Delle mille solitudini è presto detto
Ad ogni passo saldiamo il conto
con la nostra innocenza
con i nostri sogni
senza nobiltà e senza delitti
La comodità perfetta dei sensi nascosti
rende brevi i giorni e allunga le notti
colora le nostre albe e divampa nei
tramonti che smarriscono lo sguardo
Il chiarore effimero dei pensieri è
matematica di intenzioni e
l'eco sommessa del cielo rimbalza
nell'iridescenza di un attimo voluto
cercato e abbandonato
Si tenta di decorare meravigliosamente
il cammino che ci viene incontro
con l'illusione di viali idilliaci che
fiancheggiano i dolori dello spirito
Ma le mille solitudini scavano silenziose
come gocce nella roccia in corridoi di
ricordi perduti tra le luci della ribalta
Le mille solitudini sono fardelli nel deserto
asciugano il petto con il vento del nord
sono vetri freddi invisibili che balzano
sordi e soffocanti sulla forza
del tempo che divora ogni cosa
L'unica lusinga che ci resta è
la voce di una stella accovacciata
tra le pieghe di una nuvola viola
che guarda le nostre ali di fiamma
senza fare rumore
©Liolucy
Sai sublimare qualsiasi cosa su cui decidi di posare il tuo sguardo poetico. Questo testo è meraviglioso! Grazie!
RispondiEliminaQuesta è una specie di incantesimo... Non trovo le parole per commentare degnamente ma forse è meglio così. Questa poesia lascia a bocca aperta.
RispondiEliminaè un po' come le piccole morti quotidiane, e le grandi resurrezioni
RispondiEliminaEd è quella stella che ci farà riprendere il volo.
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