13 agosto 2021

a Gino Strada

 




36 commenti:

  1. Bella poesia. Bella dedica... Quella sedia vuota molto simbolica... Un grande uomo ha lasciato questa terra.
    "Io sono un chirurgo. Ho visto i feriti (e i morti) di vari conflitti in Asia, Africa, Medio Oriente, America Latina e Europa. Ho operato migliaia di persone, ferite da proiettili, frammenti di bombe o missili. A Quetta, la città pakistana vicina al confine afgano, ho incontrato per la prima volta le vittime delle mine antiuomo. Ho operato molti bambini feriti dalle cosiddette 'mine giocattolo', piccoli pappagalli verdi di plastica grandi come un pacchetto di sigarette. Sparse nei campi, queste armi aspettano solo che un bambino curioso le prenda e ci giochi per un po’, fino a quando esplodono: una o due mani perse, ustioni su petto, viso e occhi. Bambini senza braccia e ciechi. Conservo ancora un vivido ricordo di quelle vittime e l’aver visto tali atrocità mi ha cambiato la vita. Dobbiamo convincere milioni di persone - scriveva ancora - del fatto che abolire la guerra è una necessità urgente e un obiettivo realizzabile. Questo concetto deve penetrare in profondità nelle nostre coscienze, fino a che l’idea della guerra divenga un tabù e sia eliminata dalla storia dell’umanità. Se l'uomo non butterà fuori dalla storia la guerra , sarà la guerra che butterà fuori dalla storia l'uomo". Gino Strada

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    1. purtroppo, le guerre continuano ad esserci.
      anche nelle piccole realtà di tutti i giorni.
      il concetto di non-violenza, dal quale bisognerebbe partire e farne una morale, non attecchisce..

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    2. Il sentiero della nonviolenza richiede molto più coraggio di quello della violenza. MAHATMA GANDHI

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  2. Si Gino Strada è una persona che ha salvato il mondo, con l'azione da lui portata avanti, ma ciò che rimarrà per sempre è l'esempio e un amore infinito verso i diseredati

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    1. quello di Gino Strada, è stato un impegno immane..

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  3. Se po riciclandooo? ♻️

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  4. "Non sono un pacifista, sono contro la guerra".
    Ho pianto alla notizia. Ho pianto ascoltando questa poesia che gli hai dedicato. Abbiamo perso un eroe

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    1. sì, era molto schietto nel descriversi e non risparmiava certe critiche, sempre guidato dalla sua umanità..

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  5. Gino Strada, chirurgo, attivista e fondatore di Emergency, si è espresso così sulla polemica riguardante le 12 vaccinazioni rese obbligatorie dal governo per l'iscrizione ai nidi e alle scuole materne. "In Africa profilassi e vaccini non esistono", ha detto a Tagadà, in onda su La7, "e qui purtroppo c’è qualche cretino che dice che le vaccinazioni non servono o che fanno male. Ritorniamo al diritto d’essere cretini. Da medico penso che un genitore che non vaccina i propri figli sia un irresponsabile totale". Non lo posto per far polemica ma solo per far notare come Lui, che si definiva contro la guerra, potesse essere duro e provocatorio in quanto adepto del dogma vaccino senza forse e senza ma. Un vero soldato pro-vaccino e per lui tutti gli altri erano dei cretini. Praticamente un promettente combattente pronto ad innescare guerre a nome dei vaccini. Perché se uno non è d’accordo e l’altro vuole importi un trattamento sanitario mentre stai in salute...parte la guerra. Essendo medico è impossibile gli sia scappata la correlazione che le malattie infettive piccano ai minimi termini quando la popolazione sta in pace/alimentazione congrua/igiene/abitazioni salubri e non ha il sistema immunitario usurato/danneggiato. In quanto medico che ha operato in stati polveriera impossibile che non abbia collegato che in quegli ambienti, prima di profilassi e vaccini, occorressero altre soluzioni. Perché se un vaccino arriva a creare effetti avversi e decessi in popolazioni ben nutrite ed in salute ....mi chiedo che potrebbe succedere in popolazioni indebolite da guerre e privazioni. Perché non ho fiducia nell’essere umano? Perché se da un lato mostra l’immagine di un Santo, l’altro lato fa balenare un demone.

