31 dicembre 2021
trentuno
30 dicembre 2021
i sette vizi capitali
mettiti davanti allo specchio e cerca i tuoi..
. Superbia
. Avarizia
. Lussuria
. Invidia
. Gola
. Ira
. Accidia
28 dicembre 2021
26 dicembre 2021
22 dicembre 2021
21 dicembre 2021
20 dicembre 2021
Nulla Dies Sine Linea
15 dicembre 2021
12 dicembre 2021
9 dicembre 2021
7 dicembre 2021
Generazione Blogger
6 dicembre 2021
L'Uomo Buffo
5 dicembre 2021
2 dicembre 2021
la dignità di una vaccinata
30 novembre 2021
25 novembre 2021
22 novembre 2021
Tu
19 novembre 2021
Morire In Levità
15 novembre 2021
12 novembre 2021
la voce di un Genio..
8 novembre 2021
Cerchi il Mistero Della Vita Nel Mistero Del Tuo Volto?
7 novembre 2021
Monologo Nove
. la vita è un colpo di scena
5 novembre 2021
30 ottobre 2021
Latitudini
27 ottobre 2021
ti mando un vocale per dirti quanto sono felice..
24 ottobre 2021
21 ottobre 2021
18 ottobre 2021
14 ottobre 2021
Odd Nerdrum
4 ottobre 2021
Adunata
1 ottobre 2021
Uscì Il Seminatore A Seminare I Suoi Semi
27 settembre 2021
"La discriminazione ripugna alla ragione e andrebbe sempre combattuta. La discriminazione è ripugnante, sempre... in tutti i casi, anche e soprattutto con il consenso medico." (Gianluca)
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art. 3 Costituzione Italiana
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
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18 settembre 2021
Referendum Abrogativo Green Pass
per ulteriori informative
https://www.referendumnogreenpass.it/
LE RAGIONI DEL NO
I cittadini italiani hanno gradualmente preso coscienza del fatto che il Green Pass costituisce un palese strumento di discriminazione che collide con i principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico, considerati intangibili dalla Costituzione repubblicana.
Il Green Pass, infatti, esclude dalla vita economica e sociale della nazione quei cittadini che sostengono convinzioni ed evidenze diverse da quelle imposte dal Governo. Per questo motivo, la normativa che istituisce il Green Pass si pone in netto contrasto con l’art. 3 della Costituzione, secondo cui “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Il Green Pass, inoltre, spingendo surrettiziamente i cittadini alla vaccinazione, aggira il divieto sancito dall’art. 32 della Costituzione, secondo cui “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario obbligatorio se non per disposizione di legge”. E se anche una legge del genere fosse adottata dal Governo (sotto le spoglie di un Decreto Legge) o autonomamente dal Parlamento, questa legge, sempre ai sensi dell’art. 32 della Costituzione, non potrebbe “in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
Sul piano internazionale, il Green Pass si pone in contrasto con alcune dichiarazioni di principio sancite da strumenti giuridici di natura programmatica, quali la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948, secondo cui “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”. Analoghe dichiarazioni si rinvengono in accordi internazionali giuridicamente vincolanti, di cui l’Italia è parte contraente, quali la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali del 1950, secondo cui “Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o quelle di altro genere, l’origine nazionale o sociale, l’appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita od ogni altra condizione”.
Di fronte a violazioni così gravi ed evidenti dello stato di diritto, come quelle introdotte e avallate dalle stesse istituzioni mediante il Green Pass, è il popolo che deve farsi garante della Costituzione e rendersi parte attiva per ripristinare i principi di uguaglianza e di parità tra cittadini su cui si fonda la nostra civiltà giuridica.
È quindi giunto il momento di proporre il referendum popolare abrogativo delle disposizioni legislative in materia di Green Pass, allo scopo di porre fine a un subdolo strumento di discriminazione che mira a creare fazioni e schieramenti, a instillare l’odio sociale, a distruggere le fondamenta stessa della Costituzione repubblicana.
16 settembre 2021
una risata ci seppellirà..
12 settembre 2021
10 settembre 2021
Paesaggi Interiori
Sono pensieri racchiusi nelle stanze del mio io
tutt'alpiù messaggi in bottiglia
9 settembre 2021
6 settembre 2021
4 settembre 2021
1 settembre 2021
un articolo da incorniciare
Ora, in un contesto in cui esiste, formalmente, il diritto giuridico di non vaccinarsi, non si può essere considerati né giuridicamente né moralmente responsabili delle conseguenze che derivano dall’averlo esercitato. Se avvalersi di un diritto comportasse, ipso facto, conseguenze penali o immorali, un simile diritto non esisterebbe nemmeno. Diverso è naturalmente il caso del dovere, giuridico o morale, che io posso avere o non avere al di là del mio diritto di non vaccinarmi. Si tratta del dovere di agire con responsabilità, morale e giuridica, nei confronti degli altri. Questo dovere, sia morale sia giuridico, oggi è previsto e non è quello di vaccinarsi, che è appunto un diritto e non un dovere, ma quello di osservare le norme di prevenzione – mascherina e distanziamento – richieste a tutti, vaccinati e non.
