24 agosto 2022

Elucubrazioni Estive


l'altro giorno il mio cervello ha cominciato a parlare a se stesso, e non voleva saperne di dialogare con la mia parte similcosciente che solitamente tende a complicargli l'esistenza. questa volta ha voluto fare l'indiano di fronte alle mie insistenti richieste di andarsene a dormire, e così ho dovuto sorbirmi il suo piccolo monologo sulla morte.
ma dico io: possibile che un cervello si metta a pensare alla morte a tarda notte, prima di addormentarsi? 
ebbene sì, è possibile. ecco cosa si stava raccontando:

tutto ciò che è definitivo è decisamente  semplice. come la morte, per esempio.
la morte è definitiva, quindi è semplice. non c'è molto da discuterne.
quando sei morto, sei morto. amen. eppure c'è chi ha paura della morte.
lo sappiamo tutti che nascere è una condanna a morte. in sala parto appena nati
dovrebbero dirci immediatamente:
"lei è condannato. mi dispiace, le rimangono solo ottanta anni di vita, salvo complicanze".
semplice. come la morte. appunto.
la vita - al contrario della morte - non è definitiva. quindi non è semplice, ma è complessa. 
e qui ci sarebbe molto da discuterne. tornando al paragone, se quando sei morto sei morto e amen, è inversamente proporzionale l'evidenza fattuale che quando sei vivo, non sei semplicemente vivo e amen. eh no!
no, sei sempre in lotta, e cerchi di risolvere i problemi che la vita ti pone, del tipo... 
'perché il mio cane non mangia le crocchette?'.
oppure ti fai le grandi domande esistenziali, della serie... 
'dove vanno a finire i calzini scomparsi?'
'perché il prosciutto è salato?'
'se l'ozio è il padre dei vizi, chi è il cugino?'
e via di questo passo.
sì, insomma, quando sei vivo entrano in gioco tante variabili astruse che, in un blog non è possibile contemplare in maniera esaustiva e soddisfacente. 
e allora, meglio non scrivere nulla a riguardo, evitando di fare brutte figure, e ritengo sia molto più saggio concludere  la giornata con la mia logica semplificativa, ammettendo che
la vita è sempre in bilico sull'orlo della sconfitta. 
ergo, la morte vince sempre.


                                                                          
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          ©Liolucy

25 commenti:

  1. E vogliamo parlare di chi ha paura della vita? Si passa il tempo a temere tutto, a cercare di silenziare in tutti i modi quell’angoscia verso se e gli altri, a cercar di obliare il passato, il presente e pure il futuro. Magari si sogna una fine anticipata, a desiderar ciò che si pensa definitivo. Ma è veramente definitivo? No, perché è l’incognita più grande della vita. Per chi resta c’è colui che scompare in modo definitivo. Ma lo scomparso, come sta? E se riducessimo tutto ai minimi termini? C’è un on/off, acceso/spento, luce/buio…dove in accensione vedi e altri vedono che succede, ma in spegnimento non è possibile vedere ciò che succede. Forse il tutto è solo una questione di luce, ma nel buio potrebbe continuare il tutto. Ma allora chi è vincente? Il moto perpetuo? Non vi è inizio e non vi è fine…a parte il nostro pensiero che non può fare a meno di porsi limiti.

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    1. Hai mai pensato a una seduta spiritica?

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    2. io penso che non esista la morte.
      quella che noi chiamiamo morte, è solo una trasformazione, che il nostro cervello non riesce a concepire, perché il suo modo di ragionare è strutturato in una certa maniera..

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    3. In merito alle sedute spiritiche ho solo fatto letture e visto documentari. Mai provato direttamente.

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  2. Vince sempre perché irreversibile, e grazie son boni tutti!
    Nella vita invece è diverso, entro certi limiti è ovvio.
    Per me la morte non è altro che una pennichella finita male e poi "se c'è Lei io non ci sono, se ci sono io Lei non c'è" come diceva qualcuno che a forza di rincarnarsi diventò colui che inventò il famoso "esticazzi?!" che, detto tra noi, quale migliore predisposizione mentale per rendersi la vita più semplice?
    C'è chi ci riesce e chi fa più fatica ma questo dipende da tanti fattori che è meglio non affrontare qui sennò famo notte.
    Nel dubbio comunque si chieda aiuto all'intramontabile e sottovalutato "senso del limite" che tutto aggiusta e conforta e che proprio a causa della sua totale assenza in questi dannati tempi è all'origine di tutti mali che il genere umano sopporta volente o nolente.
    Aggiungo...giustamente.

