19 marzo 2022

La Carezza


ti sento passeggiare con le parole
nel turbinio di una sera
sottile e trasparente

timidi e incerti i tuoi passi
scavano nell'eternità
di mille nuvole d'argento

è mezzanotte

ed è una carezza quando
guardi con i miei stessi occhi
il [non] senso di noi

anima sentinella
ancorata ai miei silenzi
estasi in mezzo alla tempesta

Tu



                                                  ©Liolucy

12 marzo 2022

Dinosauria, noi

 
Nati così
in mezzo a tutto questo
tra facce di gesso che ghignano
e la signora Morte che se la ride
mentre gli ascensori si rompono
mentre gli orizzonti politici si dissolvono
mentre il ragazzo della spesa del supermercato ha una laurea
mentre i pesci sporchi di petrolio sputano la loro preda oleosa
e il sole è mascherato

siamo nati così
in mezzo a tutto questo
tra queste guerre attentamente matte
tra la vista di finestre di fabbrica rotte di vuoto
in mezzo a bar dove le persone non si parlano più
nelle risse che finiscono tra sparatorie e coltellate
siamo nati così
in mezzo a tutto questo
tra ospedali così costosi che conviene lasciarsi morire
tra avvocati talmente esosi che è meglio dichiararsi colpevoli
in un Paese dove le galere sono piene e i manicomi chiusi
in un posto dove le masse trasformano i cretini in eroi di successo
nati in mezzo a tutto questo
ci muoviamo e viviamo in tutto ciò
a causa di tutto questo moriamo
castrati
corrotti
diseredati
per tutto questo
ingannati da questo
usati da questo
pisciati addosso da questo
resi pazzi e malati da questo
resi violenti
resi inumani
da questo
il cuore è annerito
le dita cercano la gola
la pistola
il coltello
la bomba
le dita vanno in cerca di un dio insensibile
le dita cercano la bottiglia
le pillole
qualcosa da sniffare
siamo nati in questo essere letale triste
siamo nati in un governo in debito di 60 anni
che presto non potrà nemmeno pagare gli interessi su quel debito
e le banche bruceranno
il denaro sarà inutile
ammazzarsi per strada in pieno giorno non sarà più un crimine
resteranno solo pistole e folle di sbandati
la terra sarà inutile
il cibo diventerà un rendimento decrescente
l’energia nucleare finirà in mano alle masse
il pianeta sarà scosso da un’esplosione dopo l’altra
uomini robot radioattivi si inseguiranno l’un l’altro
il ricco e lo scelto staranno a guardare da piattaforme spaziali
l’inferno di Dante sarà fatto per somigliare a un parco giochi per bambini
il sole sarà invisibile e sarà la notte eterna
gli alberi moriranno
e tutta la vegetazione morirà
uomini radioattivi si nutriranno della carne di uomini radioattivi
il mare sarà avvelenato
laghi e fiumi spariranno
la pioggia sarà il nuovo oro
la puzza delle carcasse di uomini e animali si propagherà nel vento oscuro
gli ultimi pochi superstiti saranno oppressi da malattie nuove ed orrende
e le piattaforme spaziali saranno distrutte dalla collisione
il progressivo esaurimento di provviste
l’effetto naturale della decadenza generale
e il più bel silenzio mai ascoltato
nascerà da tutto questo.
il sole nascosto
attenderà il capitolo successivo.


(Charles Bukowski - da  "Le Poesie dell'Ultima Notte della Terra" - 1992)

10 marzo 2022

..



La non violenza, che è una qualità del cuore,
non può venire da un appello alla ragione.

(Mahatma Gandhi)




6 marzo 2022

Non le sentite tremare le finestre dopo l’assedio di Mariupol’?






Gli invasori russi sparano in aria per disperdere la folla. La gente ha paura, quella paura che non dimentica il coraggio. Sono scesi in piazza, li affrontano a mani nude, con le bandiere legate al collo, e gli gridano di andarsene da Cherson. I soldati non sanno che fare. Non erano pronti a tutto questo, quando guardano in faccia la gente – che gli parla nella loro lingua – emerge nella coscienza il dubbio che questa guerra non sia la loro. Ma un soldato obbedisce. Alcuni sono giovani, poco più che ragazzi, hanno anche loro paura. Qualcuno ha avuto coraggio, e ha disertato. Ma sono casi isolati.

L’esercito obbedisce e scarica nell’assedio di Mariupol‘ quindici ore di bombardamenti. A tremare sono anche le nostre finestre. Quell’assedio è messo in scena per noi. Ci dobbiamo spaventare.

