Signor Miglior Medico Amico di Ricky,
Signor Miglior Medico Amico di Ricky,
desidero fare una precisazione,
visto che mi è venuto il sospetto che con alcuni commentatori non ci siamo capiti.
forse ho formulato male una frase in una discussione aperta nel post "Bagliori" del 14 novembre, e nel qual caso me ne scuso.
vorrei chiarire in parole povere che con la mia dicitura "esigua minoranza" sottintendevo che, chi si è accanito sui non vaccinati si è accanito su una "minoranza" _ che la nostra Costituzione difende _ e che era anche “esigua” perché non influiva negativamente sull'andamento della pandemia a fronte di una copertura vaccinale del 90%.
ora.
al di là degli equivoci, che sono sempre dietro l'angolo qui sul web.
alcune persone mi seguono da anni _ li ritengo degli affezionati _ e presuppongo che abbiano letto quello che ho scritto alla luce del fatto che mi sono sempre battuta, con i miei piccoli mezzi, contro ogni tipo di discriminazione. e ancor di più, durante il periodo Covid (ricevendo aggressione verbali gratuite da parte dei sìvaxperforza) ho difeso a spada tratta la minoranza rappresentata da cittadini che intendevano fare una scelta libera, come era giusto che fosse.
pertanto, rimango un po' stupita che alcuni di questi utenti che hanno conosciuto, seguito e appoggiato le mie battaglie,
possano aver avuto qualche minimo dubbio su di me, equivocando la mia frase,
senza peraltro chiedermi spiegazioni su quello che avevo scritto.
mi sembrava chiara l’evidenza della mia presenza in internet che si è sempre esposta per esprimere la propria contrarietà ad ogni forma di discriminazione, e di conseguenza come potevo all'improvviso cambiare idea e scrivere una frase discriminatoria?
è sempre viva in me la speranza che, con quella dose di partecipazione e calma, si possano affrontare i diverbi o gli equivoci in modo maturo e costruttivo, senza ricorrere a toni accusatori (o peggio, a toni offensivi) e senza falsare la verità con pettegolezzi e bugie, se prima non si sia accertato con ragionevolezza il difetto di una frase probabilmente mal formulata.
grazie dell'ascolto.
un saluto a tutti..
Liolucy
*
art. 3 Costituzione Italiana
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
*
per ulteriori informative
https://www.referendumnogreenpass.it/
I cittadini italiani hanno gradualmente preso coscienza del fatto che il Green Pass costituisce un palese strumento di discriminazione che collide con i principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico, considerati intangibili dalla Costituzione repubblicana.
Il Green Pass, infatti, esclude dalla vita economica e sociale della nazione quei cittadini che sostengono convinzioni ed evidenze diverse da quelle imposte dal Governo. Per questo motivo, la normativa che istituisce il Green Pass si pone in netto contrasto con l’art. 3 della Costituzione, secondo cui “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Il Green Pass, inoltre, spingendo surrettiziamente i cittadini alla vaccinazione, aggira il divieto sancito dall’art. 32 della Costituzione, secondo cui “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario obbligatorio se non per disposizione di legge”. E se anche una legge del genere fosse adottata dal Governo (sotto le spoglie di un Decreto Legge) o autonomamente dal Parlamento, questa legge, sempre ai sensi dell’art. 32 della Costituzione, non potrebbe “in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Sul piano internazionale, il Green Pass si pone in contrasto con alcune dichiarazioni di principio sancite da strumenti giuridici di natura programmatica, quali la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948, secondo cui “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”. Analoghe dichiarazioni si rinvengono in accordi internazionali giuridicamente vincolanti, di cui l’Italia è parte contraente, quali la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali del 1950, secondo cui “Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o quelle di altro genere, l’origine nazionale o sociale, l’appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita od ogni altra condizione”.
Di fronte a violazioni così gravi ed evidenti dello stato di diritto, come quelle introdotte e avallate dalle stesse istituzioni mediante il Green Pass, è il popolo che deve farsi garante della Costituzione e rendersi parte attiva per ripristinare i principi di uguaglianza e di parità tra cittadini su cui si fonda la nostra civiltà giuridica.
È quindi giunto il momento di proporre il referendum popolare abrogativo delle disposizioni legislative in materia di Green Pass, allo scopo di porre fine a un subdolo strumento di discriminazione che mira a creare fazioni e schieramenti, a instillare l’odio sociale, a distruggere le fondamenta stessa della Costituzione repubblicana.