25 novembre 2023

"Sono morta così tante volte che sono rinata"

 



89 commenti:

  1. Un bel video di 10 anni fa ancora attuale. La sopraffazione psicologica e fisica dell'uomo sulla donna è storia, purtroppo.

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    1. sono presente sul web anche come commentatrice da oltre dieci anni e da oltre dieci anni cerco di infondere il messaggio che al di là delle differenze di genere (che io reputo bellissime), al di là di un bel seno o di bei bicipiti, dobbiamo concepirci innanzitutto come Persone, con la P maiuscola, e che la strada maestra sia quella di coltivare l'Intelligenza Emotiva che è presente in dose variabile in ognuno di noi. dobbiamo allenarci in questo per imparare a vivere con consapevolezza i rapporti interpersonali e capire che le etichette e le divisioni non fanno altro che portarci ad una involuzione culturale che non ci fa onore.
      pertanto, sono molto favorevole all'educazione Sessuale e Affettiva nelle scuole. esisterebbero delle linee guida internazionali per questo percorso che io ritengo possa essere di grande sostegno per trasmettere una visione di sessualità positiva, comprendente aspetti psicologici, relazionali, culturali, sociali fondamentali. l’approccio italiano a tale educazione _ là dove ci sono stati timidi tentativi _ fino ad oggi è stato lacunoso e si è discostato dalle linee guida per focalizzarsi piuttosto su aspetti biologici della sessualità che ne appiattiscono la complessità. infatti è spesso accompagnato da informazioni riguardanti le malattie sessualmente trasmissibili, è un approccio legato al rischio, alla paura e alla diffidenza piuttosto che a piacere, gioia, fiducia. oggi , e fino all’altro ieri, i ragazzi hanno un bagaglio di informazioni reperite dai pari, dai partner, dalla Rete, dalla pornografia. vengono lasciati un po' a se stessi e quando capitano orrendi fatti di cronaca, io penso che dovremmo sentirci tutti un po’ responsabili, per i motivi di cui sopra che riguardano la prevenzione e la cultura del rispetto dell’altro in quanto Individuo, in quanto Persona.. io credo che la scuola potrebbe essere il luogo ideale per trasmettere un’idea di sessualità evoluta e rispettosa del proprio corpo e di quello altrui, il luogo ideale dove trasmettere la cultura della conoscenza delle proprie emozioni per riuscire a incanalarle nel modo giusto. per realizzare tutto ciò (è la mia utopia) occorrerebbe un piano articolato e complesso che preveda il coinvolgimento e la sinergia di tutte le agenzie educative, dei mass media, dei singoli con le loro famiglie, oltre che delle forze dell’ordine e della magistratura..

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    2. Tutte cazzate retoriche. La verità è che il primo amore, se infelice, può diventare un'esperienza devastante, sopratutto, per una personalità non ancora maturata del tutto.

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    3. Tiè pure lo stesso nome Giulia un film di secoli fa! https://youtu.be/Wp0NeXHUIPM?si=i3o2VQyPuSf875qO

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    4. Comunque complimenti per il pippone di cazzate!!!

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    5. Hai detto cose molto importanti e intelligenti. Io ti seguo da diversi anni (5 o 6? non ricordo bene) e so delle tue battaglie per rendere il web un luogo democratico e rispettoso delle persone che sono dietro un avatar. E tu sei portatrice di un esempio da seguire perchè hai sempre rispettato gli altri anche quando gli altri non lo facevano con te per evidenti tare psicologiche e di comportamento. Il tuo messaggio però non può attecchire in quelle menti retrograde e per quanto riguarda l'educazione emotiva è davvero necessaria, perchè ci sono uomini e ragazzi che non accettano il rifiuto da una donna e rendono problematica la loro vita e quella della ex. L'altra persona non è una proprietà e la gelosia, la possessività pensando che la propria donna sia solo una proprietà esclusiva del ragazzo non possono reggere a lungo un rapporto amoroso. Il vero amore non costringe e non fa del male. Gli episodi di violenza psicologica e fisica domestica ai danni di donne anche bambini da parte di uomini maneschi sono dei dati fattuali e abbastanza allarmanti. Bisogna davvero intervenire alla radice, in famiglia devono esserci genitori in grado di insegnare i valori e le Istituzini devono aiutare in questo. Sto ripetendo alcune cose che hai già detto tu, e hai detto tutto.
      Ciao!