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    1. non ho seguito il contraddittorio di LA7 che citi, magari ascoltarlo in interezza darebbe un'idea più completa del frangente in cui si sono svolti i dialoghi, e in quale atmosfera..

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    2. Carmilla, nelle zone povere, di guerra, dove non c'è igiene e l'acqua non è potabile, bisogna vaccinare!

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    3. Spiacente ...non vi è vaccino che possa proteggere dalla guerra, dalla cattiva igiene e dall’acqua non potabile. Se inventeranno il super vaccino che sopperisce a tutto ciò ..ne riparleremo. Per ora sarebbe opportuno risolvere, ma purtroppo la vedo dura, quei 3 problemi che aveva a suo tempo l’Occidente e che l’Occidente, con tutta la sua esperienza, non riesce a risolvere altrove. Attimi cerca “Gino Strada e l’attacco ai novax nel 2017 - chi non vaccina i figli è un cretino” c’è un video dove lo senti esprimere il concetto bello chiaro. Allora io penso, visto che per alcuni “Filantropi” i vaccini risolvono tutto e che l’opulento Occidente sta in buona salute....tolgano all’occidente i vaccini e li portino dove ritengono siano necessari e più utili. Invece li stravendono solo a chi paga, una dose, due, tre dosi ...fino a scoppiare. Coloro che corrono a vaccinarsi in nome del prossimo, bugia, siano generosi e donino le loro dosi a chi non ha possibilità. Comunque dal mio punto di vista sarebbe una carognata donare dei vaccini, con seri rischi elencati, ad una popolazione deperita e deprivata .....ma visto che sono così convinti!!!! Prego...io non avrei il coraggio di iniettare a nessuno un farmaco pericoloso per una malattia che non ha.

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    4. La sua replica mi sembra un tantino contraddittoria :)

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    5. Dove mi trovi contraddittoria?

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  6. I Grandi Uomini non muoiono mai. Un uomo di grande spessore umano che ha speso la sua vita per portare le cure sanitarie tra gli ultimi e in zone di guerra; con la sua Emergency ha fornito assistenza gratuita a oltre 6 milioni di pazienti in 16 paesi nel mondo. Riposi in pace.

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  7. C'era una volta un grande uomo che salvava i bimbi dalle ferite di una grande guerra, poi divenne piccolo perché consigliava la vaccinazione dei bimbi per una piccola malattia.
    I primi bimbi gli saranno sempre grati, i secondi un po meno, per essere precisi 1 ogni 77.

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    1. Rispettare il dolore per una perdita importante e rendere onore a chi ha fatto del bene rischiando la propria vita, evitare esternazioni polemiche nei giorni del lutto, sono segni di sensibilità.

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    2. La morte non cancella le ombre di un uomo. Ombre che si tende a non vedere quando si tratta di persone famose che sono riconosciute come esempio di volontariato e carità cristiana. Persone di questo tipo diventano con la morte pari ai Santi, inattaccabili e incontestabili. Non vengono ora e non verranno accettate in seguito le considerazioni relative a sue esternazioni poco sensibili, esternazioni che hanno leso la sensibilità di genitori che hanno perso figli o si ritrovano a lottare ogni giorno con lesioni gravi causate da reazioni ai vaccini. Mettere in rilievo un pensiero dallo Stesso espresso pubblicamente in un video e riportato in una intervista ...farlo adesso, farlo tra qualche giorno, o tra qualche anno non cambia molto. Facendo un confronto...la sua “non sensibilità” non rispetto’ il dolore di chi era stato leso dai vaccini. Alla fine la “non sensibilità” di chi ricorda un’ombra di questa persona lede il ricordo “senza ombre” che hanno di Lui gli altri. Detto questo è un uomo che ha fatto tanto, come tutti quelli (non famosi) che ruotano attorno ai volontariati (da quelli più leggeri a quelli più impegnativi).