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    1. Essere consci dei propri limiti vuol dire sforzarsi di capire qual è lo spazio delle proprie potenzialità entro cui realizzarsi. Il fatto che si sia ormai perso ogni senso del limite, sopratutto nella nostra civiltà occidentale, è il segnale del decadimento dell'essere umano.

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    2. @Davide
      e io dico che:
      gli inganni della mente
      sono tanti, milioni di milioni..

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  3. Divertente! 😄Esatto Attimi. Anche io mi sono posto più di una volta quella domanda. "dove vanno a finire i calzini scomparsi?". In nessun testo religioso, filosofico, matematico c'è risposta. Siamo proprio i grandi sconfitti, anche di fronte ai calzini!

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    1. prima o poi, bisognerà istituire
      la giornata del calzino scomparso..

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    2. Ma il più stoico è…il calzino bucato. Quello scomparso forse si è dato alla fuga, magari per un piede impietoso. Ma quello bucato!!! Lacerato in se stesso e quel che è peggio…rammendato! Trafitto più e più volte per riunir i lembi dilaniati.

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    3. e vogliamo aprire un discorso dedicato
      al calzino con l'elastico moscio, che scivola
      sempre in basso, fino alla caviglia?
      che cosa orrenda e fastidiosa.
      scriverò una lettera di denuncia..
      :-)

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    4. E c’è pure il calzino promiscuo! Quello che si diverte a farti fare figure barbine, da sciattone, da daltonico. Quello che si mette in coppia con UN DIVERSAMENTE ALTRO!!!! E quando ti siedi …et voilà, i gemelli diversi! Sotto gli occhi impietosi degli altri che ti dedicano sorrisini sarcastici.

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    5. adorabili i calzini promiscui.
      mi sono simpatici,
      sono alternativi, curiosi, interessanti.
      danno una scossa ai soliti calzini appaiati,
      sono rivoluzionari..
      :-)

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  4. E i fantasmini? Quei calzini monchi che dopo una passeggiata li ritrovi tutti ingrumati su l'alluce che vien voglia di chiedere a chi li ha inventati "ma scusa, cosa ti abbiamo fatto di male?"

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    1. Davide,
      devi acquistare i salvapiede (di qualità),
      e non i fantasmini.
      il nome già dice tutto, quindi le tue lamentele
      non sono valide..
      ahahah
      :-))

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  5. Condivido in pieno!!!! Mai nome fu più esatto, mi bastavano tre metri e si erano già volatilizzati (come fantasmi) dal tallone per finire sulla punta della scarpa. Tutti ingrugnati a farti spessore in punta, tanto che avresti dovuto metterti scarpe di una taglia in più per non soffrire. Un amico, improvvisatosi camminatore domenicale assieme ad un parente, alla quarta domenica si lamentò con la moglie che le scarpe si erano ristrette (????) gli battevano in punta facendogli dolorare le dita. La moglie perplessa “ristrette? Non sono nuove, e a 60 anni non ti si allungano certo i piedi, forse si sono rovinate in punta e ti sfregano”. A questo punto infila la mano dentro eee..si ritrova in mano i fantasmini tutti pressati e sudaticci dimenticati di due domeniche prime. Si erano sfilati, lo avevano torturato, lui stravolto dalla fatica e dal dolore al ritorno aveva pensato solo ad un pediluvio ristoratore, dimenticandosene…per poi nelle seguenti camminate soffrire e giungere alla conclusione che le scarpe si erano ristrette.

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  6. ❤️ Attimella, le calze da donna autoreggenti ti piacciono? Le calze a rete?

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    1. ciao Anonimo Cuoricino.
      da ragazza, le ho indossate spesso le calze a rete,
      nere, prioritariamente nere.
      per quanto riguarda le parigine, mi piacciono molto..