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    6. Cara Attimi, condivido in pieno la tua esposizione e i tuoi ammirevoli ragionamenti, belli, perché ragionamenti. E' davvero desolante guardarsi intorno e vedere così tanta gente che non riesce ad andare oltre la propria rabbia. A mio avviso credo che sia importante cercare le componenti propedeutiche alla violenza verso la partner, amica o collega, che sia essa verbale o fisica, e credo che valga la pena analizzarle per trovare il loro catalizzatore.

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    7. ciao Mario,
      la rabbia offusca il cervello, sempre..

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  2. Beh riaperti i commenti?

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  3. Ciao Liolucy, il titolo mi ha molto colpita e ti ringrazio, da donna a donna, per questo tuo contributo. Ti leggo di tanto in tanto e non ho mai commentato ma questa volta voglio farlo perchè mi sento molto coivolta nel messaggio che hai dato e che ricalca in pieno il mio pensiero. Mi presento... sono Giulia, sono una delle donne che ha subito violenza e ha avuto la fortuna di poterlo raccontare, che ha gia superato la fase “necessaria” della rabbia e sente lo stesso tuo disagio in questo eco di violenza e sciocchezze dettate dall'impulso del momento che dilaga. Ti ringrazio davvero per queste tue analisi e per il cammino che fai sul web che trovo sia uno sforzo reale e sensato di usare le proprie competenze per trovare una soluzione ad un fenomeno che giustamente identifichi come un problema. Mi permetto di far notare che c’è ancora una enorme percentuale di individui che ancora dibatte sulla parola femminicidio, sottovaluta o addirittura ne nega l’esistenza e credo che la rabbia di alcune femministe dipenda per lo più da questo, mentre dobbiamo arrivare ad accettare la triste realtà che sono spesso i nostri amici, colleghi, fidanzati, mariti.
    Questi “bravi ragazzi” sono Persone! Persone affette da disagio psicologico e spesso veri e propri disturbi di personalità, disturbi che di certo non prediligono un genere ad un altro, ma che si sviluppano e agiscono in maniera differente a seconda del genere e del ruolo che a questo genere abbiamo culturalmente dato. Una cultura di cui siamo tutti intrisi, di cui siamo tutti responsabili come fai notare tu e ne dobbiamo prima o poi prendere atto.
    In pochissimi però hanno gli strumenti per identificarli e ancor meno per aiutarli, perché la capacità manipolatoria che hanno a volte può essere fredda e lucida ma ancora più spesso l’aggressore si autodentifica con la parte debole e offesa, ne convince la vittima che non riesce più a vedersi come tale ma anzi tenta di aiutarlo con risultati disastrosi di cui i femminicidi sono solo la punta dell’iceberg. Per ogni donna che muore ci sono migliaia di donne che hanno subito una qualche forma di violenza fisica, e milioni che subiscono quella psicologica.
    Una domanda sulla salute della nostra società vien da farsela e data l’entità e complessità del fenomeno purtroppo non credo che le possibili soluzioni che hai suggerito possano bastare ma mi auguro che questo inasprimento del dibattito, per quanto terrificante, sia servito alla parte sana del maschile che si è visto puntare addosso questo enorme dito contro, che è arrivato il momento di farsi delle domande, discuterne, esporsi, cercare soluzioni reali nel modo in cui hai fatto tu.
    Abbiamo un grosso problema nel riconoscere le nostre emozioni, nel gestirle ed esprimerle in maniera sana e ci troviamo in un loop continuo tra sofferenza e reattività impulsiva che sembra non finire mai. In un mondo che è sempre più veloce, iper- razionale e competitivo è sempre più necessario trovare il tempo di fermarsi per rivolgere lo sguardo verso l’interno, come suggerisci in maniera inequivocabile tu Liolucy e riconoscere che la salute psicologica ed emozionale è importante per l’essere umano esattamente quanto quella fisica.
    Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto e ancora farai. Sei una piccola goccia nell'oceano, ma l'oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo.
    Con stima.
    Giulia

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    1. ti ringrazio per la tua testimonianza.
      un abbraccio..

