31 dicembre 2021

trentuno

 



sappi, amore mio, che la penombra del silenzio
è un'imprecisione che turba
le stelle

(elle)


20 dicembre 2021

Nulla Dies Sine Linea


ombre e  miserie umane 
arrotolate in granelli di polvere
sono distanti dal cielo

e cammino i miei pensieri
come viali di seta
sotto il chiaro di luna

fa male all'universo
la dolcezza del passato




                                  ©Liolucy

7 dicembre 2021

Generazione Blogger


In questo istante
vorrei essere in riva al mare
ad ascoltare la liturgia della risacca 
per dare un nome ad ogni  gabbiano

E invece sono qui, davanti
ad uno spazio byte da riempire
lontana attimi luce dai miei
desideri e da ...

Aveva ragione Ungaretti,
si sta come di sera
i blogger al computer



                                    ©Liolucy

6 dicembre 2021

L'Uomo Buffo


"La ragione bisogna lasciarla agli altri
perché questo li consola di non avere altro."
(André Gide)

                                  -

Faceva parte di quegli uomini buffi che 
se la prendono con la scarpa
quando la colpa è del piede.
Una 'buffosità' a tratti tenera, dal sapore infantile, 
irriverente,
era l'aura che circondava ogni sua parola, 
marachella tardiva.
Non bisognava prenderlo troppo sul serio; 
bisognava solo sorridere.
"Sorridi, sei su candid camera!".
Ed io sorrido 
mentre sto scrivendo di un uomo buffo che
non desiderava altro che la ragione fosse con lui, 
per allontanare la solitudine 
che gli batteva in petto.
Cosmonauta del vuoto.




                                                                  ©Liolucy


2 dicembre 2021

la dignità di una vaccinata


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LETTERA DI UN'ITALIANA VACCINATA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Gentile Presidente Draghi, non immagina quante volte io, che ho scelto liberamente di vaccinarmi, mi sia pentita di averlo fatto.

Mi sono pentita ogni volta che ho visto un padre costretto a farlo per portare a casa il pane.

Ogni volta che ho visto uno studente rinunciare ad una lezione universitaria.

Ogni volta che ho scorto in lontananza una fila di cittadini davanti ad una farmacia, in coda per acquistare 48 ore di diritti.

Mi sono pentita ogni volta che ho sentito qualcuno parlare di parassiti, sorci, disertori o blaterare di fucilazioni evocando Bava Beccaris.

Ogni volta che mi sono imbattuta in congreghe di semicolti che tra una risatina e l'altra dileggiavano chi aveva semplicemente compiuto una scelta diversa per la propria vita e sul proprio corpo.

Gentile Presidente Draghi, io della società che Lei e i Suoi sodali state laboriosamente costruendo non voglio far parte.

Non voglio far parte di una società composta da gente che si ritiene moralmente ed intellettualmente superiore per aver acconsentito a farsi somministrare un farmaco.

Non voglio far parte di una società in cui si gode smodatamente per l'emarginazione e l'esclusione di chi ha compiuto - legittimamente e liberamente - una scelta diversa.

Non voglio far parte di una società in cui ci si compiace di aver meritato dei diritti, cedendo al ricatto.

Non voglio far parte di una società di individui che accusano, additano e auspicano ostracismi e punizioni per i loro simili.

Io non appartengo alla schiera di chi obbedisce per quieto vivere.
Io non voglio essere premiata con diritti che sono miei per nascita.

Io non voglio che mi concediate alcuna libertà giacché io sono nata libera.

E custodisco la mia libertà come il bene più prezioso.

Pertanto, liberamente Le dico si tenga pure la Sua terza dose, il suo Super Green Pass e la sua bella società.

Verrà il tempo.



(Dalila Di Dio)



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