L'egoismo è una fonte di infelicità. Il fatto di essere così concentrato su se stesso e i propri bisogni porta l'egoista ad adottare una posizione paranoica. Senza rendersene conto, l'egoista passa tutto il tempo a pensare a come preservare i suo io, come esaltarlo o come farlo prevalere sugli altri, limitando considerevolmente la percezione sul mondo circostante. L'egoismo porta all’indolenza. E dall’indolenza alla crudeltà, il passo è breve. In questo stato, faranno la loro comparsa soltanto pensieri di indifferenza o odio. L'egoista comincerà a odiare gli altri come strategia per esaltare se stesso. Si convincerà che gli altri sono stupidi, e lui geniale. Quando l'egoista rimane intrappolato in questa dinamica, il suo sorriso si spegne. La rabbia diventa lo stato d’animo predominante. Gli altri non sono più fonte di felicità, bensì di sventura. Tutti lo disturbano e lo indispongono; tutti quelli che non svolgono il compito di alimentare il suo ego. In questa condizione, è facile che cada e sprofonda nel risentimento, come purtroppo abbiamo tanti esempi davanti agli occhi.
questo è un estratto dal suo saggio "L'Anima dell'Uomo Sotto il Socialismo", del 1891 (se non ricordo male la data) in cui Oscar esprime una sua visione della società, criticando quel capitalismo che tende a conformare e ad appiattire la personalità e le scelte di tutti e nello stesso tempo soffoca l'individualismo di cui Wilde era grande sostenitore. amo particolarmente questo saggio di Wilde, ne consiglio la lettura.
L'egoismo è una fonte di infelicità. Il fatto di essere così concentrato su se stesso e i propri bisogni porta l'egoista ad adottare una posizione paranoica. Senza rendersene conto, l'egoista passa tutto il tempo a pensare a come preservare i suo io, come esaltarlo o come farlo prevalere sugli altri, limitando considerevolmente la percezione sul mondo circostante. L'egoismo porta all’indolenza. E dall’indolenza alla crudeltà, il passo è breve. In questo stato, faranno la loro comparsa soltanto pensieri di indifferenza o odio. L'egoista comincerà a odiare gli altri come strategia per esaltare se stesso. Si convincerà che gli altri sono stupidi, e lui geniale. Quando l'egoista rimane intrappolato in questa dinamica, il suo sorriso si spegne. La rabbia diventa lo stato d’animo predominante. Gli altri non sono più fonte di felicità, bensì di sventura. Tutti lo disturbano e lo indispongono; tutti quelli che non svolgono il compito di alimentare il suo ego. In questa condizione, è facile che cada e sprofonda nel risentimento, come purtroppo abbiamo tanti esempi davanti agli occhi.
RispondiEliminaParanoia è proprio la parola giusta. La solitudine e il web ci mettono lo zampino, a mio parere, ad amplificare l'egoismo.
Eliminabel commento, Gianluca.
Eliminaora pensiamo a tanti egoisti messi insieme.
che società salterà fuori?..
Salterà fuori la società consumistica di oggi.
EliminaBravo Wilde. Le cose che scriveva poi nella vita ci era coerente? A me sembra proprio di no.
RispondiEliminaquesto è un estratto dal suo saggio "L'Anima dell'Uomo Sotto il Socialismo", del 1891 (se non ricordo male la data) in cui Oscar esprime una sua visione della società, criticando quel capitalismo che tende a conformare e ad appiattire la personalità e le scelte di tutti e nello stesso tempo soffoca l'individualismo di cui Wilde era grande sostenitore.
Eliminaamo particolarmente questo saggio di Wilde,
ne consiglio la lettura.
L'egoismo è il male del secolo.
RispondiEliminaforse è una malattia dell'anima, se mal diretto..
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