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  4. bella attimi, così posso tornare a scrivere da anonimetto,e non con l'account saturno il corvetto. mi mancano le palline

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  5. Mi spiace per Giulia, il fidanzato è un povero coglione e io non mi sento per niente colpevole. Dov'erano sti 500 mila pecorine invece di manifestare quando l'immigrato infoiato prendeva di mira e magari non contento uccideva una delle tante Giulia? O quando il travellone che di colpo si sente donna vince qualche gara femminile arrivando sul gradino più alto del podio nell'imbarazzo totale delle altre due? E delle Miss Nazionali che hanno vinto con quello strano rigonfiamento tra le gambe?
    Non so voi ma a me puzza tanto di un altro caso George Floyd.
    Ma l'avete viste le foto che posta la sorella di Giulia e quello che ha detto? Chi è il padre e cosa fa per vivere? Secondo voi è un caso questo strano sincronismo tra Giulia e il successo del film della Cortellesi?
    MA SOPRATTUTTO NON SI VERGOGNANO QUESTI POVERI ESSERI INUTILI,CHE ANCORA NON SE NE RENDONO CONTO, CHE DOVEVANO PROTESTARE PER COSE MOLTO PIù GRAVI CAPITATE NEGLI ULTIMI TRE ANNI!

    Il POTERE fa sempre così, accende i riflettori vi porta sempre più in alto per assicurarsi che quando vi spingerà dalla torre vi facciate il maggior male possibile.
    La cosa triste è la generalizzazione, la propaganda becera, vedere che anche nelle proteste la massa viene teleguidata schiave come sempre di inconsapevoli misere opportunità.
    Non ha imparato nulla neanche dalla guerra in Ucraina, citofonare ritardati polacchi.
    Il problema esiste, è sempre esistito, ma non si risolve col metodo Black Lives Matter sennò farà la stessa fine del poliziotto e della bella casa che si era comprata la capoccia dei BLM.
    Intanto il "Divide et impera" funziona ancora e l'Agenda prosegue a tappe forzate.
    Un saluto salutare.

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    1. sono d'accordo con te, le divisioni, il puntare il dito, creare mostri,
      non fa altro che accellerare quell'involuzione culturale di cui ho già accennato.
      purtroppo, Davide, dovrebbe far pensare il fatto che il film della Cortellesi sia ancora in sincronia con gli avvenimenti odierni. bisogna chiedersi perché.
      non è questione di sentirsi in colpa, ma di sentirsi responsabili come comunità dell'andamento di una società che non è più in grado di distinguere e gestire le proprie emozioni.
      grazie del tuo grido di dolore,
      è arrivato pieno e forte al mio cuore..

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    2. Signor Davide, le manifestazioni contro la violenza di genere ci sono sempre state solo che questa volta i media ne hanno dato più risalto per il fatto agghiacciante di cronaca. Ed è giusto così, secondo me. Un ragazzo che premedita l'uccisione della sua ex ragazza che aveva tutto il futuro davanti a sé, appena laureata. L'ha uccisa perchè non accettava la fine della relazione. E quando è stata uccisa la Matteuzzi? Non ricorda? Stesso movente e stessa indignazione da parte di tutti.

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    3. Notizia odierna. "Ragazza di 23 anni aggredita sessualmente nel parcheggio di un supermercato di Reggio Emilia: arrestato l’aggressore". Ogni giorno notizie simili. Le donne si sono rotte i coglioni!

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  6. Patriarcato, narcisismo, violenza di genere, educazione all’amore... In seguito al femminicidio di Giulia Cecchettin è scaturito un dibattito pubblico – doloroso, ampio, necessario – che ha visto intrecciarsi questioni afferenti ad ambiti diversi, offrendo letture culturali e di ricostruzione storica, temi tipici della psicoanalisi, dell’analisi sociologica come della pedagogia. Ne abbiamo parlato con Massimo Recalcati, psicoanalista lacaniano e saggista, osservatore attento delle trasformazioni della società contemporanea e dei ruoli familiari.

    -Nella vicenda del femminicidio di Giulia che ruolo può aver avuto la cultura patriarcale? È ancora una lettura efficace?
    Il riferimento alla cultura patriarcale è necessario, imprescindibile direi. È lo sfondo inconscio collettivo della violenza sulle donne. Secondo questa cultura, che ha dominato in Occidente sino alla rottura degli anni Sessanta col ‘68 e con i movimenti femministi, la donna viene concepita come afflitta da una minorità ontologica, cognitiva e morale. L’uomo viene, di conseguenza, autorizzato a esercitare su di essa un potere disciplinare che giustifica anche il ricorso alla violenza. Basterebbe riguardare “Comizi d’amore” di Pasolini per farsi un’idea precisa del carattere pervasivo di questa rappresentazione nei rapporti uomo-donna nel nostro paese prima del ‘68. Nondimeno è vero anche che ci troviamo in un altro tempo e che la condizione della donna è profondamente mutata.

