26 ottobre 2024
Se un uomo è un'idiota
9 agosto 2024
22 aprile 2024
20 Days in Mariupol
Mstyslav Černov è un giornalista e reporter vincitore del premio Pulitzer, membro di The Associated Press e presidente dell'Associazione ucraina dei fotografi professionisti. Da quando è entrato a far parte di AP nel 2014, ha seguito i principali conflitti, crisi sociali e ambientali in Europa, Asia e Medio Oriente. È stato nominato giovane talento del 2015 e cameraman dell'anno 2016 dalla Royal Television Society inglese. Più recentemente, Černov ha documentato l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Insieme al collega di lunga data Evgeniy Maloletka, Černov ha filmato l'assedio di Mariupol, mostrando al mondo le testimonianze dirette degli attacchi russi alla città. Il coraggioso reportage di Černov da Mariupol gli è valso il Pulitzer Prize for Public Service 2023.
Premio Oscar 2024 - Miglior Documentario
"Quando ero adolescente in Ucraina, nella città di Kharkiv, a solo 20 miglia dal confine russo, come parte del programma scolastico ho imparato a maneggiare una pistola. Ma sembrava inutile: l'Ucraina, pensavo, era circondata da amici. Da allora ho seguito le guerre in Iraq, Afghanistan e nel territorio conteso del Nagorno Karabakh, cercando di mostrare al mondo la devastazione in diretta. Ma quando nell'inverno 2022 gli americani e poi gli europei hanno evacuato il personale delle loro ambasciate dalla città di Kiev, e ho analizzato sulle mappe l’assembramento delle truppe russe proprio di fronte alla mia città, non ho potuto che pensare: "Oh mio povero Paese". Nei primi giorni di guerra, i russi hanno bombardato l'enorme Piazza della Libertà di Kharkiv, dove avevo passato i miei vent’anni. Sapevo che le forze russe avrebbero considerato la città portuale orientale di Mariupol come una conquista strategica, per la sua posizione sul Mar d'Azov. Così la sera del 23 febbraio mi sono diretto lì insieme al mio collega Evgeniy Maloletka, fotografo ucraino dell'Associated Press, con il suo furgone Volkswagen bianco. Durante il tragitto, ci siamo preoccupati di non avere abbastanza ruote di scorta, e abbiamo trovato online un uomo nelle vicinanze, disposto a vendercele. Abbiamo spiegato a lui e al cassiere del negozio di alimentari aperto tutta la notte che ci stavamo preparando alla guerra. Ci hanno guardato come se fossimo pazzi. Arrivammo a Mariupol alle 3:30. La guerra iniziò un'ora dopo." (Mstyslav Černov )
4 marzo 2023
Pessoa
9 febbraio 2023
il mio amatissimo da sempre
Rivelare l’Arte e nascondere l’artista è il fine dell’Arte.
Il critico è colui che può tradurre in diversa forma o in nuova sostanza la sua impressione delle cose belle.
Tanto le più elevate quanto le più infime forme di critica sono una sorta di autobiografia.
Coloro i quali trovano nelle cose belle significati brutti sono corrotti senza essere attraenti. Questo è una colpa.
Coloro i quali trovano nelle cose belle significati belli sono persone colte. Per questi c'è speranza.
Gli eletti sono coloro per i quali le cose belle significano solo bellezza.
Non esistono libri morali o libri immorali. I libri sono o scritti bene o scritti male: nient'altro.
L'antipatia del XIX secolo verso il Realismo è la rabbia di Calibano che vede nello specchio il proprio volto.
L'antipatia del XIX secolo verso il Romanticismo è la rabbia di Calibano che vede nello specchio il proprio volto.
La vita morale dell'uomo costituisce per l'artista una parte del soggetto o materia; ma la moralità dell'Arte consiste nell'impiego perfetto di un mezzo imperfetto. Nessun artista desidera di dimostrare alcunché. Anche le cose vere possono esser dimostrate.
Nessun artista trova simpatie di ordine etico. Una simpatia etica in un artista è un'imperdonabile affettazione stilistica.
Nessun artista è mai morboso. L'artista può esprimere qualsiasi cosa.
Pensiero e linguaggio sono per l'artista strumenti di un'Arte. Vizio e virtù sono per l'artista materiale di un'Arte.
Dal punto di vista della forma il prototipo di tutte le arti è l'Arte del musicista. Dal punto di vista del sentimento il prototipo è l'Arte dell'attore.
Tutta l'Arte è a un tempo superficie e simbolo.
Coloro che penetrano al di sotto della superficie lo fanno a proprio rischio e pericolo.
Coloro che interpretano il simbolo lo fanno a proprio rischio e pericolo.
È lo spettatore, non la vita, che l'Arte, in realtà, rispecchia.
La divergenza di opinioni a proposito di un'opera d'Arte dimostra che l'opera è nuova, complessa e vitale.
Allorché i critici sono discordi, l'artista è d'accordo con se stesso.
Un uomo può essere perdonato se fa una cosa utile, a condizione che non l'ammiri. L'unica scusa per colui che fa una cosa inutile è che egli l'ammiri intensamente.
Tutta l'Arte è perfettamente inutile."
