22 dicembre 2022

L'ospite




era così intimorito dall'amore e dalla vita,
ne era così spaventato,
che preferì dimenticare se stesso
nella sfolgorante apatia del non-essere.
novello Amleto che smarrì
il suo infinito



                                               ©Liolucy

20 dicembre 2022

Delle Mille Solitudini

 
Delle mille solitudini è presto detto
Ad ogni passo saldiamo il conto  
con la nostra innocenza 
con i nostri sogni
senza nobiltà e senza delitti
La comodità perfetta dei sensi nascosti
rende brevi i giorni e allunga le notti
colora le nostre albe e divampa nei
tramonti che smarriscono lo sguardo
Il chiarore effimero dei pensieri è
matematica di intenzioni e
l'eco sommessa del cielo rimbalza
nell'iridescenza di un attimo voluto
cercato e abbandonato
Si tenta di decorare meravigliosamente
il cammino che ci viene incontro
con l'illusione di viali idilliaci che
fiancheggiano i dolori dello spirito
Ma le mille solitudini scavano silenziose
come gocce nella roccia in corridoi di
ricordi perduti tra le luci della ribalta
Le mille solitudini sono fardelli nel deserto
asciugano il petto con il vento del nord 
sono vetri freddi invisibili che balzano
sordi e soffocanti sulla forza
del tempo che divora ogni cosa
L'unica lusinga che ci resta è
la voce di una stella accovacciata 
tra le pieghe di una nuvola viola
che guarda le nostre ali di fiamma
senza fare rumore





                                                   ©Liolucy

16 dicembre 2022

Indizi

 
L'urto
il brivido
il lampo
L'incontro dei nostri 
sguardi
i nostri sorrisi
indizi silenziosi
Il tramonto al di là
del vetro
artiglia i sogni 
per renderli
fintamente reali
Tu naufraghi 
nei miei fianchi
sangue nudo che
solca il mio sapore
La mia bocca avida
che beve il tuo respiro
miele e sale
tabacco d'oriente
Il riflesso cremisi divora
l'attimo liquido per
dissolvere il miraggio
di un desiderio
Lusinga
Vaghezza
Noi
Incompiuti



                                ©Liolucy


13 dicembre 2022

il mio adorato Oscar

 

"Tramite il socialismo, il comunismo, o come lo si voglia chiamare si è cercato di realizzare l'individualismo. Ne risulta che lo Stato deve rinunziare all'idea di governare. Deve rinunziarvi perché, come disse un uomo saggio molti secoli prima di Cristo, esiste la possibilità di lasciare in pace l'umanità, ma non esiste la possibilità di governarla. Tutte le forme di governo sono fallimenti. Il dispotismo è ingiusto con tutti, anche col despota, che probabilmente era fatto per cose migliori. Le oligarchie sono ingiuste con i molti e le oclocrazie sono ingiuste con i pochi. Si nutrono grandi speranze a proposito della democrazia, ma democrazia significa semplicemente prevaricazione sul popolo da parte del popolo per il popolo. Lo si è scoperto. Debbo dire che era anche ora, poiché l'autorità è sempre piuttosto degradante. Degrada coloro che la esercitano e degrada coloro sui quali è esercitata. Quando è usata in modo violento, volgare e crudele, produce effetti positivi, creando o comunque provocando quello spirito di rivolta e quell'individualismo che è destinato ad ucciderla. Quando è usata con una certa gentilezza, e accompagnata da premi e riconoscimenti, è terribilmente demoralizzante. Gli uomini, in tal caso, sono meno coscienti dell'orrenda pressione cui sono sottoposti, e vivono la propria vita in una specie di rozzo confort, come bestioline vezzeggiate, senza mai accorgersi che probabilmente pensano pensieri altrui, vivono secondo standard altrui e indossano quelli che si potrebbero chiamare vestiti usati, senza mai essere se stessi, neppure per un istante. "Chi vuole essere libero", sostiene un raffinato pensatore, "non si adegui". E l'autorità, inducendo la gente ad adeguarsi, produce tra di noi una gran quantità di barbarie ipernutrita."



(Oscar Wilde - estratto da L'Anima dell'Uomo Sotto il Socialismo - 1891)