14 maggio 2018

Immaginifico




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mi accingo a scrivere di Massimo Botturi e temo di essere inadeguata per il ruolo, di non riuscire  ad esprimere pienamente con termini appropriati la visione cardiaca che ho di questo Poeta con la P maiuscola.   penso che sia difficile presentare i Poeti e che sia sempre un azzardo tradurre in immagini e musica le loro parole perché ho come il timore di rompere un incantesimo,  perché queste presenze silenziose e dimenticate sono uniche, preziose e delicatissime come sottili veli di cristallo,  
ma mi lancerò nell’impresa poiché sento una spinta nel cuore che non posso ignorare.    
mi piace scrivere a modo mio degli artisti che amo, mi piace divulgarne la conoscenza, e il bisogno di tatuare il movimento dei miei pensieri e delle mie sensazioni in questa piccola stanza si è fatto necessario e forte.
questo attimo, questo spazio dedicato a Max (come amo chiamarlo affettuosamente) non vorrebbe essere altro che un abbraccio sincero ad un autore ricco di sentimenti, di profonda sensibilità e di vibrante bellezza interiore che con le sue opere accarezza lo specchio della vita e percorre i chilometri dell'anima per raggiungere vie suggestive, per dirci che è nella semplicità delle cose che si nasconde la varietà dell'esistenza fatta di leggerezza e gravità, di piccole gioie e sacrifici, di forza e fragilità, di invulnerabilità e dolore, e soprattutto di gesti che ne significano la sua essenza.
un Poeta genuino e immaginifico, che lambisce l'anima del lettore con quelle sue Poesie fotografie color seppia che fissano lo sguardo su sentimenti vivi e materiali.   Massimo Botturi, testimone di se stesso e delle sue intuizioni stilistiche, esprime con trasporto una poetica realista che cattura un’emozione indefinita sospesa nel tempo e nello spazio, e leggerlo è come aprire tante finestre affacciate su quei suoi paesaggi interiori colmi di umanità mentre i suoi versi precisi ed appassionati si rincorrono e fulminano il cuore;  
le sue parole si inseguono fra loro, si legano, si disperdono e si riappropriano di se stesse per trasformarsi  in figure eloquenti e modulate sulle frequenze del suo vissuto.
leggere il sublime Botturi è leggere tutti gli orizzonti del mondo,
è respiro pieno, è ossigeno decantato che proviene dalle isole della sua esistenza, animato dal getto continuo di immagini intense ed energiche; immagini come cartoline che profumano di terra, che scuotono i sensi, che celebrano donne, fiori, umori, paesaggi, e che rinnovano un tempo perduto e mai dimenticato.   sì, per me è così.
e, per quanto mi riguarda,
leggere Massimo  Botturi è come rifugiarmi 
sotto una volta di tegole d'argento
mentre fuori piove.

Grazie di tutto Max..


                                                                                                                                                       ©Liolucy


                             
                 CARTOLINE

Capaci di farmi esultare, quelle bestie
le bestie pigre e angeliche in cortile.
L'armonia
del ruminare, fottere e mordere
morire.
La polvere del solo deserto a me concesso:
campagna del bresciano
dove il moscone stride, la rondine tra fili magnetici
le vespe, sul glicine e sul fico
col latte suo più acerbo.
Capaci sì di farmi esultare:
quelle gambe
le gambe nude della cugina sopra il fieno
il sempreverde sotto il cotone
abbozzo il seno. Torace come prugna novella
da succhiare.
Capace a fare folli le sere: il gran silenzio
dell'erba morta ai fossi asciugati
i grilli sciocchi
che non han più coscienze da tormentare, infine.
Capace d'esaltarmi le vene: il vino rosso,
rubato alla vigilia del sonno per far sogni
oscuri e meno oscuri
o forse farne niente.
Cadere come un sasso d'inerzia, fino al giorno
che tira le sue tende tra gli olmi
e ho cinquant'anni
e l'eco della cagna che abbaia a qualche d'uno.
Forse il postino a cui dire grazie,
per notizie, e cartoline da un altro mondo
quello ieri.

Massimo Botturi - 12 dicembre 2013]

                                   -


10 commenti:

  1. Uno dei migliori poeti in circolazione. E Attimi gli ha dedicato parole vibranti. Ho conosciuto Massimo. Forse l'ho visto due volte. La sua umiltà e il suo sorriso. E il suo talento sorprendente. Attimi, fai da sponda, se Max vuole un ritratto Chisciotte...io ci sono. Ciao.

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  2. Sei davvero un fiore raro, Attimi. Ho dato uno sguardo fugace ma visiterò meglio il blog di Massimo Botturi che scrive cose straordinarie. Grazie per avermelo fatto conoscere.

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  3. Lu, ho dovuto prima farmi passare la tachicardia, adesso posso intervenire.
    Credo sia una grande responsabilità, misurare e spendere le parole.
    E io sento questa responsabilità, soprattutto dopo aver constatato cosa possono suscitare, evocare, costruire.
    L’entusiasmo con cui approcciavo i primi tentativi è sempre stato sostenuto dalla convinzione che comunicare fosse la prima regola; senza presunzione, ma soprattutto ho sempre creduto fondamentale leggere, assorbire, imparare, confrontare.
    Sono estremamente lusingato e onorato di far parte del tuo mondo, lo splendido omaggio che mi fai quasi mi imbarazza, così come leggere lo splendido commento di Riccardo. Spero che la vita continui a regalarmi la voglia di dire ciò che sento, e ciò che sento ora è profonda gratitudine e affetto, per te, e per tutti gli amici con cui condivido questa bella passione.
    Un abbraccio grande a tutti, e un bacio speciale per te, carissima amica.

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  4. Martina Pieri14/05/18, 22:15

    "é nella semplicità delle cose che si nasconde la varietà dell'esistenza"Questa poesia unita alle immagini e alla musica esalta la semplicità a cui tutti dovremmo trovare nutrimento

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  5. Martina Pieri14/05/18, 23:29

    Lucy mi trema il cuore,le mie umili parole vicino a quelle del poeta Massimo Botturi scuscita in me gioia e stupore non sò nemmeno se....

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    1. Martina, le tue parole sono preziosissime, e mi lusingano molto, grazie di cuore

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    2. Martina Pieri15/05/18, 21:48

      Massimo Botturi, la ringrazio per le sue parole,mi è piaciuto tantissimo l'accostamento che ha fatto Lucy con immagini e musica,la poesia arriva dritta al cuore, un emozione che non ho mai provato

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  6. Nella cultura di massa la poesia resta ancora una nicchia anche se internet ha consentito la creazione e la diffusione del sapere poetico ma con il rischio sempre forte di banalizzarla. La poesia non è un'arte per tutti, è la più immediata e la più difficile che esista, e lo è senza ombra di dubbio per Massimo Botturi al quale porgo i miei complimenti vivissimi. E brava e un grazie ad Attimiespazi per la divulgazione.

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    1. Condivido la tua considerazione Emme, in rete ho scoperto tanti autori degni di questo nome; nel mio caso posso solo dire che, con tutto il rispetto per la poesia, cerco di onorarla sempre con impegno. Alcune volte con discreti risultati, altre meno, ma non è un dramma no? :-)

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    2. Non tutte le ciambelle riescono con il buco. :-)

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