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    3. Carmilla,
      bisognerebbe recuperare la "memoria perduta". è grazie ai vaccini se oggi non sentiamo più parlare di malattie infettive che facevano morire milioni di bambini, che svuotavano le culle.
      la mortalità infantile a causa di vaiolo, morbillo, febbre tifoide, difterite, pertosse, scarlattina,
      era spaventosamente onnipresente.
      la morte di bambini e giovani sovvertiva la gerarchia genealogica della vita.
      oggi siamo lontani anni luce da quei tempi in cui tante malattie uccidevano con rapidità giovani e bambini ,
      e andrebbe ricordato..

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    4. Lo può ricordare chi ha inculcato in testa che il vaccino è stata la soluzione effettiva. Ma c’è la corrente di pensiero di medici/ricercatori/scienziati del passato e del presente che asserisce che fu il maggior benessere/miglior nutrimento/igiene a far piccare il grafico delle malattie. E se ci sono addetti ai lavori che mettono in dubbio certi dogmi, un motivo ci sarà. Praticamente non vi è certezza sulla effettiva vittoria dei vaccini. Il tutto si riduce ad un atto di fede. Io non so dire se uno non si ammala grazie al vaccino o “nonostante” il vaccino. Idem per quanto concerne trattamenti come la chemio. Infatti non si riesce a capire se siano veramente vaccino/chemio, oltre a tutti gli altri farmaci, a far la differenza ...e non piuttosto la capacità di omeostasi del singolo di riuscire a ritornare in equilibrio. Io penso che interferire a gamba tesa col sistema immunitario non è il massimo, specialmente quando lo si fa senza verificare lo stato fisico della persona ed in modo globalizzato. Però la convinzione che il miglior stato di salute si sia raggiunto grazie ai vaccini, piuttosto che a tutta una serie di miglioramenti ed accorgimenti, permette al business (non alla medicina) di imporre trattamenti ai sani. Ora considerando che è stata suggerita Tachipirina, con proprietà analgesiche e ben sapendo che inibiva il glutatione un potente protettivo antiossidante, ad ammalati.......c’è da chiedersi se siamo in mano ad incompetenti o a qualcos’altro. Quanta fiducia si può dare al Business o a dei medici che ubbidiscono ad ordini insensati? Praticamente hanno prima ostacolato l’omeostasi del corpo e poi lasciato in stato di abbandono. Da chi ho saputo del Glutatione? Proprio dal Vip Genetista super provax e super ogm.

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  8. Concordo con Carmilla, è molto più conveniente inoculare che migliorare le condizioni di vita.
    Come col coviddi, ci sono cure che funzionano ma vengono osteggiate a favore di un terapia gienica.
    Sta tutto in quel "conveniente".

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    1. ciao Davide,
      in alcuni casi sì, ma non in tutti. fare di tutta un'erba un fascio, generalizzare non mi sembra corretto.
      per esempio.
      un paio di anni fa, mi sono ferita ad un piede con un oggetto appuntito arrugginito e sporco di terra. ero scoperta dall'antitetanica e mi hanno fatto due iniezioni per scongiurare un evento fatale. mi sarebbe dispiaciuto assai lasciare questa Terra a causa di una disattenzione..

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    2. Però scientificamente non hai la certezza che quell’oggetto acuminato fosse contaminato dal batterio del tetano che normalmente viene espulso con le feci animali e umane. Perché il pericolo non è che vi fosse ruggine o terra ma che fosse eventualmente venuto a contato con escrementi contaminati. Quindi quando vi sono ferite più o meno profonde, il protocollo prevede vaccinazione in base al presupposto che “potrebbe” esserci contaminazione. In base all’ipotesi di pericolo bisognerebbe sottoporsi a continue vaccinazioni, per ogni malattia provvista di vaccino o di profilassi preventiva, e ai suoi richiami periodici. Tutti i vaccini si basano sulla “prevenzione nell’ipotesi di” contrarre la malattia. Se le vaccinazioni non comportassero rischi lo si farebbe a cuor leggere e ad occhi chiusi, ma rischiare da sani per poi comunque non avere la garanzia di protezione (ed i bugiardini sono chiari) non so quanto ne valga la pena. Un amico per il viaggio di nozze andò in Africa e si sottopose a tutta la profilassi preventiva per scongiurare la Malaria, tornò dall’Africa comunque affetto da Malaria. Pensavo poi fosse esagerazione quando lessi che in America giovani donne si facevano togliere utero, ovaie e seni, in via preventiva, in caso di incidenza in famiglia di tumori. Poi guardando un programma, di ristrutturazione case, sento dire dalla ragazza che amplia casa che intende fare subito un figlio e poi si farà rimuovere l’utero. Motivo? Perché il medico, visto che sua madre aveva sviluppato un tumore, le aveva detto che geneticamente aveva 85% di svilupparlo. Si è fidata della percentuale e della ipotesi di sviluppo, per mutilarsi in via preventiva.

