione?

Gli antropologi, qui, sembrano trovare abbondante materia di conferma delle loro ipotesi: la logica del “capro espiatorio” è insopprimibile. Il bisogno di prendersela con qualcuno, attribuendogli la responsabilità di un problema comune, supera il desiderio di risolverlo insieme a lui. Impedendo a tutti noi di aprire gli occhi, magari per scoprire che, anche se sta usando armi diverse dalle nostre, persino chi sembra un nemico è in realtà un nostro alleato."

(Luciano Sesta - docente di Bioetica e Filosofia Morale dell'Università di Palermo)


24 agosto 2021

Lamento


La vita ci consuma per celebrarci
Ma tu hai messo in scena la morte
che proietta la sua ombra sul mondo
Il sangue e il colore del tuo veleno
sono nucleo denso di una
realtà divorata
Fragilità che sfuma 
nella tua coscienza assopita
Ed è sotto l'orizzonte del mare
che ho tremato
udendo il gemito
delle tue allucinazioni
Futilità affogate nella nebbia
Pianto




                                                                                 ©Liolucy

Transiti



"allontanarsi dalla linea gialla.."


18 agosto 2021

Vita


la verità è accanto ad ogni uomo
e gioca a nascondino




                                                                          ©Liolucy


16 agosto 2021

Osa Sapere

ringrazio Jury Miro per il suo prezioso commento, che desidero accogliere in una stanza dedicata.
qui.
 
"Ivano Dionigi ha lanciato un proprio atto di accusa contro la paura e l'ignoranza, affermando che la prima difesa della democrazia è la difesa dell'intelligenza. Lungo tutta una lezione tenutasi a Misano a fine novembre 2019, l'imperativo "Osa sapere" ha provocato, ha sfidato a fare della grande cultura un'arma di difesa (non un oggetto da conservare) dalle mentalità degradanti figlie di questo tempo. Durante l'intensa lezione è risuonata la voce dei classici, non solo perché la classicità e l'ambito di ricerca in cui Ivano Dionigi ha speso la sua vita. Dalla voce di Dionigi, non giungono solo citazioni colte e parole di filosofi, ma un monito per il presente in cui nuovi scenari sociali, scientifici e tecnologici mettono in discussione le nostre identità consolidate e rassicuranti: l'identità culturale, incalzata dall'avvento di culture altre; l'identità professionale, scalzata da una tecnologia sempre più autonoma l'identità personale, minacciata fino a mettere in discussione la stessa parola uomo così come l'abbiamo pronunciata e intesa per millenni. Come capire e renderci amico questo presente così carico di complessità e incognite? Oggi, in un'era in cui tutto è globale, condiviso e disponibile in modo indiscriminato, l'uomo perde se stesso, e mentre da un lato si fa forte della tecnologia per instaurare relazioni con il mondo virtuale, dall'altro innalza muri contro le persone fisiche. E' Il paradosso della società postmoderna, l'isolamento collettivo dietro a uno schermo. "Osa sapere" allora è un invito a uscire dall'ignoranza, a chiederci chi siamo, qual è la direzione che abbiamo intrapreso e, soprattutto, che futuro vogliamo costruire. Dionigi chiude con messaggio ai tanti giovani presenti: "Voi fate l'unità, la bellezza e la speranza del paese benedettamente ricco di talenti e maledettamente incurante di essi. Questo i miei occhi hanno visto incontrando migliaia e migliaia di vostri coetanei dal profondo Sud al profondo Nord. Siate consapevoli della vostra grazia e della vostra forza, perché il tempo vi è amico. Siate insoddisfatti, siate esigenti, siate rigorosi, vorrei dire perfetti. Osare sapere. Impegnatevi in politica. Fatelo con passione, orgoglio, non solo per affermare voi stessi, ma fatelo anche per una sorta di pietas verso di noi che non ce l'abbiamo fatta a lasciarvi un mondo migliore".