    -In che senso? Come è avvenuta questa trasformazione?
    La cultura maschilista, come figlia naturale dell’ideologia del patriarcato, non è più in una posizione dominante. Sarebbe impossibile non riconoscerlo. Ma la sua brace non è del tutto spenta. Dobbiamo inoltre distinguere due facce di quella ideologia. Una è rappresentata dall’odio sessuofobico nei confronti delle donne. La sua incarnazione più recente è quella della polizia morale iraniana che esige la cancellazione del corpo femminile. È la terribile eredità del nostro Malleus maleficarum che identificava le donne non rassegnate all’obbedienza passiva nei confronti degli uomini con le streghe. L’altra faccia del patriarcato, quella più in ombra che si fa fatica a nominare e che invece è centrale per comprendere l’assassinio di Giulia, è quella del legame interminabile con la madre.

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    1. -Questa lettura ritorna frequentemente in vicende simili. Posto che non si tratta di una prospettiva giudicante in relazione a un caso specifico, che cosa si intende di preciso?
      I legami primari non si interrompono, ma tendono a prolungarsi nella vita adulta riproducendo la fusionalità e la possessione che li caratterizza originariamente. È qualcosa che non appartiene al medioevo ma riguarda profondamente la cultura del nostro tempo. La cultura del successo individuale e del principio di prestazione rende, infatti, difficile l’elaborazione del fallimento e dello scacco e stimola la nascita di rapporti rifugio, adesivi, simbiotici, di nicchie narcisistiche separate dal mondo, delle specie di “reinfetazioni” fantasmatiche, riparo da una realtà precaria, minacciosa, spaesante...

      -Cosa c’è a monte di un femminicidio? La volontà di dominio e di possesso? La difficoltà nella relazione con un “altro”, una persona diversa? L’incapacità di affrontare un rifiuto?
      È un mostro a due teste. La prima è quella del narcisismo, la seconda è quella della depressione. La violenza maschilista come spinta al dominio sul partner ridotto a proprietà esalta la dimensione narcisistica. Ma essa porta con sé anche il gelo e il buio sconfinati della depressione: «Ti domino sino al punto da ucciderti in modo tale che tu non possa mai abbandonarmi perché se tu mi abbandonassi non resterebbe niente di me».

      -Come mai a uccidere, nel contesto di una relazione, sono quasi sempre i maschi?
      Come dicevo, ci troviamo di fronte alla brace della cultura patriarcale. I maschi violenti vivono la donna come una minaccia per la loro identità. Sono emotivamente analfabeti. La spinta al possesso manifesta la loro fragilità di fondo. Di fronte alla ferita narcisistica di un abbandono possono reagire violentemente perché non tollerano la libertà della donna che mette sottosopra il loro prestigio fallico.

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    2. -La dissoluzione della figura paterna nella società ipermoderna, tema che le appartiene, ha a che vedere con determinate forme di violenza?
      Non c’è dubbio. Bisogna infatti distinguere la rappresentazione patriarcale della paternità dal principio paterno. È questo un tema che attraversa anche la predicazione di Gesù. Il padre che detiene il potere facendone un uso sadico genera violenza anziché limitarla. È la figura terribile del padre-padrone da cui giustamente il Dio delle Sacre scritture si differenzia. Si può leggere in questo modo la terribile stagione del totalitarismo nel Novecento: il padre-Duce, il padre-Fuhrer rassicura le folle negando la libertà. Diversamente il principio paterno introduce una Legge che sa contenere la violenza nella misura in cui ricorda che l’essere umano non può essere tutto. È questa, infatti, l’origine prima della violenza umana: la spinta a voler essere tutto. È quello che accade nel nostro tempo. Il principio paterno corregge questa spinta ricordando che l’essere umano è sempre non-tutto.

      -L’idea stessa di maschile e femminile oggi sembrano in crisi. L’amore ha ancora bisogno di questa differenza?
      L’amore, diceva Lacan, è sempre eterosessuale. Con l’aggiunta però che dobbiamo imparare a non ridurre l’eterosessualità alla differenza anatomica tra i sessi. L’amore è eterosessuale in quanto è sempre amore per l’eteros, per l’altro, per la sua differenza... L’esistenza di questo amore non è affatto garantito dalla differenza anatomica, come gli psicoanalisti sanno bene.

