4 febbraio 2022

Ai Margini






ed è nel cuore di un'aurora 
che ti penso nella mia bocca

incendio fluente che arde
tra anima e carne




 ©Liolucy




                                                                                                                                                             

1 febbraio 2022

Quello Che Non Dimenticherò Mai



quello che non dimenticherò mai di questa vicenda, saranno 
l'isteria di massa e le abominevoli discriminazioni.
ferite che lasceranno cicatrici profonde.
voglio tatuare in questa mia piccola stanza 
un articolo che ne tratteggia l'entità.
oggi, 1 febbraio entra in vigore l'orrore,
tra l'indifferenza di buona parte di cittadini italiani
che preferiscono accendere la tv che imbarbarisce e
imbambola sempre di più i peggiori ciechi,
quelli che non vogliono vedere..


Liolucy
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Delirio Green pass, quando tutto finirà sarà impossibile dimenticare


L'orrore di una norma che crea il nemico in casa, lascia una ferita profonda nel tessuto sociale già lacerato dalla crisi economica, istituzionale e valoriale



Forse tra qualche mese, scomparsa anche l'ombra di ogni presupposto sanitario in grado di giustificare una norma talmente orribile, pericolosa e disumana, il green pass verrà tolto dal nostro Paese. Sta succedendo altrove, In Inghilterra, in Danimarca, in Spagna... Forse succederà anche in Italia. Forse, anche se ancora segnali in questo senso nel nostro Paese, non ve ne sono. Anzi, si sta assistendo inebetiti a ulteriori drammatici giri di vite. Basti pensare che da domani senza il certificato verde non si potrà neppure entrare in Posta o in tabaccheria, non si potrà neppure comprare un paio di pantaloni o tagliarsi i capelli.

Ebbene, qualora tra qualche mese tutto questo delirio scollegato da ogni logica (è ormai evidente come riporta anche un recente studio The Lancet che i contagi avvengono tra vaccinati e non vaccinati in misura simile, pur con conseguenze più gravi tra i secondi) dovesse finire, cosa resterà del patto sociale che finora ha unito bene o male il Paese?
È questa l'eredità più gravosa, insieme al disastro economico che corre in parallelo, che lo folle gestione della pandemia ci lascia.
Chi dimenticherà la cattiveria con cui le istituzioni, non i cittadini, ma le istituzioni, si sono accanite contro uomini e donne che sino a ieri si erano riconosciuti nello Stato? Che mai avevano trasgredito una regola, mai neppure avevano fatto la differenziata in modo sbagliato.
Chi dimenticherà l'abominio subito dai bambini di 12 anni costretti a non salire su un bus insieme ai compagni di classe ed esclusi dai campi di gioco?
Chi dimenticherà il dramma di genitori che per mantenere fede ai propri principi, giusti o sbagliati  non importa ma in ogni caso legittimi, hanno perso il lavoro, hanno subito l'umiliazione di non avere lo stipendio per la propria famiglia?
Chi dimenticherà i sorrisi e le battute grottesche di coloro che 'non vedevano il problema', perché in fondo 'anche a militare si faceva la puntura' e ' il vaiolo è stato debellato'?
Chi dimenticherà le offese criminali di chi ha definito uomini e donne liberi che non hanno commesso alcun reato, sorci e che indicandoli come nemici, hanno augurato la loro morte?
Chi dimenticherà le parole, poi rivelatesi completamente false, del premier Mario Draghi sui luoghi non contagiosi grazie al green pass, quelle divisive del Capo dello Stato Sergio Mattarella nel discorso di fine anno con una implicita distinzione tra italiani buoni e cattivi e quelle del Papa su presunti 'atti d'amore' dei vaccinati da contrapporre evidentemente ad atti di odio?

Tutto questo non si potrà dimenticare e lascerà una ferita profonda nel tessuto sociale già lacerato dalla crisi economica, istituzionale e valoriale del nostro Paese. E ogni giustificazione sanitaria sarà una maschera inutile che svanisce davanti alla realtà, ai fatti. Davanti alla strage silenziosa avvenuta nella Cra, le famose case protette, a causa del Covid, o ai contagi che si sono moltiplicati nonostante il 90% di popolazione vaccinata. Pagheremo il prezzo per anni di questa ferita. Ovviamente sempre che tutto questo finisca, sempre che la giostra non riparta sulla spinta di nuove varianti e farmaci da imporre a tutti senza distinzioni e senza diagnosi. Sempre che l'attuale incubo non si trasformi in un inferno sine die.

Giuseppe Leonelli
Data:


30 gennaio 2022

L'Automa



come fai a sapere dove devi andare
se non sai neanche dove ti trovi?

hai narcotizzato la tua mente
annebbiato la tua essenza
congelato il tuo cuore

credi di sapere tutto ma 
sei all'oscuro di tutto e
annaspi in superficie
ignaro 
dell'abisso e dell'invisibile
assetato di splendori

mentre geme la verità 
come un battello perduto
nella notte




                                     ©Liolucy

20 gennaio 2022

Miscellanea Wildiana



L'istruzione è una cosa ammirevole. Ma è bene ricordare, di tanto in tanto,
che niente che vale la pena di sapere può essere insegnato.


La maggior parte delle persone è diversa da se stessa.
I loro pensieri rispecchiano le opinioni di qualcun altro, 
la loro vita è mimesi,
i moti profondi del loro animo citazioni.


