Quello che sento è incomunicabile
eco di un vissuto remoto
Il debole spiraglio di ricordi duri
scomposti e acidi
deforma il presente
e dentro la mia ombra brulica
la stagnazione dei pensieri
Essere ostaggio di un tempo non tempo
è come perdersi placidamente
in un abbraccio lontano
rifugio di un accaduto
che non ha sapore
Quando ciò che vivo si conforma
alle mie sensazioni e agli strappi
di un vento implacabile
il peso sul cuore diventa una morsa
un dolore confuso prolisso e anonimo
che mi stordisce l'anima
E mi perdo
in questa sera che scende sull'infinito
©Liolucy