      -Una delle paure che si sta facendo largo tra le ragazze, e tra i genitori, di fronte a un femminicidio commesso da “un bravo ragazzo”, è che tutti i maschi siano potenzialmente pericolosi. Può veramente accadere a chiunque?
      I genitori più che osservare poliziescamente i loro figli dovrebbero preoccuparsi di testimoniare l’amore in famiglia. Se un figlio cresce in una famiglia dove l’affettività non fa paura, dove la cura e l’attenzione per l’altro sono degli esercizi quotidiani, dove il rispetto nei confronti del femminile si realizza nei fatti e non a parole, dove non c’è ricorso alla violenza o all’insulto, non diventerà un uomo che odia le donne.

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    3. Cara Attimi, come vedi non sei sola nelle tue attente analisi che sono conseguenze della tua grande capacità empatica e di osservazione. L'empatia è intelligenza. Un saluto.

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    4. sono pienamente d'accordo con la conclusione di Recalcati,
      bisogna lavorare su quello, sull' Intelligenza emotiva, però senza insistere troppo sul patriarcato che, secondo me, è fuori tempo.
      anche le donne hanno atteggiamenti che non contribuiscono al rispetto di altre donne. se una madre dice al proprio figlio "guarda come si veste quella lì, sembra una troia" che messaggio infligge?
      speriamo che questa ondata emotiva possa servire a far riflettere che la caccia al mostro non è la soluzione ad un problema che riguarda la società tutta, strutturata in maniera disarmonica. quella società di cui tutti facciamo parte..

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  7. Angela e allora? Ci saranno ancora e ancora? Come le guerre, i morti sul lavoro, i suicidi giovanili, come gli spot su youtube dei bambini che muoiono di fame....si chiama senso di colpa che serve per rendere mansueto il bestiame, è la fermezza della colpa che latita, la certezza che se sbagli paghi veramente soprattutto interiormente, la percentuale degli italiani che non pagano le multe è impressionante e per molti è un vanto. Il ricatto è un'arma micidiale, infatti ha funzionato "se non ti vaccini, ti ammali, muori e fai morire" vero? E' marcio tutto, troppo entropico, eccessivo, senza buon senso e andremo a sbattere così violentemente che pregheremo l'arrivo dell'apocalisse tanto per avere l'ennesima scusa. Stiamo accettando tutto pur di non fare un esame di coscienza. Il Mercato poi ci aiuta sempre e dopo tanti anni ho capito cosa volesse dirmi un venditore: "quando abbiamo incominciato a far fatica a vendere SUV ai maschioni facevamo girare la voce che chi li comprava ce l'aveva piccolo così incominciammo a venderli alle donne, poi girò voce che le donne col SUV compensavano il fatto di essere basse e alla fine siamo passati ai nonni. Ora per vendere auto elettriche dobbiamo castrare il buzzurro coi peli fuori dalla camicia che fa BRUMBRUM quando incontra i suoi simili retrogradi"....perché bisogna essere fluidi, come quel poco di cervello che ci rimane e che perderemo dal retro dei pantaloni.

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    1. E allora le dico che è giusto parlarne, è giusto sensibilizzare e manifestare su problematiche che affliggono il mondo. Tacere è peggio.

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    3. Per Davide.....
      "Ragazza di 23 anni aggredita sessualmente nel parcheggio di un supermercato di Reggio Emilia: arrestato l’aggressore"....."Violenza sessuale su due minori: 60enne ai domiciliari
      L’uomo è accusato di abusi fra il 2014 e il 2017 ai danni di bimbe che frequentavano la sua casa. Avrebbe violato il divieto di avvicinamento"....
      Davide qui la questione è una sola: ci sono uomini che abusano di donne e bambini, arrivano alle estreme conseguenze, ad uccidere perché si sentono in diritto di avere il controllo sulla vita delle vittime. La parte debole della società sono questi uomini e prevenire questi gesti è una delle tante strade che bisognerà percorrere, ogni mezzo sarà utile. Le manifestazioni di piazza sono una dimostrazione che non siamo insensibili, questi movimenti sono attribuibili alla consapevolezza del bisogno di prendere seri provvedimenti a 360°. Per evitare che un giorno possa capitare alla tua fidanzata, alla tua nipotina, alla tua migliore amica o a tua figlia.