Gli obiettivi sono i civili. Siamo noi. Nascosti nelle cantine, i reparti di pediatria. Nascosti nelle cantine, i bambini fanno scuola. Nascosti nelle cantine, i vecchi e le medicine. E i padri disarmati, le madri serie. La neve per avere acqua, lavarsi un po’. I malati assistiti dalla pietà, gli ospedali senza elettricità. La fuga sugli autobus, ventiquattr’ore per venti chilometri, salvare la pelle. Tenere i figli lontano dai finestrini, il corpo, il giaccone di mamma, in cui affondare. I ceceni fanno il lavoro sporco.

I ceceni, mandati a “normalizzare”, che entrano nelle città senza regole d’ingaggio. A quelli il coraggio di abbattere vite come al macello non manca. Non sono ragazzi spauriti, non sono soldati affamati, ma criminali addestrati all’ecatombe. Sparano sulle macchine che escono dalle città, da Kiev, da Kharkiv, e la gente scrive “bimbo a bordo” sui vetri, andate piano, non investiteci con una raffica. Quelli che sventolano la bandiera della pace, lo sanno come ti apre un ceceno? L’unica guerra che si ha diritto di combattere, è quella per difendere le proprie case. Lo diceva Pertini, che ne sapeva qualcosa. E quindi decidete, gente. Lasciamo che si difendano con i sassi e le fionde?

Le popolazioni di Mariupol’, Volnovakha e Irpin stanno lasciando le città. Regioni si svuotano, profughi a migliaia, la gente fugge all’avanzata dei ‘liberatori’ russi. I corridoi umanitari per portarli via non sono ancora aperti per tutti. I russi li tengono dentro, in ostaggio. Come se non bastasse tenere in ostaggio un paese intero.

Le nostre finestre tremano, ma ancora ci balocchiamo in dietrologie, alla ricerca di ragioni e torti, e mentre Mariupol’ sprofonda c’è chi non trova di meglio che parlare, ancora e ancora e ancora, dei neonazisti, del battaglione Azov, e porcherie varie che bisognava dire quand’era ora, non svegliarsi adesso facendo da grancassa al Cremlino. Non ci sono estremisti di destra nel parlamento ucraino. Lo sapete? In Russia invece ci sono, e non frega niente a nessuno.

L’Ucraina è un paese pieno di contraddizioni, di problemi, di limiti, una democrazia appena nata, e nata in guerra. E certo, c’è stato estremismo, sono stati compiuti crimini, la strage di Odessa, l’estrema destra in piazza, i paramilitari con insegne neonaziste. Bravi, avete scoperto l’acqua calda. Roba di sette anni fa che trova adesso le pagine dei giornali. Un tempismo perfetto, quello dei propagandisti.

Il mio bambino è piccolo e biondo, ha gli occhi azzurri. Non dorme in uno scantinato, non beve la neve, non conosce la paura, come gli animali che non conoscono l’uomo. A Kiev un bambino uguale conta le ore da un bombardamento all’altro, dorme sotto un’intercapedine, non esce a giocare. Ma sempre a tirare in mezzo i bambini, che roba patetica! E per cos’altro si vive? La vita dei bambini, e dei più deboli, è la misura della nostra civiltà. Ci sono anche loro sotto le bombe. C’è un’idea di civiltà sotto le bombe. La vita è fatta di poche cose, un lavoro, una casa, una famiglia, tutto quello che si chiede alla vita sta in tre parole. Sono questi i diritti umani. A Kharkiv, Mariupol’, Kiev, questi semplici diritti sono negati. La solidarietà umana, la pietà, dove sono? Ognuno guarda al suo ombelico almanaccando di ragioni e torti, blaterando di atlantismi e nazismi, sventolando pacifismi che servono solo a lavarsi le mani. Tutto questo adesso sta a zero. La diplomazia ha fallito. Si sono compiuti errori, se ne faranno ancora. Ma non le sentite tremare le vostre finestre? E le mani?



MATTEO  ZOLA - 5 marzo 2022 -  Non le sentite tremare le finestre dopo l’assedio di Mariupol’?


mercenari e guerra: gli Stati che appaltano il lavoro sporco -



"Gli Stati esternalizzano sempre di più il lavoro sporco nei conflitti: costa meno e non li espone politicamente, perché questi soldati non indossano divise. Nella definizione di David Isenberg del Peace Research Institute di Oslo i moderni soldati di ventura colmano il gap tra gli obbiettivi geopolitici e gli strumenti che il pubblico può accettare. Quando muore uno di loro è un incidente sul lavoro, quando muore un milite in divisa è un dramma nazionale. I casi di violenza e violazione delle regole internazionali non si contano."

- un documento a cura di  Francesco Battistini, Milena Gabanelli e Andrea Nicastro