14 agosto 2021

La lettera del professore di matematica


Non sempre si ha dietro le spalle uno grande e grosso che ci vuole bene e ci difende.

Sappi, allora, che la migliore arma di difesa è la "conoscenza".

Il "sapere" rende forti ed invincibili.

Continua quindi a studiare ed a impegnarti come hai fatto in questi anni.

Renditi forte ed autonoma ma sii sempre cosciente che, all'occorrenza, 

una mano da chi ti vuol bene l'avrai sempre.

Ti ricorderò.



                                                                                                      Marco


9 agosto 2021

Il Bambino Che Si Pettinava I Piedi


Attraverso il bianco sporco
di una tristezza occulta
scrisse nel luogo dove 
nessuno vedeva la bellezza
dove nessuno ascoltava il lamento
Alcuni eseguirono gesti meccanici
altri anelarono ad una cella senza luce
altri ancora tremarono inquieti
Nauseata dal dolore imposto
e dall'inutilità dell'assurdo
mestiere della vita 
voltò lo sguardo sul 
bambino che si pettinava i piedi
e con una carezza 
svuotò il vuoto del mondo




                                              ©Liolucy


4 agosto 2021

L'Apostrofo


Mentre la gente 
riempie la propria vita
di oggetti, 
di rumore e di
cose da fare
Un vento puro 
dissolve una nuvola,
sotto un cielo sprecato
che nessuno 
ascolta



                                  ©Liolucy

29 luglio 2021

Mistika

 


   Ho abbracciato mille albe 
   sulle onde del mare 
   Ho scolpito nel vento
   la dolcezza fiorita del cielo
   Ho sfiorato con le mani
   i tuoi respiri
   Ombra di luce
   non veduta
   Trasparenza
   Origine
   Dissoluzione


                                      ©Liolucy

25 luglio 2021

la storia insegna?..


Non iniziò con le camere a gas. 

Iniziò con politici che dividevano le persone tra "noi" e "loro".

Iniziò con l'intolleranza e i discorsi d'odio.

E quando la gente smise di preoccuparsene,

divenne insensibile, obbediente e cieca.


(Primo Levi)



22 luglio 2021

Risoluzioni


desidero segnalare il fatto che una risoluzione importante come quella adottata dal Consiglio Europeo sulla - non obbligatorietà  dei vaccini anticovid - non sia stata diffusa dalla stampa italiana- consultabile qui


si leggano in particolare i punti 7.3.1 e 7.3.2

"garantire che i cittadini siano informati che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno è sottoposto a pressioni politiche, sociali o di altro tipo per essere vaccinato se non lo desidera"


"garantire che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato, a causa di possibili rischi per la salute o per non volere essere vaccinato"


chiunque discrimini con qualsiasi mezzo un suo simile che non aderisce alla campagna vaccinale è antidemocratico e incivile..


Liolucy


2 luglio 2021

Qualche Altra Ragione Del Cuore


ogni volta che viaggio, vivo nel tempo di un sogno circolare, 
dove l'annullamento di tutto ciò che mi fa prigioniera 
è la sola ragione che possa esistere. 
i giorni e le notti sono senza memoria, senza illusioni, 
senza passato e senza futuro, e i chilometri 
sono folletti che divorano la mia anima.
ma l'astuzia delle tue carezze e delle tue tenerezze 
mi interrompe, 
rovescia tutti i cieli e tutti i mondi viaggiati,
e mi abbandono all'intimo del
tuo richiamo, apoteosi del desiderio antico.
Amore mio, la tua dolce prigionia è veleno,
forse finzione di questa mia vita 
malata e appassionata, 
è stupore tra le braccia del tuo canto.
mentre viaggio, 
tu sconvolgi le stelle 
e dentro di noi si perde il sole..



