l'altro giorno il mio cervello ha cominciato a parlare a se stesso, e non voleva saperne di dialogare con la mia parte similcosciente che solitamente tende a complicargli l'esistenza. questa volta ha voluto fare l'indiano di fronte alle mie insistenti richieste di andarsene a dormire, e così ho dovuto sorbirmi il suo piccolo monologo sulla morte.
ma dico io: possibile che un cervello si metta a pensare alla morte a tarda notte, prima di addormentarsi?
ebbene sì, è possibile. ecco cosa si stava raccontando:
tutto ciò che è definitivo è decisamente semplice. come la morte, per esempio.
la morte è definitiva, quindi è semplice. non c'è molto da discuterne.
quando sei morto, sei morto. amen. eppure c'è chi ha paura della morte.
lo sappiamo tutti che nascere è una condanna a morte. in sala parto appena nati
dovrebbero dirci immediatamente:
"lei è condannato. mi dispiace, le rimangono solo ottanta anni di vita, salvo complicanze".
semplice. come la morte. appunto.
la vita - al contrario della morte - non è definitiva. quindi non è semplice, ma è complessa.
e qui ci sarebbe molto da discuterne. tornando al paragone, se quando sei morto sei morto e amen, è inversamente proporzionale l'evidenza fattuale che quando sei vivo, non sei semplicemente vivo e amen. eh no!
no, sei sempre in lotta, e cerchi di risolvere i problemi che la vita ti pone, del tipo...
'perché il mio cane non mangia le crocchette?'.
oppure ti fai le grandi domande esistenziali, della serie...
'dove vanno a finire i calzini scomparsi?'
'perché il prosciutto è salato?'
'se l'ozio è il padre dei vizi, chi è il cugino?'
e via di questo passo.
sì, insomma, quando sei vivo entrano in gioco tante variabili astruse che, in un blog non è possibile contemplare in maniera esaustiva e soddisfacente.
e allora, meglio non scrivere nulla a riguardo, evitando di fare brutte figure, e ritengo sia molto più saggio concludere la giornata con la mia logica semplificativa, ammettendo che
la vita è sempre in bilico sull'orlo della sconfitta.
ergo, la morte vince sempre.
©Liolucy