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  8. Finché i femminicidi in Italia sono qualcosa come l'80% dei casi di morte violenta delle donne, è bene parlarne con preoccupazione e attenzione.
    Sono le nostre donne.

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  9. Se siamo ridotti a fare i Ferragnez in piazza è appunto perché manco ci abbiamo provato a parlare prima alla nostra fidanzata, nipotina, amica o figlia.
    E occhio...che dire "le nostre donne" è pericoloso ultimamente.

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    1. Hai ragione Davide, ci ho pensato anche io dopo aver inviato il commento che quel "nostre donne" potesse far arrabbiare qualche femminista di passaggio. Credo che sia tu che Attimi siate sulla stessa lunghezza d'onda e cioè che è l'equilibrio e il rispetto tra maschile e femminile che manca, che non e' con la prevaricazione di una forza contro l'altra o le divisioni di piazza ma con l'integrazione che si possono ottenere risultati di crescita, individuali e sociali.

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  10. Era ironico Jury.
    Le femministe non sono Donne e i maschilisti non sono Uomini.
    Ma donne e uomini in crisi d'identità.

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    1. sostanzialmente d'accordo con te, Davide.
      però c'è un però grande come una casa che va sottolineato, e che differenzia in modo molto netto le due fazioni.
      il maschilismo, ha portato e ancora porta in diverse parti del mondo matrimoni forzati imposti dalle famiglie a danno delle donne/bambine, mutilazioni genitali femminili, e la negazione o la limitazione dei diritti delle donne (velo, burka, divieti vari che sfociano in repressioni violente se non eccidi). è paura, paura della femminilità.
      il femminismo, nvece, che possiamo anche definirla un'ideologia, ha sostenuto l'uguaglianza politica, economica e sociale dei sessi. se oggi alcune frange radicalizzate contestano anche un fischio di un ragazzo ricevuto per strada, beh, siamo dentro a quel bel discorso che hai esposto e riassunto in quelle poche parole: "E' marcio tutto, troppo entropico, eccessivo, senza buon senso"..

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    2. E da quando il radicalismo religioso è uguale a maschilismo? Ti faccio notare che le MUTILAZIONI FISICHE le subiscono normalmente musulmani e ebrei maschi, con la circoncisione. Svegliati.

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    3. tutte le religioni son fondate sul maschilismo.
      svegliati tu..

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    4. nell'antico Egitto, il dio supremo era Ra, un maschio.
      Buddha, maschio.
      Dio, maschio.
      nell'Hindhuismo, gli dei sono maschi.
      le dee sono sempre subordinate al dio principale.
      le cariche sacerdotali, infine, in tutte le religioni sono affidate ai maschi..

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    5. Grazie Attimi,per avere fatto questi distinguo molto importanti fra maschilismo e femminismo.

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    6. altro distinguo, per chi scrive a vanvera:
      la circoncisione non è una mutilazione dei genitali,
      come invece lo è mostruosamente l'infibulazione..

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    7. Appunto Attimi non solo hai colto gli eccessi ma sei andata alla radice del problema, l'oppio dei popoli e dimmi quindi... perché invece di manifestare un tanto al kilo non vanno direttamente in piazza San Pietro a rinfacciare al pezzente argentino la scelta di ospitare ogni domenica a pranzo una delegazione di trans?

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    8. Anonimo26/11/23, 23:04 sono io, scusa ma non prendeva l'iscrizione.

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    9. COSAAAAAAH? LA CIRCONCISIONE NOM È UNA MUTILAZIONE? Ma vatti a impiccare.

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    10. Scusa Attimi ma te lo dico con il mio cazzo scappellabile e col frenulo. Un cazzo che senza la pellaccia sopra si sentirebbe malissimo. Pure le pippe a farsele fare da scappellati che gusto c'è?

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    11. Scappellami attimiiii!!!

