La tua innocente menzogna
è nuvola di fumo
che s'infrange nell'iride
L'ombra sulla parete
disegna l'assurdo di
un'emozione impropria
Quante incomprensioni
sono cadute dalle tue labbra
prima di diventare furore?
Suprema eco
l'inutilità delle mie parole
imperfette
perché non taciute
©Liolucy
Supreme sono le tue parole. Non smettere mai di scrivere le tue verità. Un abbraccio...
RispondiEliminaricambio l'abbraccio, carissimo..
EliminaLa verità lampante. Le tue parole torneranno perfette, se ti genufletterai in richiesta di perdono per aver osato liberarti dall’assurdo giogo.
RispondiEliminaAnonimo Peperoncino, le tue stilettate ironiche mi mettono di buon umore..
EliminaMeno male, perché certe incomprensioni è meglio affrontarle con ironia. “E via il guinzaglio” come canta Pelu’ in Maudit.
EliminaEcco giusto i sottaceti per il tuo pseudo brodo.
RispondiElimina?
EliminaQuello che amo delle tue composizioni, sono le scoccate finali... sempre intense, sanno trasformare i dettagli in pura essenza poetica.
RispondiEliminaSi senza scarpetta non c'è gusto.
Eliminagrazie Mario..
EliminaLe tue parole sono perfette, è verità
RispondiEliminaB-A-C-I-O
Eliminauna volta pronunciate perdono le migliori intenzioni, e non c'è ritorno
RispondiEliminaforse, in certi frangenti senza speranza,
Eliminail silenzio
vale di più.
grazie Massimo..
Peró la disperazione manca. Struggimento avoja. Mah non funziona. Poesie all'uncinetto.
RispondiEliminaBrutto vizio voi donne, fate le poesie, come fate i maglioncini.
RispondiEliminaNon è con il maglioncino che mi riscaldi il cuore.
RispondiEliminaMonetine che rotolano, scorze di pane, mezzi bicchieri di vino, succo di vagina. Vitamina C. Sapore di morte. Tutto inutile, e indispensabile, potrai mai perdonarmi?
RispondiEliminaSugo colante sulla tua pelle, faccio scarpetta di te. Schiocca la frusta, schiavo sei e schiavo resterai. Il colpo saettante, lo sfregio sulla gota, ora saran due le cicatrici sul tuo volto. La donna schiaccia la testa della serpe.
EliminaCe ne ho più di due di cicatrici. Sono sempre benvenute.
EliminaCome lo hai fatto il sugo?
EliminaA buttarla lí si scrive così una poesia.
RispondiEliminase lo dici tu!..
Elimina:-))
Insieme con un pane maciullato, la masticatura di vecchie cotolette!
EliminaPs Mica lo dico io è così. :-)
come te la passi? tutto bene?
RispondiEliminaCIAO TADS !!!
Eliminache piccola gioia rileggerti.
me la passo con il tempo tiranno
sempre alle calcagna, ma stasera (o domani sera) conto di venirti a trovare.
a presto..
Mi è piaciuta molto, per il tocco amaro che hai saputo dare alle tue parole, con una sottintesa rassegnazione. Le delusioni fanno parte della vita, è una costante ineliminabile.
RispondiEliminagrazie per le tue parole, Gianluca..
EliminaE come non parlare delle verità scappate, le più traditrici. Si cerca di dare un’impressione di se, essendone anche convinti, ma poi le verità ci scappano mandando all’aria tutto. Quando meno te lo aspetti ti sfuggono dalle labbra, tra le dita. Cerchi di riprenderle ma ormai son già disperse come onde che si ingrossano mano a mano, verità che si infrangono con forza dirompente.
RispondiEliminatrovo molto poetico questo tuo commento.
Eliminagrazie..