                                                             
                                                                       ©Liolucy

26 giugno 2021

Incipit

   
   Un tempo, se ben ricordo, la mia vita era un festino in cui tutti i cuori s'aprivano, in cui tutti i vini scorrevano.
   Una sera, ho preso sulle ginocchia la Bellezza - E l'ho trovata amara. - E l'ho ingiuriata.
   Mi sono armato contro la giustizia.
   Sono fuggito. O streghe, o miseria, o odio, è a voi che è stato affidato il mio tesoro.
   Riuscii a far svanire dal mio spirito ogni umana speranza. Su ogni gioia, per strozzarla, ho fatto il balzo sordo della bestia feroce.
   Ho invocato i carnefici per mordere, morendo, il calcio dei loro fucili. Ho invocato i flagelli, per soffocarmi colla sabbia, col sangue. La sventura è stata il mio dio. Mi sono disteso nel fango. Ed ho giuocato ottimi tiri alla pazzia.
   E la primavera mi ha portato il riso terrificante dell'idiota.
   Orbene, essendomi trovato di recente sul punto di fare l'ultimo crac!, ho pensato di ricercare la chiave del festino antico, in cui potrei forse riprendere appetito.
   La carità è questa chiave. Questa ispirazione prova che ho sognato !
   "Resterai iena, ecc...," ribatte il demonio che mi ha incoronato di così amabili papaveri. "Giungi alla morte con tutti i tuoi appetiti, e il tuo egoismo e tutti i tuoi peccati mortali."
   Ah! Me ne ha dette troppe: - Ma, Satana caro, te ne scongiuro, una pupilla meno irritata ! e in attesa delle piccole vigliaccherie in ritardo, per te che ami nello scrittore l'assenza di facoltà descrittive o istruttive, io strappo questi pochi e ripugnanti foglietti dal mio taccuino di dannato.

(Arthur Rimbaud -  Una Stagione all'Inferno - 1873)



13 giugno 2021

Wilde - De Profundis (Epistula: In Carcere et Vinculis)

 

"Dear Bosie ......."
È l'inizio di una lettera ad un amico; ma a chi scriveva Wilde?
Tra l'aprile e il novembre 1895 Oscar Wilde, sotto l'accusa di omosessualità - massimo tabù nell'età vittoriana - dovette affrontare vari processi che gli costarono la condanna a due anni di lavori forzati, la bancarotta e l'interdizione alla pubblicazione di tutte le sue opere.
Mentre era detenuto a Reading, tra il gennaio e il marzo 1897, allo scrittore irlandese fu concesso di scrivere una lettera: cinquantamila parole, la più lunga che sia stata mai stilata. Una confessione privata, nella quale Wilde scrisse il memoriale della sua vita in carcere e la raccapricciante cupezza vissuta a Reading. Era indirizzata al suo amico e amante Lord Alfred Douglas che causò la sua rovina.
Per questa lunga lettera, Wilde scelse un titolo in latino - Epistula: in Carcere et Vinculis - che invita suggestivamente a soffermarsi  su quanto può accadere ad un uomo in stato di totale reclusione, più che sulla possibilità di rielaborare spiritualmente l'esperienza.  Il titolo - De Profundis - con cui ci è nota, fu scelta dall'amico Robert Ross per darla parzialmente alla stampa nel 1905 ed è lo stesso utilizzato nel 1962 per la sua pubblicazione nella versione integrale, avvenuta dopo la scomparsa di tutti i protagonisti.
In questa lunga lettera traspaiono i moti più profondi dell'animo di Oscar, ed è per questo motivo che lo ritengo lo scritto assolutamente più bello e significativo della sua intera vita.

Liolucy








8 giugno 2021

Al Poeta


lasciati parlare dal vento
dalle nuvole, dal cielo;
lasciati parlare dal tempo puro
che non ha 
oggi, ieri o domani.
lascia che tutto sia poesia,
eternità dell'attimo, 
barca di carta e solco di un
silenzio sempre nuovo
che morde
il senso 




                               ©Liolucy