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    3. sì, Carmilla, ero in un prato dove passavano anche animali. batteri e virus sono fra noi, non dimentichiamocelo, ed ognuno in particolari casi decide qual precauzioni adottare..

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  9. Tetano ed epatite fatti, fare l'obiettore di coscienza in mezzo ai tossicodipendenti e malati Hiv non è stata una passeggiata.
    E che non conosco nessuno morto di morbillo varicella orecchioni rosolia mentre ne conosco troppi affetti da autismo diabete o ciliaci.
    Ce n'era proprio bisogno?
    Alla Lorenzin di sicuro.

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    1. bisognerebbe adottare la stessa linea del Giappone che (cito) "dal 1994 ha abbandonato le vaccinazioni obbligatorie nei centri di salute pubblica a favore di vaccinazioni volontarie negli studi medici, adottando "il concetto che è meglio che le vaccinazioni siano eseguite dai medici di famiglia che conoscono bene le loro condizioni di salute". Il Giappone ha creato due categorie di vaccini non obbligatori: Vaccini "di routine" che il governo copre finanziariamente e "raccomanda vivamente" ma non obbligatori da Leggi dello Stato, e ulteriori vaccini "volontari", generalmente da pagare."
      forse andrebbe fatto questo, abbinando questa politica free vax ad un maggior "benessere/miglior nutrimento/igiene" suggerito da Carmilla..

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  10. Quando divenni volontaria il Medico del corso preparatorio mi avvisò che sarei stata più a rischio a causa dei farmaci per la malattia autoimmune e non potevo vaccinarmi. A fine corso fece la prova del nove, ci portò sul campo e ci presentò una persona dicendo semplicemente “lei ha il tifo”. Alcuni del corso non si videro più. Perché fare volontariato comporta comunque rischi, vieni a contatto con tanta gente, di ogni nazione, di ogni età e pure con eventuali malattie. Magari quel giorno ci stai vicino, poi vieni a sapere che hanno dovuto isolarlo per tubercolosi, meningite, salmonelle e tutto ciò che c’è di virulento su sta terra. Curiosamente più imparavo sul campo, più mi allontanavo dalla convinzione di dovermi rassegnare alla mia malattia. Quegli anni sono stati un miracolo per la mia mente e per il mio corpo che ora sta in buon equilibrio senza più utilizzo di farmaci. Ho mai preso qualcosa? Beh una volta l’influenza e un paio di cagotti. Una collega vaccinata da piccola per la varicella, ebbe poi la varicella nell’infanzia e se la ribeccò all’età di 25 anni (impostandosi a bestia) dopo un turno. Eravamo assieme quel giorno, lei la contrasse ...io niente, anche se non ero vaccinata e non l’ho fatta da piccola.

