25 maggio 2018

Anche Oggi












Le stelle si sono spente e il nuovo giorno si sta svegliando.
Scivola dalle mani il vento che non morde, e il destino
appoggia le sue radici sul mondo.
Le solitudini degli uomini indossano mantelli d'argento
sotto una pioggia di speranze malinconiche,
e le loro parole scintillano tra gli indovinelli del cuore.
Il cielo, senza nessuna ragione, urla alla vita e
anche oggi mi succede di chiacchierare con il tempo
e con un orizzonte bambino che si è seduto
sui binari di questa aurora affamata di infinito.




                                                                                                          ©*Liolucy


23 maggio 2018

Boreale










Nell'abbraccio di
un'alba tenace
che disgrega una notte
dimenticata
precipita l'eco
di ciò che siamo
Parole e silenzi vegliano
sulla finzione del tempo
e un addio scava nella
verità delle maschere
per svelarmi che
il tuo nome
è universo



                                        ©Liolucy


21 maggio 2018

Secret Night













L'oscurità cala sul
silenzio degli specchi
e le nostre solitudini
si cercano
nel ristagno di
ombre indolenti
che vagano nell'oblio
La bellezza del cielo
caduto su di noi
è amore

che riempie
questa notte
decoro dell'anima
firmamento
della tua assenza



                              ©Liolucy


19 maggio 2018

Amabilmente Beppe




"Anche se si toglie al teatro la parola, il costume, la ribalta, le quinte, persino lo stesso edificio teatrale, finché resta l'attore e i suoi movimenti pieni di maestria,  
il teatro resta teatro."    -   (Vsevolod Mejerchol'd)

~


Laureato e insegnante di filosofia, Giuseppe Di Mauro si è dedicato al teatro frequentando l'Accademia d'Arte Drammatica di Bologna ed ha portato in scena Shakespeare, Pavese, Neruda, Lorca, Montale, Leopardi, Cardarelli, oltre a realizzare una serie di recitals per Rai Tre.
Beppe (come lo chiamano tutti con simpatia e affetto) è un perfezionista, mai pienamente soddisfatto dei suoi splendidi omaggi ai poeti che ama, sempre alla continua ricerca del tono interpretativo giusto con il quale incarnare l'opera che ha deciso di mettere in scena. 
tutta la passione e il coinvolgimento emotivo che travasa in ogni  personificazione di quegli autori che più si avvicinano alla sostanza del suo essere è motivo di sconfinata ammirazione da parte mia.   Di Mauro mostra di vivere in sé le parole e i sentimenti dei poeti e, supportato da una memoria incredibile,  si immedesima totalmente in loro e nelle loro proiezioni sensibili, in un intarsio fluido e un'atmosfera rappresentativa dei loro moti interiori interlacciati e  sospesi magicamente tra la sua voce - protagonista eccellente delle sue pièces - e la sua indubbia presenza scenica.
ogni artista comunica qualcosa, è portatore di un messaggio, segue un leitmotiv, e nel suo percorso web mi sembra che Giuseppe Di Mauro sia riuscito ad esplicare quella sensazione complessa e indeterminata del dolore che è connessa in maniera inestricabile alla vita materiale, e che è costituzione naturale dell'essere umano.   nella sua espressività vocale tesa, ardita e passionale  che illumina la poetica degli autori da lui interpretati con particolare e profonda dedizione si può scorgere in filigrana la delicatissima trama dei sentimenti umani più nascosti che le opere da lui scelte imprimono all'anima dell'ascoltatore.
ed è un gran bell'ascoltare.
Vincenzo Cardarelli è le trait d'union che  ha consentito a me e Beppe di incontrarci, di scambiare opinioni e approfondire la conoscenza di quello che è stato un grande scrittore e poeta italiano, strepitosamente inciso da Di Mauro; ritrovare nella sua voce il disincanto, la tenerezza e la realtà della velata malinconia espressa dal poeta di Tarquinia per me è stato certamente sorprendente e inaspettato, e la conclusione alla quale sono giunta  è  che Vincenzo Cardarelli "appartiene" a Beppe così come Beppe "appartiene" a Cardarelli. 
ascoltarlo qui , in questa raccolta dedicata, rimane sempre uno dei miei piaceri intellettuali più frequenti.
non di meno il rapporto di Beppe con Giacomo Leopardi, suo conterraneo, è altrettanto intenso e profondo. un legame vivo e molto sentito che gli ha consentito di esprimere attraverso le sue rappresentazioni la poetica del pessimismo cosmico e delle rimembranze leopardiane in maniera davvero eccellente. 
ma Giuseppe Di Mauro non è soltanto l'attore, il fine cantore, il professore, il dottore in filosofia. lui è anche tenerezza e grande umanità che traspare nelle sue attenzioni e nelle parole sempre affettuose, cordiali e accoglienti che dedica a tutti i suoi estimatori. 
incontrarlo e abbracciarlo nella sua amata Senigallia è stato un onore e un evento che ho scolpito tra i ricordi più belli e delicati della mia vita, e sarei stata delle ore e ore ad ascoltare il "mio Beppe" mentre si raccontava.
concludendo, non mi resta che rinnovare tutto il mio apprezzamento per il lavoro e l'impegno che riserva alla gestione del suo sito YouTube sempre a disposizione di chi ha scoperto in Giuseppe Di Mauro una presenza di rilevo nel suo genere, ma anche un nobile e sincero amico.



