ti ringrazio per essermi stato di conforto nei momenti in cui ti chiedevo vicinanza per scongiurare insieme il castigo del male e dell'odio negli uomini, in questi anni di sonnolenza e fango;
ti ringrazio per avermi fatto ridere come in un allegro gioco di carte che brillano sotto il sole;
ti ringrazio per aver amato insieme a me il mare, eterno come l'aria.
mi hai comunicato della tua decisione di lasciare l'Italia, e questa notizia mi ha messo
un po' di malinconia, e sento già l'odore della tua assenza, ombra allo specchio.
conserverò - come si conserva una margherita tra le pagine di un libro caro - l'ultimo pensiero che mi hai voluto dedicare nella tua lettera
"Abbi cura di te e solo di chi ti ama"
sì, dolce amico, ti prometto che lo farò, ed ogni volta che accadrà penserò a te, immaginandoti in cammino per le strade di un nuovo rione, con la brezza lieve sulla fronte e una nuova alba che ti libererà da quel dolore costante,
Codeste pause letargiche
dal mio menar inchiostro
non s'eran mai date agli occhi.
Sedotti e abbandonati
al tristo destino
di errare reminghi,
né dritti né storti,
nei dì di veraprima,
ad ogn'ora a lambiccarci
dove li pensieri
fan dimora,
non restano che le rime
da cantare
tra li dolci ricordi
cortesi, onesti e belli
racchiusi ne li sfrigolanti orizzonti
de' nostri cuori.
Arrivederci, madamigelle e cavalieri
dalle segrete figure!
Siate leggiadre donzelle
e viril signori
nel vostro altero portamento;
e che la virtù e la ragion
non abbian a perir
sotto sì puro ciel
che piange e canta
e s'arruffa
nell'acerbo mutamento.
Altro da dir non ho
e non oso
ché il modo mio, destro e leggero,
di ballar con le amate parole
ora giunto al termine
lo è davvero..
In questo giorno per me particolare desidero tatuare qui il tuo squisito dono,
per coccolarmi e per gioire della nostra amicizia cresciuta attraverso affinità silenziose che hanno "parlato" più di mille parole.
gRazie infinite, amica mia.
Per la sua disarmante e dissacrante ironia con la quale condisce i suoi monologhi, per la sua ricerca del dettaglio significativo e mai banale che esalta nei suoi video in esterna, per la sua capacità di cogliere ed estrapolare le profonde sfumature dell'essere umano nei suoi video-ritratti, e per le scelte musicali sempre impeccabili,
i film di Ricky Farina presenti su YouTube mi hanno colpita immediatamente.
Penso di aver incontrato nella ragnatela del web uno spirito libero, fruitore di quella libertà che gli consente di cercare la sua verità negli occhi, nei visi della gente e negli anfratti del mondo circostante, filtrandola e mostrandola attraverso i suoi sguardi che si traducono in immagini d'autore gravide di vita e di un'umana poesia che fluisce e rifluisce nel suo Essere, sfiorando spesso un palpabile struggimento, con quello stile unico e inimitabile che amo definire minimal-realismo, e che rivela palesemente il suo spiccato temperamento artistico.
Una libertà, la sua, della quale mi sembra - a tratti - paradossalmente prigioniero.
La sua grande capacità di interpretazione visiva e la sua attenzione quasi animica per i dettagli che incontra, e che sceglie di eternare con particolare raffinatezza e trasparenza di intento, si serve anche di pilastri musicali ottimamente scelti che contribuiscono ad accompagnare la visione delle sue creazioni determinandone lo spessore autorale.
È questo che vedo in Riccardo Farina: un artista, un uomo, con una grande vitalità interiore e con un'inconsueta identità di pensiero, superiore alla norma. Un uomo che porta in sé anche un forte senso dell'amicizia e dell'accoglienza grazie alla quale si è creato un rapporto di simpatia, affetto e stima reciproci. Una benevolenza che si è sviluppata nel lungo periodo attraverso il naturale ed automatico scambio di videoclip, di battute sottilmente ironiche e di pareri personali come avviene spesso fra youtuber e blogger in piena attività, uniti dagli stessi interessi.
Il diciotto settembre scorso sono andata a trovarlo a Milano,
dove vive, crea e rinasce.
Finalmente ci siamo abbracciati in 3D, concretizzando le parole lasciate in rete, facendo sì che non restassero tali. Abbiamo chiacchierato davanti ad un aperitivo e ci siamo scambiati alcuni piccoli omaggi per ricordare la giornata. Tra i vari doni gli ho consegnato un orsacchiottino di peluche che Riccardo ha voluto chiamare simpaticamente Attimi, mentre lui mi ha invitata in libreria per regalarmi un romanzo che desideravo leggere da tempo. Ma il dono più grande ed esclusivo è stato poter apprezzare la sua squisita compagnia che rimarrà piacevolmente impressa nei miei ricordi più lievi.
Quando è arrivato il momento di lasciarci ci siamo salutati tra le viscere della terra, in una metropolitana che sembrava ingoiare voracemente tante esistenze di questa vita che sembra (s)correre troppo veloce. Ci siamo salutati con un elegante baciabbraccio sotterraneo, quasi clandestino.
Oggi desidero tatuare l'avvenimento speciale in questa mia piccola stanza dove, per l'occasione, ho provveduto a spruzzare profumo di tenerezza.
"Pronto, Giuseppe Di Mauro? ciao Beppe, sono Liolucy e mi trovo a Senigallia, prendiamo un caffè insieme?" "Oh, Lucy! che gioia! sì, va bene. il tempo di prepararmi e ci incontriamo in centro."
La squisita disponibilità e l'affettuosa accoglienza di Giuseppe Di Mauro è stampata nei miei ricordi più preziosi,
e registrare visivamente parte di quello che per me è stato un evento
mi ha spinta a realizzare con entusiasmo un piccolo video-dono
che vuole essere di ringraziamento alla cortese ospitalità di Di Mauro.
questo post è una prima parentesi di cronaca personale alla quale ne seguirà un'altra.
il 22 gennaio 2015 pubblico sul mio blog Lettera Mai Scritta. il giorno dopo ricevo via mail un messaggio di Giuseppe Di Mauro che mi comunica di aver apprezzato particolarmente le mie parole, le ha apprezzate così tanto che le ha incise e in allegato mi spedisce il file con la sua sentita interpretazione vocale facendomene preziosissimo dono. per me è stato veramente emozionante ed un vero onore veder valorizzato il mio scritto attraverso la voce di Beppe - è così che gli piace essere amichevolmente chiamato - . naturalmente, sull'onda dell'entusiasmo, non ho resistito al mio piccolo vezzo di pubblicare immediatamente un Videopost alla mia maniera (un video naïf, come sono solita costruire) per condividere la splendida lettura di Di Mauro. successivamente, Beppe ha pensato bene di farmi un doppio regalo ed insieme al suo collaboratore di fiducia, Roger Conti, ha realizzato un video che desidero accogliere con gioia e gratitudine in questa mia stanza.