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    12. Freddy, è il caso di dire che tu scrivi proprio ad cazzum.
      la circoncisione non é mutilante come l'infibulazione: al maschio non si taglia nessun tessuto erettile, ma solo tessuto cutaneo. ne risulta forse solo una certa diminuzione della sensibilitá del pene, quindi si necessita di piú tempo per arrivare all'eiaculazione - che poi non é sempre uno svantaggio!
      inoltre, ti ricordo che la circoncisione è nata originariamente per motivi igienici nei paesi desertici ad impedire infezioni.
      se viene eseguita in contesti poco igienici nei paeisi poveri con il rischio di far morire i bambini, sono d'accordo che sia una pratica che andrebbe evitata. ma vallo a dire agli islamici e agli ebrei, e senti cosa ti rispondono.

      quindi, alla fine, nonostante i tuoi tentativi di rivoltare la frittata, stai continuando a scrivere a vanvera.
      Vanvera Kid, così ti chiamerò d'ora in poi..



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    13. Davide, sinceramente non sono informata sulle usanze della Santa Sede.
      ci saranno dei motivi per cui il Papa fa certe ospitate..

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    14. Ma che cazzo hai detto? Ma vaffanculo a me il cazzo non me lo affetta nessuno! Asstronnza ma ammazzati!

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    15. Sei cosi scema che sei uno spasso!

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    16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    17. Fai abbastanza pena freddy. Fai parte di una cultura orrenda. Capisco perché le donne e alcuni uomini scendono in piazza. Le donne perché sono stufe di uominicchi come te, gli uomini perché non vogliono essere paragonati a uominicchi come te.

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  11. Tutte Giovanna D'arco le donne di oggi... Anzi va... non offendiamo una donna (na pazza scatenata) che forse era meglio di quelle che ora fanno le femministe su onlyfans.... 600 anni buttati nel cesso. Bravissime!!!

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    1. E dei gay, che fanno manifestazioni coloratissime con i loro Gay Pride, cosa hai da dire? E dei cortei dei padri separati con i loro Daddy's Pride?

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    2. Sai che ho sbagliato a darvi troppa confidenza? Non mi parlare che sei un coglione. GRAZIE!

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    3. Ti commenti da solo Freddy. Quando ti vedi in difficoltà a rispondere e non riesci a reggere confronti dialettici, ricorri agli insulti gratuiti. Sei un uomo fragile, molto fragile. Forse è per questo che Attimi ti accoglie, lo fa per aiutarti.

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    4. Yury, se la tu idea fosse anche giusta, bisognerebbe ricordare a Attimi che ad aiutare chi non vuole o non può essere aiutato si ottengono risultati nulli e controproducenti.

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    5. il turetta non è poi visto come un pazzoide da tanti maschietti italiani. tanto per dire la mia...(cazzata, lo so..)

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  12. Guarda che l'ipocrisia è incredibile. Affettare il cazzo ai bambini maschi va bene. Boh

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    1. Vanvera Kid,
      dove avrei scritto che la circoncisione va bene?
      stai continuando a scrivere a vanvera tutto un continuo.
      e ci stai facendo una figura miserrima.
      io ho semplicemente scritto e fatto notare che sei in errore a sostenere che la circoncisione sia una menomazione sovrapponibile all'infibulazione.
      una donna, una ragazzina/bambina che subisce tale trattamento non proverà mai più piacere nei rapporti sessuali e verrà ridotta a mero oggetto sessuale e per procreare. viene alterato definitivamente l'esercizio della sua sessualità.
      un neonato che viene circonciso per ragioni rituali, invece, avrà una vita sessuale normalissima, proverà piacere e potrà avere dei figli.
      tanto che il nostro ordinamento giuridico non condanna tale pratica e addirittura risulta compatibile con gli artt. 19 e 30 della nostra Costituzione.
      l'infibulazione viene combattuta e proscritta anche a livello normativo.

      se non riesci a capire o sei disinformato, faresti più bella figura a tacere.
      e gli insulti che continui a scrivere non è che ti danno più ragione di quella che vorresti avere.

      lascio i tuoi commenti isterici a testimonianza di quello che rappresenti.

      e non mi si venga a chiedere perché poi decido di chiudere ai commenti. è una domanda stupida..

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    2. Fai così Attimi... lascia aperti i commenti per consentire agli altri utenti di intervenire e i commenti di Freddy cancellali a prescindere. Non è giusto che tu chiuda ai commenti a causa di un tizio simile, dobbiamo ignorarlo. La sua violenza verbale è l'esempio lampante di ignoranza emotiva. Come ha detto Recalcati, sarà cresciuto in un ambiente problematico ma non è che devi fartene carico tu e il tuo blog con tutti i commentatori delle sue disfunzioni. Elimina sempre i suoi commenti e noi ti sosterremo ignorandolo, come hanno fatto in tanti anche qui.