                                                                                                                                                                   ©Liolucy


 

14 maggio 2018

Immaginifico




*


mi accingo a scrivere di Massimo Botturi e temo di essere inadeguata per il ruolo, di non riuscire  ad esprimere pienamente con termini appropriati la visione cardiaca che ho di questo Poeta con la P maiuscola.   penso che sia difficile presentare i Poeti e che sia sempre un azzardo tradurre in immagini e musica le loro parole perché ho come il timore di rompere un incantesimo,  perché queste presenze silenziose e dimenticate sono uniche, preziose e delicatissime come sottili veli di cristallo,  
ma mi lancerò nell’impresa poiché sento una spinta nel cuore che non posso ignorare.    
mi piace scrivere a modo mio degli artisti che amo, mi piace divulgarne la conoscenza, e il bisogno di tatuare il movimento dei miei pensieri e delle mie sensazioni in questa piccola stanza si è fatto necessario e forte.
questo attimo, questo spazio dedicato a Max (come amo chiamarlo affettuosamente) non vorrebbe essere altro che un abbraccio sincero ad un autore ricco di sentimenti, di profonda sensibilità e di vibrante bellezza interiore che con le sue opere accarezza lo specchio della vita e percorre i chilometri dell'anima per raggiungere vie suggestive, per dirci che è nella semplicità delle cose che si nasconde la varietà dell'esistenza fatta di leggerezza e gravità, di piccole gioie e sacrifici, di forza e fragilità, di invulnerabilità e dolore, e soprattutto di gesti che ne significano la sua essenza.
un Poeta genuino e immaginifico, che lambisce l'anima del lettore con quelle sue Poesie fotografie color seppia che fissano lo sguardo su sentimenti vivi e materiali.   Massimo Botturi, testimone di se stesso e delle sue intuizioni stilistiche, esprime con trasporto una poetica realista che cattura un’emozione indefinita sospesa nel tempo e nello spazio, e leggerlo è come aprire tante finestre affacciate su quei suoi paesaggi interiori colmi di umanità mentre i suoi versi precisi ed appassionati si rincorrono e fulminano il cuore;  
le sue parole si inseguono fra loro, si legano, si disperdono e si riappropriano di se stesse per trasformarsi  in figure eloquenti e modulate sulle frequenze del suo vissuto.
leggere il sublime Botturi è leggere tutti gli orizzonti del mondo,
è respiro pieno, è ossigeno decantato che proviene dalle isole della sua esistenza, animato dal getto continuo di immagini intense ed energiche; immagini come cartoline che profumano di terra, che scuotono i sensi, che celebrano donne, fiori, umori, paesaggi, e che rinnovano un tempo perduto e mai dimenticato.   sì, per me è così.
e, per quanto mi riguarda,
leggere Massimo  Botturi è come rifugiarmi 
sotto una volta di tegole d'argento
mentre fuori piove.