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  7. Davide, Attimi. Vi ricordo sul blog del panama a scrivere le vostre ragioni sul Covid e green pass... che ora sono la scoperta dell'acqua calda. Come vi sentite ad aver avuto ragione nonostante il panama e il cioccolatino vi abbiano insultato ed ora si nascondono? ... "Lancet approva gli studi sulle terapie domiciliari precoci a base di antinfiammatori, tra i quali svetta l'indometacina: «Riducono il 90% delle ospedalizzazioni». Corriere e media esultano solo ora, per la Bussola è una notizia "vecchia" di due anni. Anni segnati da cure negate nel nome della vigile attesa di Speranza & co e nell'imposizione dogmatica del vaccino. Ora chi pagherà per le migliaia di morti curati tardi, per gli ospedali collassati e per i medici sospesi o indagati?'

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    1. Si nascondono perché non possono scrivere "Avevate ragioni voi, su molte cose. Come possiamo essere stati così stupidi?' Ma alla stupidità non c'è mai fine (come diceva Einstein) e quindi non lo scriveranno mai.

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    2. A me nascono ulteriori dubbi quando per l’ennesima volta riviste del settore fanno propaganda ad un farmaco che poi risulta specifico al trattamento di malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide. E non è il primo, anche altri che furono riportati qui sul blog alla verifica risultarono specifici per artriti e tra l’altro con triangolo nero del monitoraggio. Mi sorge pertanto il dubbio che ste riviste più che contrastare il discorso vaccino, che ormai è stato comodamente sperimentato sulla pelle altrui, ora stiano semplicemente proseguendo nella propaganda per la sperimentazione di altri prodotti. Loro ti provocano un problema e poi continuano a propinarti soluzioni più o meno pericolose per gli effetti collaterali. Se qualcuno mai darà ordine di rimborsare i danni, il pagamento sarà effettuato con casse di Stato e cioè dei lavoratori. E naturalmente gli ultimi che verranno considerati, se considerati, saranno i morti e lesi dal farmaco iniettato (nato per il trattamento tumori e non certo per una influenza virale). Ma tant’è…stai male per una cosa? E io ti curo con un farmaco per altra cosa. Tanto fa tutto brodo, di soldi per loro.

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  8. Se gli stupidi danneggiassero solo se stessi, andrebbe anche bene, purtroppo fanno dei danni anche ai non stupidi. Ma tanto neanche lo capiscono loro...sono stupidi! E chiaro che in questo tempo, stupidità, la superficialità, l'irresponsabilità, e la cialtronaggine sono una piaga sociale. Bisogna avere paura dei cretini, e ormai sono ovunque.

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    1. Conosco vaccinati pentiti ma neanche un novax pentito per non essersi bucato, questo a me basta. I cretini sono sempre esistiti ed è saggio starne alla larga. Con la pandemia mi hanno offeso, additato, addirittura minacciato? È un problema loro, anzi saranno altri i problemi in futuro che dovranno affrontare, chi è causa del suo mal.....
      Non nascondo però che godo passare davanti al bar che non mi faceva entrare perché senza GPass e adesso sta per chiudere perché le spese energetiche lo stanno dissanguando.
      E ma cosa centra la pandemia con la crisi del gas mi dicono, quando sarai disperato avrai tutto il tempo per capirlo gli rispondo te l'assicuro.
      Sono sempre esistiti quelli che dopo aver fatto le capriole tutta la vita quando poi gli arriva un tumore diventano di colpo zen e si accorgono che gli affetti veri, la natura, le piccole gioie della vita in fondo sono l'essenza della vita.
      Che si arrangino a sto punto, perfino la mia cagnolina se faccio finta di dagli il croccantino al terzo tentativo mi manda a quel paese.

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    2. Non so chi ma qualcuno disse “ne usciremo migliori”. Fosse vero che dopo ogni tragedia diventassimo migliori!!!! Un cartellone di quelli per spronare a superare gli ultimi accadimenti titola “ce la faremo, guarda il ponte Morandi… un esempio di ripresa”. Mi son venuti i conati, quel ponte rimane un simbolo negativo della negligenza di chi doveva tutelare la sicurezza. Ora, siccome lo hanno ricostruito, cercano di far dimenticare il perché è stato ricostruito e lo trasformano in simbolo di ripresa e vittoria sulle avversità. Io non mi sento per nulla migliore, anzi, sono più malfidente. Perché ora so benissimo chi sarebbe prontissimo a puntare il dito e passare sul mio cadavere, solo per credere ed ubbidire ciecamente all’Autorita’. Sono conoscenti e pure amici e parenti.

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  9. Il ragionamento semiserio del tuo cervello mi ha spiazzata. Carino questo post. Ciao!

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