17 ottobre 2020
16 ottobre 2020
12 ottobre 2020
Brezza
Si fa spazio tra le mie paure
il racconto dei miei sogni
che avanzano con lentezza
nel giorno avido
di umanità e di voci
Fa male al cuore
amare senza speranza
ma la mia ombra tra la folla
calpesterà il palpito
di un'illusione
mentre qualcuno
raccoglierà le mie ferite
per farne soffici nuvole
d'azzurro
©Liolucy
8 ottobre 2020
30 settembre 2020
Primo Levi e l'odio
Per questo motivo non ho mai coltivato l'odio come desiderio primitivo di rivalsa, di sofferenza inflitta al mio nemico vero o presunto, di vendetta privata.
Devo aggiungere che, per quanto posso vedere, l'odio è un sentimento personale: è rivolto contro una persona, un nome o un viso.
I nostri persecutori nazisti non avevano viso, né nome: erano lontani, invisibili, inaccessibili; prudentemente, il sistema nazista faceva sì che i contatti diretti fra gli schiavi e i signori fossero ridotti al minimo.
Dopo la guerra, inoltre, il nazismo e il fascismo sembravano giustamente e meritatamente tornati nel nulla, svaniti come un sogno mostruoso, così come spariscono i fantasmi al canto del gallo. Come avrei potuto coltivare rancore o volere vendetta contro una schiera di fantasmi?
Non molti anni dopo, l'Europa e l'Italia si sono accorte che questa era un'ingenua illusione: il fascismo era ben lontano dall'essere morto, era soltanto nascosto, stava facendo la muta per ricomparire in una veste nuova, un po' meno riconoscibile e un po' più rispettabile, più adatta al nuovo mondo che era uscito dalla catastrofe della Seconda Guerra Mondiale, che esso stesso aveva provocata.
Devo confessare che davanti a certi visi non nuovi, a certe vecchie bugie, a certe figure in cerca di rispettabilità, a certe indulgenze e connivenze, provo la tentazione dell'odio con una certa violenza.
Ma io non sono un fascista: io credo nella ragione e nella discussione come supremi strumenti di progresso, e perciò all'odio antepongo la giustizia."
(Primo Levi)
27 settembre 2020
Le Verità Nascoste
La tua innocente menzogna
è nuvola di fumo
che s'infrange nell'iride
L'ombra sulla parete
disegna l'assurdo di
un'emozione impropria
Quante incomprensioni
sono cadute dalle tue labbra
prima di diventare furore?
Suprema eco
l'inutilità delle mie parole
imperfette
perché non taciute
©Liolucy
21 settembre 2020
16 settembre 2020
Improvvisazione
Tu sei la somiglianza
delle ali del tempo
che velano la vita
ricreandola
Sei l'attesa al di fuori
del sogno che si fonde
con i canti notturni
del vento
Sei l'acqua che si schiude
al fragore dell'attimo
tra le trasparenze
della fiamma perfetta
Ed è nel deserto
di ogni aurora
che ritrovo lo stupore
di questo amore
irreparabile
©Liolucy
13 settembre 2020
Nero Su Bianco
esalavano un buon profumo
consolavano cuori sfibrati
e illuminavano foreste di pietra
Poi
presenze disadorne
polvere e rumore
formarono un mulinello
mentre
residui disarticolati
di un amore antico
a strapiombo sulle voci
erano mistura e movimento
tizzoni e coltelli
Non si sa se
dove finisce il sogno
finisce anche
una piccola parte di noi
o si cancella
un piccolo universo
Ma sappi
amore mio
che la penombra del silenzio
è un'imprecisione che
turba le stelle
©Liolucy
8 settembre 2020
5 settembre 2020
di Massimo Botturi
L'INVERNO DELL'ETÀ COVA PANE
Forse sull'albero è il canestro della vita
la fronda d'acqua in punta di sole.
E tu vi sali, perché c'hai quella forza dei giovani
e il coraggio;
la tragica incoscienza dell'uomo della pietra
la sua scoperta ricca del fuoco.
Io, del resto, sto qui a raschiare gli attimi a terra
lento il giusto. Per ricordare i fianchi alla donna
e il suo destino, di somigliare in tutto
ad un fiore da annusare.
Adesso lecco il miele che mi è rimasto addosso
come la gatta prima del sonno, più mansueta.
Così, se vuoi toccarmi, io mi lascerò fare
come si spolpa piano una rosa, e sarò ancora
un tenero germoglio affacciato sull'altare.
L'inverno dell'età cova pane, se ne hai fame.
(Massimo Botturi - 17 febbraio 2019)
1 settembre 2020
Goccia
Una piuma azzurra galleggia
sull'opaco torpore
del tempo
Involontaria esitazione
tra stupore e
certezza finale
L'umile felicità
di un sogno
ora
è silenzio
Parentesi
Vuoto
Oblio
Nulla
©Liolucy
30 agosto 2020
27 agosto 2020
Moby Dick
sovente, mi capita di frequentare mercatini di libri usati, dove posso trovare vecchie edizioni rilegate di romanzi senza tempo. ho sempre pensato che alcuni libri mi vengano a cercare sottovoce; a me non resta che portarli via con me, e riporli nella mia piccola libreria. li lascio lì a decantare, fintantoché un titolo non mi chiama, perché è giunto il momento e la situazione per trarne arricchimento o insegnamento. qualcosa di magico mi lega a loro, ogni titolo riaccende un destino che continua ad essere sostanza per la mia vita.
una settimana fa, ho sentito il richiamo di Herman Melville, con il suo Moby Dick, e i primi capitoli mi hanno già irrimediabilmente conquistata.
"Tutto ciò che sconvolge e tormenta di più, tutto quel che rimescola la feccia delle cose, ogni verità farcita di malizia, ogni cosa che spezza i tendini e coagula il cervello, tutti i subdoli demonismi della vita e del pensiero, ogni male insomma, per quell'insensato di Achab, era personificato in modo visibile e reso raggiungibile praticamente in Moby Dick. Sulla gobba bianca della balena ammucchiava il peso di tutta la rabbia, di tutto l'odio sentiti dalla sua razza fino da Adamo. Poi, come se avesse un mortaio in petto, le sparava addosso il cuore rovente. "
24 agosto 2020
Il Tempo d'Acqua
è tempo spoglio
senza pretese
È luce di cristallo
[Le piogge hanno cancellato
l'ultimo "forse..."
e mi resta tra le mani
lo scritto segreto
delle sensazioni imperfette]
Il tempo d'acqua
è tempo vissuto
dalla vita
che mi trattiene
alla sua grande tenerezza
con l'azzurro traboccante
della sua voce
e della sua anima
Il tempo d'acqua
è tempo liquido
è istante puro
che scende giù
giù
fino in fondo
a bagnare
il mio infinito
©Liolucy
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