L'immaginazione è una qualità che è stata concessa all'uomo
per compensarlo di ciò che egli non è,
mentre il senso dell'umorismo gli è stato dato 
per consolarlo di quel che egli è.


Non bisogna mai cercare di capire una donna. Le donne sono delle immagini;
gli uomini sono dei problemi. Se vuoi sapere che cosa una donna veramente intenda
(il che comunque è sempre pericoloso) guardala, non ascoltarla.


Le peggiori cose sono sempre fatte con le migliori intenzioni.


Vi sono due tipi veramente affascinanti: 
coloro che sanno tutto e coloro che ignorano tutto.


Il poeta può sopportare tutto, tranne un errore di stampa.




                                                                                                            OSCAR WILDE




5 gennaio 2022

La memoria collettiva



Oggi ricorre la nascita di Umberto Eco.
Riporto il discorso che fece all'ONU del 21 ottobre 2013-


I mass media sono principalmente interessati al presente. Accade sempre più spesso che in Italia i giovani (inclusi molti studenti universitari) quando interrogati su fatti che riguardano, diciamo, la Seconda Guerra Mondiale, non sanno come definire personaggi storici come Badoglio, Churchill o Roosevelt - o che pensino (come è realmente accaduto) che Aldo Moro fosse il leader delle Brigate Rosse. O peggio ancora, non sono in grado di raccontare qualcosa di preciso su eventi avvenuti dieci anni prima della loro nascita.

Purtroppo, una tale perdita di memoria si sta verificando anche nel mondo degli eruditi. Se consulto un testo americano pubblicato oggi su un tema specialistico, posso rilevare che la bibliografia non va oltre gli anni Ottanta, cosa che può essere comprensibile per determinate scienze in via di sviluppo, ad esempio quelle che si occupano del bosone di Higgs, ma che è bizzarra se riguarda le scienze umanistiche. Ricordo di aver visto un libro di filosofia che a un certo punto menzionava una determinata idea di Kant e una nota a piè di pagina riportava "Vedere Brown 1982": i testi di Kant erano considerati troppo vecchi persino per essere inseriti in nota.

In molti documenti fruibili online manca una data di riferimento, mentre sarebbe importante sapere se sono stati elaborati nel 2009, 2010 o 2012: si è persa qualsiasi profondità temporale. Una leggenda dice che alla porta di ingresso di un celebre dipartimento americano di filosofia era appenso un cartello con scritto "Ingresso vietato agli storici di filosofia": E ricordo una mia conversazione con un amico filosofo il quale mi aveva domandato: "Perché dovremmo conoscere la logica degli Stoici, se la logica formale ha fatto enormi progressi dai loro tempi ai giorni nostri ed è più efficace studiare un manuale contemporaneo piuttosto che una ricostruzione storica?". Gli risposi che: "1) Se per caso gli Stoici si fossero sbagliati è importante conoscere anche la storia degli errori passati per evitarli e che per comprendere Copernico è fondamentale sapere perché Tolomeo avesse torto, dal momento che Copernico non iniziò da zero, ma iniziò criticando le idee di Tolomeo; 2) Non ignorare la storia della filosofia antica, e di qualunque altra disciplina, può aiutarci a non inventare l'acqua calda (come diciamo in Italia), e ci sono molti studiosi contemporanei che sprecano la propria intelligenza a riscoprire con sforzi vani idee che erano già state espresse in modo molto chiaro da pensatori antichi; 3) Il vecchio detto Historia Magistra Vitae (la storia è maestra di vita) è più serio di quanto comunemente si pensi, perché, se Hitler avesse letto qualcosa su Napoleone (o almeno Guerra e Pace di Tolstoj), avrebbe compreso che è piuttosto difficile per un esercito raggiungere Mosca prima dell'arrivo dell'inverno - e se Bush avesse letto racconti storici documentati sui tentativi inglesi e russi di vincere una guerra in Afghanistan nel 19esimo secolo, avrebbe sospettato che quel Paese presenta molte caratteristiche orografiche e sociali che rendono molto difficile sottometterne il territorio.

Il problema che entra in gioco è che nessuna civiltà (nel senso antropologico della parola, intesa come sistema di idee scientifiche e artistiche, miti, religioni, valori e abitudini quotidiane) può sussistere e sopravvivere senza una menoria collettiva. Le società hanno sempre fatto affidamento sulla memoria per preservare la loro identità, a partire dal vecchio che, seduto sotto un albero, raccontava storie sullo sfruttamento dei suoi antenati e sul mito fondatore della tribù.                  
E quando un qualche atto di censura spazza via una parte della memoria di una società, questa società attraversa una crisi di identità. 

 

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"Quando la maggioranza sostiene di avere sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la Democrazia" - Umberto Eco 


 

2 gennaio 2022

Flusso


Quello che sento è incomunicabile
è l'eco di un vissuto remoto

Lo spiraglio di ricordi 
duri  
scomposti e acidi
deforma il presente 
e dentro la mia ombra brulica 
la stagnazione dei pensieri
Essere ostaggio di un tempo non tempo
è come perdersi placidamente 
in un abbraccio lontano
rifugio di un accaduto
che non ha più sapore
Quando ciò che vivo si conforma
alle  mie sensazioni e agli strappi
di un vento implacabile 
la morsa sul cuore diventa 
un dolore confuso 
prolisso e anonimo 
che mi stordisce l'anima

E mi perdo
in questa sera 
che scende 
sull'infinito




                                                ©Liolucy

L'incontro