30 settembre 2020

Primo Levi e l'odio



Non sono facile all'odio: lo ritengo un sentimento animalesco e rozzo e preferisco che le mie azioni e i miei pensieri, nel limite del possibile, nascano dalla ragione. 
Per questo motivo non ho mai coltivato l'odio come desiderio primitivo di rivalsa, di sofferenza inflitta al mio nemico vero o presunto, di vendetta privata.
Devo aggiungere che, per quanto posso vedere, l'odio è un sentimento personale: è rivolto contro una persona, un nome o un viso.
I nostri persecutori nazisti non avevano viso, né nome: erano lontani, invisibili, inaccessibili; prudentemente, il sistema nazista faceva sì che i contatti diretti fra gli schiavi e i signori fossero ridotti al minimo.
Dopo la guerra, inoltre, il nazismo e il fascismo sembravano giustamente e meritatamente tornati nel nulla, svaniti come un sogno mostruoso, così come spariscono i fantasmi al canto del gallo. Come avrei potuto coltivare rancore o volere vendetta contro una schiera di fantasmi?
Non molti anni dopo, l'Europa e l'Italia si sono accorte che questa era un'ingenua illusione: il fascismo era ben lontano dall'essere morto, era soltanto nascosto, stava facendo la muta per ricomparire in una veste nuova, un po' meno riconoscibile e un po' più rispettabile, più adatta al nuovo mondo che era uscito dalla catastrofe della Seconda Guerra Mondiale, che esso stesso aveva provocata.
Devo confessare che davanti a certi visi non nuovi, a certe vecchie bugie, a certe figure in cerca di rispettabilità, a certe indulgenze e connivenze, provo la tentazione dell'odio con una certa violenza.
Ma io non sono un fascista: io credo nella ragione e nella discussione come supremi strumenti di progresso, e perciò all'odio antepongo la giustizia."

(Primo Levi)


27 settembre 2020

Le Verità Nascoste


La tua innocente menzogna
è nuvola di fumo 
che s'infrange nell'iride 
L'ombra sulla parete
disegna l'assurdo di
un'emozione impropria
Quante incomprensioni
sono cadute dalle tue labbra
prima di diventare furore?
Suprema eco
l'inutilità delle mie parole
imperfette
perché non taciute


 
                                     ©Liolucy


16 settembre 2020

Improvvisazione


Tu sei la somiglianza 
delle ali del tempo
che velano la vita
ricreandola
Sei l'attesa al di fuori
del sogno che si fonde 
con i canti notturni
del vento
Sei l'acqua che si schiude
al fragore dell'attimo
tra le trasparenze
della fiamma perfetta
Ed è nel deserto 
di ogni aurora
che ritrovo lo stupore 
di questo amore 
irreparabile



                             ©Liolucy

13 settembre 2020

Nero Su Bianco


Incerte parole di cartapesta
esalavano un buon profumo
consolavano cuori sfibrati
e illuminavano foreste di pietra

Poi 
presenze disadorne
polvere e rumore
formarono un mulinello
mentre 
residui disarticolati
di un amore antico
a strapiombo sulle voci
erano mistura e movimento
tizzoni e coltelli

Non si sa se 
dove finisce il sogno
finisce anche
una piccola parte di noi
o si cancella
un piccolo universo

Ma sappi
amore mio
che la penombra del silenzio
è un'imprecisione che
turba le stelle



                                                 ©Liolucy


5 settembre 2020

di Massimo Botturi



L'INVERNO DELL'ETÀ COVA PANE

Forse sull'albero è il canestro della vita
la fronda d'acqua in punta di sole.
E tu vi sali, perché c'hai quella forza dei giovani
e il coraggio;
la tragica incoscienza dell'uomo della pietra
la sua scoperta ricca del fuoco.
Io, del resto, sto qui a raschiare gli attimi a terra
lento il giusto. Per ricordare i fianchi alla donna
e il suo destino, di somigliare in tutto
ad un fiore da annusare.
Adesso lecco il miele che mi è rimasto addosso
come la gatta prima del sonno, più mansueta.
Così, se vuoi toccarmi, io mi lascerò fare
come si spolpa piano una rosa, e sarò ancora
un tenero germoglio affacciato sull'altare.
L'inverno dell'età cova pane, se ne hai fame.


(Massimo Botturi - 17 febbraio 2019)



1 settembre 2020

Goccia


Una piuma azzurra galleggia
sull'opaco torpore
del tempo
Involontaria esitazione
tra stupore e 
certezza finale
L'umile felicità
di un sogno 
ora
è silenzio
Parentesi
Vuoto
Oblio

Nulla

                            ©Liolucy