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    3. Attimi, nel tuo blog non puoi creare una lista di commentatori graditi e di quelli sgraditi?

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    4. Questo tizio va segnalato a Google.

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  13. Uhuuuuu ha riaperto! Coerenza il tuo nome è Donna!

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  14. Secondo me ti dovresti scusare per aver detto che la circoncisione è una pratica normale.

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    1. Seconod me lei Fosca è un'analfabeta che non sa leggere. Attimi non ha scritto da nessuna parte che è una pratica normale. Ha contestato il fatto che lei ponesse sullo stesso piano la circoncisione con l'infibulazione. Le ha anche spiegato perché ma lei essendo un'analfabeta non ha capito un'emerita cippa. Cnn l'infibulazione si priva la donna di ogni piacere sessuale. La circoncisione invece non lo impedisce. Quindi nelmondo maschilista in cui ci ritroviamo da secoli, la donna è sempre stata trattata come un essere senza alcun diritto pari all'uomo.

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    2. Quindi neghi l'orgasmo vaginale e anale? Wow

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    3. Certo che li metto sullo stesso piano. La religione è una merda e non sto a guardare i particolari.

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    4. Non c'è da fare specificazioni come fa attimi! io la condanno totalmente senza specificazioni di genere o di cultura. La merda è merda!

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    5. Quindi secondo lei non esiste nessuna menomazione nella infibulazione?

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    6. E invece fare specificazini significa andare al cuore del problema. Se la sua auto non va in moto cosa fa lei? Non va a vedere se la causa è la batteria scarica? Non va a monte del problema? Causa-effetto. La ricerca della causa è il primo passo di un discorso intelligente.

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    7. Sei proprio ritardato. Ahahhaha

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    8. Chi lo dice lo è.

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  15. Te lo dico dal prepuzio del mio cazzo!

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  16. La circoncisione è una barbarie. Senza nessun dubbio. Le religioni sono merda e del maschilismo non me ne frega un Cazzo e tutti i commentatori di questo blog sono dei ritardari! Ahahah

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    1. e questa barbarie chi l'ha posta in essere?
      indovina indovinello.
      la religione, che è maschilista.
      bene, allora argomenta sul maschilismo che da secoli ha impregnato tutte le civiltà e le culture.
      abbine coraggio e onestà..

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    2. E chi li mette al mondo i maschi? Le donne?! Attimi ma vaffanculo!

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    3. Ah quindi per te la responsabilità deve ricadere sempre e per forza, in tutto e per tutto, sulle donne, perché non sei in grado di fare delle analisi super partes? Che miseria.

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    4. Ti sto a sfottere e manco ci arrivi. Sei proprio ritardata.

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    5. Freddy, la circoncisione è stata una pratica assolutamente necessaria,e veniva praticata anche prima di Mosè. dagli egiziani ad esempio.Prima si moriva se un pene non scappellava.non ci stava igiene,disinfettanti e altro. l'uomo ha dovuto farlo da bambini perchè da adolescenti è tutto più complicato. non è come l'infibulazione,o il taglio clitoride. quelle pratiche che non hanno ragioni di salute

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    6. La circoncisione non è una mutilazione come sostieni tu Freddy, e quindi che ti piaccia o no, Attimi ha ragione a dirti che non puoi metterla sullo stesso piano dell'infibulazione.

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    7. Il 27/11/23, 00:40 Attimi glielo ha spiegato per benino per benino, ma evidentemente Freddy non sa leggere. Se ritiene la circoncisione una violazione del corpo di un neonato ci può anche stare ma non può definirla mutilazione. I neonati non vengono castrati.

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    8. Freddyno cosa ci rispondi ?

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  17. Ritardati del cazzo Porcoddio!!!

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  18. Il grande orgoglio degli uomini è di poter pisciare controvento. Fa niente se si irrorano le braghe e poi sono le donne che le lavano. La causa dell’arrogante maschilismo nei secoli è tutta qui. Un saluto alla Grande Attimi!

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  19. Viva l'amore abbasso i'odio...

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  20. Viva l'amore abbasso l'odio...

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  21. Aho se la circoncisione è cosi bella, andate a farvela fare asstronzi! io preferisco scappelare!! Ciaoneeeee!

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  22. Ciao, vai e non tornare più.

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