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  11. Ciao Lucy, penso che ti farà molto piacere questa notizia. C'è speranza anche per chi, come te, non può vaccinarsi:
    "Circa il 93% dei 90 pazienti gravi con coronavirus trattati in diversi ospedali greci con un nuovo farmaco sviluppato da un team del Sourasky Medical Center di Tel Aviv come parte della sperimentazione di fase II del trattamento è stato dimesso in cinque giorni o meno.
    Lo studio di Fase II ha confermato i risultati della Fase I, che è stata condotta in Israele lo scorso inverno e ha visto 29 pazienti su 30 in condizioni da moderate a gravi riprendersi in pochi giorni.
    "L'obiettivo principale di questo studio era verificare che il farmaco fosse sicuro", ha affermato il prof. Nadir Arber. "Fino ad oggi non abbiamo registrato alcun effetto collaterale significativo in nessun paziente di entrambi i gruppi".
    Lo studio è stato condotto ad Atene perché Israele non aveva abbastanza pazienti rilevanti. L'investigatore principale era il commissario greco per il coronavirus, il prof. Sotiris Tsiodras.
    Arber e il suo team, tra cui il dottor Shiran Shapira, hanno sviluppato il farmaco sulla base di una molecola che il professore studia da 25 anni chiamata CD24, che è naturalmente presente nell'organismo.
    "È importante ricordare che 19 pazienti su 20 COVID-19 non hanno bisogno di alcuna terapia", ha affermato Arber. "Dopo una finestra di 5-12 giorni, circa il 5% dei pazienti inizia a peggiorare".
    La causa principale del deterioramento clinico è un'eccessiva attivazione del sistema immunitario, nota anche come tempesta di citochine. In caso di pazienti COVID-19, il sistema inizia ad attaccare le cellule sane nei polmoni.
    "Questo è esattamente il problema a cui i nostri farmaci mirano", ha detto.
    CD24 è una piccola proteina che è ancorata alla membrana delle cellule e svolge molte funzioni inclusa la regolazione del meccanismo responsabile della tempesta di citochine.
    Arber ha sottolineato che il loro trattamento, EXO-CD24, non colpisce il sistema immunitario nel suo insieme, ma mira solo a questo specifico meccanismo, aiutandolo a ritrovare il suo corretto equilibrio.
    "Questa è medicina di precisione", ha detto. "Siamo molto felici di aver trovato uno strumento per affrontare la fisiologia della malattia".
    "Gli steroidi, ad esempio, spengono l'intero sistema immunitario", ha ulteriormente spiegato. "Stiamo bilanciando la parte responsabile delle tempeste di citochine utilizzando il meccanismo endogeno del corpo, ovvero gli strumenti offerti dal corpo stesso".
    Arber ha notato che un altro elemento rivoluzionario di questo trattamento è la sua somministrazione.
    "Stiamo impiegando esosomi, vescicole molto piccole derivate dalla membrana delle cellule che sono responsabili dello scambio di informazioni tra loro", ha detto.
    "Riuscendo a consegnarli esattamente dove sono necessari, evitiamo molti effetti collaterali", ha aggiunto.
    Il team è ora pronto per avviare l'ultima fase dello studio.
    "Per quanto promettenti possano essere i risultati delle prime fasi di un trattamento, nessuno può essere sicuro di nulla finché i risultati non vengono confrontati con quelli dei pazienti che ricevono un placebo", ha affermato.
    Allo studio prenderanno parte circa 155 pazienti affetti da coronavirus. A due terzi di loro verrà somministrato il farmaco e a un terzo un placebo.
    Lo studio sarà condotto in Israele e potrebbe essere condotto anche in altri luoghi se il numero di pazienti nel Paese non sarà sufficiente.
    "Speriamo di completarlo entro la fine dell'anno", ha detto Arber.
    Se i risultati saranno confermati, ha promesso che il trattamento potrà essere reso disponibile in tempi relativamente brevi ea basso costo.
    "Inoltre, un successo potrebbe aprire l'onda per curare molte altre malattie", ha concluso."

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  12. Questa è una coincidenza curiosa, quando un numero perseguita, vedere ....[VIDEO] Stefano Montanari: «Covid, "233" ricoveri giornalieri ...

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  13. Bella dedica poetica, a ricordare un Uomo con la U maiuscola.

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  14. Ma quando di un lontano passato non rimane più nulla, dopo la morte delle creature, dopo la distruzione delle cose, soli e più fragili ma più vivaci, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l’odore e il sapore permangono ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sulla rovina di tutto, a sorreggere senza tremare – loro, goccioline quasi impalpabili – l’immenso edificio del ricordo.
    Marcel Proust

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  15. sono stato sostenitore di Emergency per parecchi anni, poi la pigrizia forse, non so...credo ritornerò ad esserlo

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