Grazie di tutto Max..


                                                                                                                                                       ©Liolucy


                             
                 CARTOLINE

Capaci di farmi esultare, quelle bestie
le bestie pigre e angeliche in cortile.
L'armonia
del ruminare, fottere e mordere
morire.
La polvere del solo deserto a me concesso:
campagna del bresciano
dove il moscone stride, la rondine tra fili magnetici
le vespe, sul glicine e sul fico
col latte suo più acerbo.
Capaci sì di farmi esultare:
quelle gambe
le gambe nude della cugina sopra il fieno
il sempreverde sotto il cotone
abbozzo il seno. Torace come prugna novella
da succhiare.
Capace a fare folli le sere: il gran silenzio
dell'erba morta ai fossi asciugati
i grilli sciocchi
che non han più coscienze da tormentare, infine.
Capace d'esaltarmi le vene: il vino rosso,
rubato alla vigilia del sonno per far sogni
oscuri e meno oscuri
o forse farne niente.
Cadere come un sasso d'inerzia, fino al giorno
che tira le sue tende tra gli olmi
e ho cinquant'anni
e l'eco della cagna che abbaia a qualche d'uno.
Forse il postino a cui dire grazie,
per notizie, e cartoline da un altro mondo
quello ieri.

Massimo Botturi - 12 dicembre 2013]

                                   -


8 maggio 2018

Quasi Infinito




usare una fraseologia di immagini e suoni per rivelare al mondo la sua visione di artista, o più propriamente il suo vangelo artistico, trasmettendone le idee con una stilistica inalienabile è la via di Ricky Farina. 
una via, un percorso in cui la qualità di ogni suo lavoro si arricchisce dei colori e dei mutamenti della vita che usa come mezzo di espressione.   quest'opera in particolare sembra essere un pensiero fugace divino, oltre l'ordinario, oltre la banalità, un'opera mistica che trasmette un ideale di Bellezza silenziosa e sommessa dell'esistenza.
sì, è un Film semplicemente meraviglioso.
la musica di Gelo/Efrem, l'interpretazione visiva di Farina, l'essenza delle cose, tutto l'insieme fa precipitare in uno stato d'animo ben definito che si localizza nella percezione più intima dell'essere, e l'incanto dell'incontro e della fusione di tutto ciò si tramuta in nudo respiro che si infiltra negli occhi dello spettatore sensibile.
non trovo altre parole che possano raffigurare i movimenti emozionali suscitatimi da questa ennesima perla visiva di RF, non trovo altre parole e non le cerco perché quelle che mancano sono presenti in ogni singolo fotogramma che si è insinuato con puntigliosa purezza nelle mie sensazioni.    ma mi rendo anche conto che non vorrei smettere di scrivere di questo Capolavoro, l'entusiasmo mi cammina dentro e sento il bisogno di esprimerlo appena fa capolino tra le pieghe del mio essere.
in definitiva, questo monumento alla multi dimensionalità firmato Ricky Farina rappresenta per il mio sentire un'autentica iniezione di quella Bellezza Costante che va oltre la mente razionale, quella Bellezza Necessaria dove la parola si fa silenzio per lasciare posto alla pura e incontaminata esperienza insita nella sottile percezione dei sensi più profondi.
sì, per me è tutto ciò e altro ancora.
è quasi Infinito..




                                                                                                                                                     ©*Liolucy


3 maggio 2018

Atemporale













Qualcosa di inevitabile accadde e
l'identità di un intenso desiderio
scese nell'intima trama dei sensi
Penetrò il velo
di una dimensione segreta
e condusse l'istante
tra i movimenti
dell'anima
Perduta
nell'abisso
di un bacio



                                               ©*Liolucy


1 maggio 2018

Monologo Tre


. qual è il senso della vita?

. il senso della vita
è 'restituirsi' ad essa



   ©*Liolucy