1 novembre 2022
31 ottobre 2022
il piacere di una frittata
mi piace piacerti, perché tu mi piaci un sacco e una sporta.
così si dice dalle mie parti: "mi piaci un sacco e una sporta". rendo l'idea?
sì, mi piace piacerti e, se capita che tu mi dica che io ti piaccio, è chiaro che io vada automaticamente in brodo di giuggiole. perché tu mi piaci, e proprio a causa di questa inalienabile verità, ripeto
mi piace piacerti.
anche a te piace piacermi? per il mio stesso motivo? se ti piaccio e dico che tu mi piaci e mi piace che io ti piaccio perché allo stesso modo mi piace piacerti così come a te piace piacermi, vai in brodo di giuggiole anche tu? sì? beh, allora siamo due piacioni!
bene, dopo questa attenta ed elaborata analisi, se ti stai trovando sulla mia stessa lunghezza d'onda ingarbugliata, vorrei chiederti se hai mai notato come questa lieta consapevolezza faccia friggere il cuore. ti pare anche a te? frittura di cuore, o almeno è quello che percepisco.
sento un frrr zzzz frrrrzzzz proprio lì, nell'esattissimo momento in cui tu ti fai piacere da me,
perché a te piace piacermi poiché tu mi piaci, ecc. ecc.
giunti a questo punto, sarebbe più corretto usare un altro modo di dire, e più precisamente:
"andare in frittura di giuggiole". un'espressione che ho appena inventato per noi due.
ti piace? fammelo sapere, perché mi piace piacerti, non dimenticarlo!
concludendo, in sostanza possiamo affermare che ogni volta che ci piacciamo un sacco e una sporta, stiamo facendo una bella frittata di cuore, dorata e croccante.
il cuore frigge, frigge, frigge, e noi non possiamo fare altro che verificarne la cottura.
ecco tutto.
P.S. mi piaci tanto tanto
28 ottobre 2022
Distanze
Un ricordo quasi intollerabile
sembrava rigare il giorno
di grigio sporco
Corrodeva i suoi passi
Sfiancava la sua ombra
Annebbiava il sogno
E tra dolcezze e atrocità
si interrogava sulla futilità
tragica della vita
Dolore universale
Gioia incompiuta
Tenerezza d'autunno
©Liolucy
25 ottobre 2022
20 ottobre 2022
18 ottobre 2022
PPP
L’uomo tende a addormentarsi nella propria normalità, si dimentica di riflettersi, perde l’abitudine di giudicarsi, non sa più chiedersi chi è. È allora che va creato artificialmente, lo stato di emergenza: a crearlo ci pensano i poeti. I poeti, questi eterni indignati, questi campioni della rabbia intellettuale, della furia filosofica.
— Pier Paolo Pasolini
15 ottobre 2022
11 ottobre 2022
9 ottobre 2022
E Poi
e poi...
lasciarsi cadere tra
le braccia d'argento della
luna,
rifugiarsi in un effimero
oblio,
mentre la solitudine graffia
l'aria dolce delle stelle
©Liolucy
6 ottobre 2022
C'è Una Pace Triste Questa Notte
C'è una pace triste questa notte:
l'argento vuoto della luna;
il candore indistinto
di una stella lontana;
il sonno assente.
E allora,
sai cosa faccio?
Penso a te, e
ai tuoi placidi temporali,
abissi scoloriti di rosso
che fluttuano nella tua mente.
Penso ai tuoi silenzi
che bruciano pigri,
che riempiono i vetri
freddi del tempo.
Penso a domani, a quando
mi ritroverò in quei luoghi
che sono anche i tuoi,
a quando farò finta di dimenticare
il rumore che fai nei miei pensieri.
C'è una pace triste questa notte:
è una notte lenta, che allunga
la sua voce nei miei respiri,
mentre penso a ciò
che non dovrei pensare.
©Liolucy
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