Se, come invece pensano oggi in tanti, il dovere (morale e giuridico) di non danneggiare terzi, e dunque di tutelare la propria e l’altrui salute, potesse essere assolto unicamente tramite la vaccinazione, non esisterebbe per i vaccinati il dovere supplementare (morale e giuridico) di usare la prudenza richiesta anche ai non vaccinati. Questa circostanza accomuna tutti i cittadini nei doveri di solidarietà (mascherine e distanziamento), diversificandoli nei diritti di libertà (vaccinarsi, non vaccinarsi). In questo modo siamo tutti oggettivamente uniti nel contrastare il virus e diversi solo nel modo personale di farlo.
Intercettarli, snidarli, ricattarli, minacciarli di finire intubati, escluderli, esasperarli, sfibrarli, persino corromperli con offerte di alcolici, gelati, denaro e persino sostanze stupefacenti. C’è un nervoso crescendo in questo “tutto per tutto” disposto a carte false pur di inoculare anche una sola dose in più di fronte a chi, ancora legalmente, risponde: “no, grazie”.
Sintomo del disagio che, nella storia, il potere ha sempre sperimentato di fronte al limite dell’habeas corpus, il risentimento con cui alcuni conducono la campagna vaccinale, divenuta ormai “caccia” del non ancora vaccinato o sua decretata esclusione dallo spazio protetto della vita sociale, dipinge i non vaccinati come dei veri e propri untermenschen. Come se una persona non vaccinata contro il Covid fosse, in quanto tale, un soggetto arcaico e viscerale, collocato ai margini della civilizzazione, ancora immerso in quello stato di natura dove vale la legge dell’individualismo animale e del rozzo egoismo di chi non comprende che, non ricevendo il siero, farà mancare agli altri la necessaria protezione dal rischio di ammalarsi e di morire.
Costringerlo è dunque l’unico modo di addomesticarlo, limitando i danni del suo ottuso rifiuto. A ciò si aggiungano le proposte punitive di rifiutare l’assistenza ai non vaccinati eventualmente bisognosi di ospedalizzazione o di addossar loro i costi delle cure, come se chi ne ha diritto ne godesse non in qualità di contribuente, ma perché si è moralmente comportato in un certo modo, secondo una logica che lascerebbe senza scampo fumatori, bevitori e amanti dei cibi grassi. O si pensi anche, nei casi più estremi, all’augurio, frequentemente rivolto ai non vaccinati sui social, di finire intubati per poter finalmente “capire”. È in questo linguaggio e in questo clima di moralismo sanitario che si consuma la percezione, da parte dei non vaccinati, di essere non tanto gli interlocutori di un dialogo finalizzato a persuaderli, quanto i nemici di una guerra che mira a sconfiggerli.
Gli antropologi, qui, sembrano trovare abbondante materia di conferma delle loro ipotesi: la logica del “capro espiatorio” è insopprimibile. Il bisogno di prendersela con qualcuno, attribuendogli la responsabilità di un problema comune, supera il desiderio di risolverlo insieme a lui. Impedendo a tutti noi di aprire gli occhi, magari per scoprire che, anche se sta usando armi diverse dalle nostre, persino chi sembra un nemico è in realtà un nostro alleato."
30 agosto 2021
24 agosto 2021
Lamento
18 agosto 2021
16 agosto 2021
Osa Sapere
14 agosto 2021
La lettera del professore di matematica
Non sempre si ha dietro le spalle uno grande e grosso che ci vuole bene e ci difende.
Sappi, allora, che la migliore arma di difesa è la "conoscenza".
Il "sapere" rende forti ed invincibili.
Continua quindi a studiare ed a impegnarti come hai fatto in questi anni.
Renditi forte ed autonoma ma sii sempre cosciente che, all'occorrenza,
una mano da chi ti vuol bene l'avrai sempre.
Ti ricorderò.
Marco
13 agosto 2021
12 agosto 2021
9 agosto 2021
Il Bambino Che Si Pettinava I Piedi
4 agosto 2021
L'Apostrofo
29 luglio 2021
Mistika
25 luglio 2021
la storia insegna?..
Non iniziò con le camere a gas.
Iniziò con politici che dividevano le persone tra "noi" e "loro".
Iniziò con l'intolleranza e i discorsi d'odio.
E quando la gente smise di preoccuparsene,
divenne insensibile, obbediente e cieca.
(Primo Levi)
22 luglio 2021
Risoluzioni