31 gennaio 2023

Incompiuto

 





14 commenti:

  1. Quando penso a Gabriele mi viene in mente una frase di mia nonna: la sofferenza interiore è bastarda, ti allunga la vita per dispetto.

    RispondiElimina
  2. Un ritratto intenso, che scava.

    RispondiElimina
  3. Mi ricorda un po' lo stile del grande Gianfilippo Caraglia... Un ritratto Magiglioso. Brava!

    RispondiElimina
  4. La missione dei tuoi versi... non sono mai scissi o svincolati dal reale, dai sentimenti e dalle emozioni

    RispondiElimina
  5. Facciamo tutti una preghiera per Angela. Bisogna sempre apprezzare chi va al martirio. Però Angelina sappi che è una stupidaggine,ragionare con gli stupidi. Te lo dice uno che ha smesso di credere che ci si può farci qualcosa! Nietzsche diceva: "Dove non si può amare, bisogna passare oltre"...Aveva ragione.
    «Là dove la solitudine finisce, comincia il mercato, e dove il mercato comincia, là comincia anche il fracasso dei grandi commedianti e il ronzio di mosche velenose. Il mercato è pieno di buffoni solenni - e il popolo esalta i suoi grandi uomini! Questi sono per lui i padroni del momento.

    Tutte le sorgenti profonde vivono con lentezza la loro esperienza: esse debbono attendere a lungo prima di sapere che cosa è caduto nella loro profondità.

    Tutto quanto è grande si ritira in disparte dal mercato e dalla fama: gli inventori di valori nuovi hanno sempre abitato lontano dal mercato e dalla fama.

    Amico mio, fuggi nella tua solitudine: io ti vedo tormentato dalle punture di mosche velenose. Fuggi là dove l'aria spira forte e inclemente! Fuggi nella tua solitudine! Hai vissuto troppo vicino ai meschini e miserabili. Verso di te essi non sono altro che vendetta. Non levare più il tuo braccio contro di loro! Innumerevoli sono essi, e non è dato tuo destino essere uno scacciamosche.

    Innumerevoli sono questi meschini e miserabili; e più di un edificio orgoglioso è andato in rovina solo a causa di gocce di pioggia e di erbacce.

    Spossato io ti vedo da mosche velenose, sanguinosamente segnato in cento scalfitture; e il tuo orgoglio non vuol nemmeno andare in collera.

    Ma tu, che sei profondo, tu soffri troppo profondamente anche per piccole ferite; e ancora non sei riuscito a guarirti, che già lo stesso verme velenoso ti è strisciato sulla mano.

    Io ti vedo troppo orgoglioso, per uccidere questi ingordi! Bada però che non diventi la tua rovina, dover sopportare i loro torti velenosi! Essi ti ronzano intorno anche con la loro lode. Essi vogliono la vicinanza della tua pelle e del tuo sangue.

    Essi ti adulano come un dio o come un demonio.

    Spesso fanno anche gli amabili con te. Ma questa è sempre stata l'intelligenza dei vili. Sì, i vili sono intelligenti!

    Essi riflettono molto su di te nella loro anima angusta - tu sei sempre inquietante per loro! Tutto quanto è oggetto di molta riflessione, diventa inquietante. Essi ti puniscono per tutte le tue virtù. E ti perdonano, veramente, solo - i tuoi errori.

    Il tuo orgoglio senza parole va sempre contro il loro gusto.

    I tuoi prossimi saranno sempre mosche velenose; ciò che in te è grande - proprio questo non può non renderli più che velenosi e sempre più mosche.

    Non è tuo destino essere uno scacciamosche.»

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E poi non mi ricordo chi...forse era Beckett diceva; "Quando non puoi farci niente, lascia perdere!"

      Elimina
    2. beh, sì, sono situazioni più alla Beckett, fanno sorridere, e con il sorriso io sono intervenuta proprio un paio d'ore fa, per calmare un po' le acque.
      ahahahah.
      ed è pur vero che "tutto il mondo è teatro" (chi lo disse? Shakespeare?).
      quindi, "una risata vi/ci seppellirà!" (chi lo disse?)
      scappo, fate i bravi..

      Elimina
    3. Sono d'accordo con Freddy, bisogna lasciar perdere, considero anche inutile starne a parlare qui nel blog di Attimi. Nietzsche..."A volte le persone non vogliono sentire la verità perchè non vogliono che le loro illusioni, vengano distrutte"

      Elimina
    4. Grazie Freddy. Attimi volevo farti una domanda: i video che tu realizzi li consideri dei FILM?

      Elimina
    5. Grazie a te che hai detto cose giuste.Flaubert ci metteva un mese a scrivere una pagina di Madame Bovary.

      Elimina
    6. ciao Angela.
      innanzitutto, non prendertela più di tanto per le parole che hai ricevuto.
      per quanto mi riguarda, i miei li considero videoclip ma chiunque può anche chiamarli film, se vuole, non è questo il problema, secondo me.
      liberissimi di battezzarli come si preferisce.
      invece, il fatto che bisogna superare, sempre secondo il mio umile parere,
      è che il mondo del cinema non può più non fare i conti con la rete e con le mutazioni avvenute in questi anni in fatto di produzioni filmiche.
      io penso che se un film non viene proiettato in sala non per questo non possa essere definito genericamente film.
      gli short-movie o i docu-film sono cinema, inteso in senso largo e alla luce delle nuove tecnologie. proporre una storia filmata, oppure una semplice osservazione filmata della realtà è comunque cinema.
      anche il film delle vacanze fatto in casa è cinema.
      naturalmente, poi, possiamo distinguere tra un Pasolini e un Pinco Pallino, per carità, mi sembra doveroso.
      ma, se non erro, proprio il nostro Pasolini si lamentava della macchinosità dell'ambiente che,
      tra case di produzione, produttore, distribuzione, riconoscimenti ufficiali, censure, rendeva pomposo e farraginoso tutto il sistema che ruotava intorno ad una produzione artistica di tal genere.
      ritornando al nostro caso specifico,
      forse se la risposta si fosse limitata a spiegarti gentilmente che
      il video-maker in questione aveva realizzato dei film in passato avvalendosi della collaborazione di altre presenze (tecnici e attori),
      che le realizzazioni sono state proiettate in sale dedicate
      ricevendo menzioni e anche qualche premio (se non ricordo male),
      e che poi con il tempo il video-maker ha preferito rendersi indipendente con l'avvento delle nuove tecnologie e piattaforme internet a disposizione, autoproducendosi da sé i suoi lavori,
      ecco,
      forse sarebbe stato meglio
      e più somigliante ad un vero dialogo tra Persone..



      Elimina
    7. Grazie dei chiarimenti Attimi, non mi deludi mai. Tu sei armoniosa e equilibrata, al contrario dell'altro. Comunque io ho provocatoriamente commentato di là per far notare che un grande regista (come citi tu x es. Pasolini) non può essere messo sullo stesso piano di un videomaker di yt enfatizzando le doti dello youtuber. Il regista e il videomaker si impegnano in modo diverso con risultati differenti. Appena il pavone si degnerà di pubblicare la mia replica leggerai che io ho chiuso con un personaggio simile.

      Elimina
  6. Bella dedica Attimi, e in più il video rende bene l'idea... Le tempeste dell'anima sono peggiori delle tempeste di sabbia.

    RispondiElimina
  7. Quanto più siamo infelici, tanto più profondamente sentiamo l'infelicità degli altri; il sentimento non si frantuma, ma si concentra e in qualche modo ci consola. (Dostoevskij)

    RispondiElimina