(Oscar Wilde - dalla prefazione de Il Ritratto di Dorian Gray)
7 febbraio 2023
Uno Short-Movie
FESTINA LENTE from RF on Vimeo.
3 febbraio 2023
UN FILM
29 gennaio 2023
Im Westen Nichts Neues
17 gennaio 2023
15 gennaio 2023
La Peste
Discriminazioni basate sullo stato di vaccinazione COVID-19.
Le persone vaccinate contro il COVID-19 mostrano atteggiamenti più negativi nei confronti degli individui non vaccinati rispetto agli individui non vaccinati diretti nei confronti degli individui vaccinati, suggerisce uno studio su oltre 15.000 persone provenienti da 21 paesi pubblicato su Nature: Discriminatory Attitudes Against the Unvaccinated During a Global Pandemic. Atteggiamenti discriminatori nei confronti dei non vaccinati durante una pandemia globale.
Lo studio mostra come gli individui che rispettano i consigli delle autorità sanitarie reagiscono con atteggiamenti discriminatori nei confronti di coloro che percepiscono come una minaccia per la salute pubblica. Gli autori concludono che questo comportamento può ostacolare la gestione della pandemia e lasciare alcune società più divise di quanto non fossero prima della pandemia.
La distribuzione di vaccini contro SARS-CoV-2 ha creato divisioni tra gli individui che rispettano le vaccinazioni e coloro che sono titubanti e rimangono non vaccinati. La ricerca suggerisce che le persone vaccinate possono condannare le persone non vaccinate per non aver seguito i consigli delle autorità sanitarie. Al contrario, coloro che rifiutano i vaccini riferiscono di sentirsi discriminati e sottoposti a pressioni contro la loro volontà (ad esempio da rigide politiche governative contro individui non vaccinati) e ci sono state proteste dirompenti contro i mandati sui vaccini.
Per indagare sulla natura e sul livello di pregiudizio tra i gruppi definiti dallo stato di vaccinazione COVID-19, Michael Bang Petersen e colleghi hanno valutato gli atteggiamenti di 15.233 individui (campionati per essere rappresentativi del loro paese) che coprono un insieme diversificato di culture in tutto il mondo. Gli autori includono dati rappresentativi di paesi a basso e medio reddito, insieme a quelli di paesi ad alto reddito. Riferiscono che le persone vaccinate esprimono atteggiamenti discriminatori nei confronti di individui non vaccinati a livelli pari o superiori agli atteggiamenti discriminatori diretti verso altri comuni obiettivi di pregiudizio, come le popolazioni immigrate o le persone che lottano con la tossicodipendenza. Nel complesso, questo pregiudizio tende ad essere unilaterale; solo negli Stati Uniti e in Germania gli autori riscontrano che gli individui non vaccinati provano una certa antipatia nei confronti di coloro che sono vaccinati, sebbene non sia stata osservata alcuna evidenza statistica di stereotipi negativi o atteggiamenti di esclusione nei confronti di questi ultimi individui.
L’osservazione che gli individui vaccinati discriminano coloro che non sono vaccinati, ma che non ci sono prove per il contrario, è coerente con il lavoro sulla psicologia della cooperazione, osservano gli autori. In effetti, è dimostrato che gli individui vaccinati in culture con norme cooperative più forti reagiscono in modo più negativo nei confronti di coloro che non sono vaccinati. Gli autori suggeriscono che le autorità dovrebbero cercare di evitare di alimentare una profonda animosità tra i cittadini nella gestione di grandi crisi sociali, come la pandemia di COVID-19.
(fonte: https://www.srmedia.info/2022/12/12/nature-covid-19-discriminazioni-basate-sui-vaccini/)
30 dicembre 2022
13 dicembre 2022
il mio adorato Oscar
17 novembre 2022
8 novembre 2022
Fëdor
[...]
l'uomo tiene conto solo del suo dolore, e la felicità non la calcola neppure. Ma se facesse bene i suoi conti, capirebbe che a ogni vita ne è destinata una parte.
Фёдор Михайлович Достоевский
18 ottobre 2022
PPP
— Pier Paolo Pasolini
17 settembre 2022
12 settembre 2022
10 settembre 2022
Oriana
Il non voto è ovviamente un voto: un voto legale e legittimo, un voto per dire andate tutti all’Inferno. Ma è anche il voto più triste, il più deprimente, il più straziante, che possa esistere: il voto di un cittadino che non si riconosce in nessuno, di chi non si fida di nessuno, di chi non sa da chi farsi rappresentare, e che per conseguenza si sente abbandonato, frustrato, solo. I nostri compagni si sono fatti torturare, fucilare, eliminare nei campi di concentramento, perché noi riottenessimo il diritto di voto. E io non voto! Soffro, si. E maledico il mio rigore, la mia intransigenza, il mio orgoglio. Invidio chi è capace d’adattarsi, di piegarsi, raggiungere un compromesso e votare per un candidato che sembra meno peggio degli altri.
21 luglio 2022
13 luglio 2022
dei sette vizi capitali __ SUPERBIA
... e l'invincibile SUPERBIA è dettata
dal supremo terrore
della propria fallibilità.
(Luca)