"Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perché non esiste alcun termine di paragone. L'uomo vive ogni cosa subito per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza aver provato. Ma che valore può avere la vita se la prima prova è già la vita stessa?" Per intelligenze vivaci e mobili come la tua... se non lo hai già letto... penso che potrebbe piacerti molto il romanzo di Milan Kundera "L'insostenibile leggerezza dell'essere". Parla di vita, di quello che scegliamo e amiamo.
Il bimbo vive ogni cosa per la prima volta senza preparazioni. L’uomo entra sul palcoscenico portando il suo bagaglio ed il bagaglio di altri. Lui ha termini di paragone per sapere se una decisione sarà migliore o peggiore. Una vita fatta di scelte ed una o più scelte di vita.
sì, l'ho letto il romanzo di Kundera, e mi è piaciuto molto. ogni giorno viviamo un giorno nuovo. ma è pur vero, come scrive il commentatore o la commentatrice senza nome, che l'esperienza struttura la nostra psiche e forgia i nostri caratteri..
Si potrebbero evitare molte delusioni e molti dolori, se potessimo avere un anteprima su quello che ci aspetta in determinate circostanze. L'imprevisto è sempre dietro l'angolo, anche quando pianifichiamo i dettagli della nostra vita, quando pensiamo di conoscere le persone, o quando siamo convinti di avere il controllo sugli eventi... Ciao!
Siamo totalmente in balia della vita? Si nasce senza chiederlo e si muore senza volerlo? A volte si rotola come foglie al vento, a volte i nostri passi son come macigni. La vita a volte scorre tra le mani plasmata da altri, mentre tentiamo di plasmarla a nostro favore. Opere d’arte vitali, plasmabili, deformabili, distruttibili. La vita è continua creazione finché cede la mano alla creatività della morte. E qui riprende la creazione.
oh perbacco! questa associazione di idee mi coglie impreparata. sembra che da Eraclito (panta rei) a Verdone (er fiume score), il passo sia breve.. :-)
La vita è anche clemente e generosa, insegna a riconoscere da subito chi è palesemente un falso, basta saperne riconoscere i segnali. Alfine di non farsi fagocitare, colpevolizzare e manipolare, proprio da chi è falso. A volte ci si ritrova a risultar colpevoli per troppa accondiscendenza ed affetto mal riposti.
Forse pensano che fare il burattino di legno regali l’eternità e che le quattro assi del teatrino li proteggano dall’inesorabile finale del racconto. I bambini veri sopravvivono nel cuore di adulti. Il falò non risparmia nessuno, specialmente il legno.
Sappi che in tua difesa un commento, che probabilmente verrà censurato - ma ho conservato, è stato inviato. Perché si può essere colpevoli di fiducia mal riposta, ma non si può leggere di un bue irresponsabile che dice cornuto all’asino.
Figurati, ciò che è giusto è giusto. Passando tra Caino ed Abele, dal Presepe arrivando a Gesù crocefisso, i personaggi biblici son transitati. A breve assisteremo pure alla liberazione di Barabba. La trama biblica in tragicommedia è stata fedelmente rispettata.
allora, ha ragione chi dice che la storia si ripete. e infine, filosoficamente parlando, siamo giunti a "l'eterno ritorno" di Nietzsche: il ciclo costante del ripetersi degli eventi, in grande e piccola scala. non so se conosci..
Non ho mai fatto letture in merito, ma la semplice osservazione del passato e del presente svela questi cicli continui e sai anche che qualcuno prima di te senz’altro lo ha già notato. Ma sei anche consapevole che per qualcuno non è così ovvio, non la vede questa eternità ciclica di ripetere sempre le stesse cose. E chi vede non può fare a meno di chiedersi perché l’altro non vede una ovvietà così palese. Cambiano i termini che identificano i fatti ma sono sempre i medesimi accadimenti. Alla fine non so se rimane più sconcertato ed angosciato chi vede il ripetersi di un fatto reiterato eternamente o chi pensa di vederlo accadere per la prima volta solo perché accade a lui.
"Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perché non esiste alcun termine di paragone. L'uomo vive ogni cosa subito per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza aver provato. Ma che valore può avere la vita se la prima prova è già la vita stessa?"
RispondiEliminaPer intelligenze vivaci e mobili come la tua... se non lo hai già letto... penso che potrebbe piacerti molto il romanzo di Milan Kundera "L'insostenibile leggerezza dell'essere". Parla di vita, di quello che scegliamo e amiamo.
Il bimbo vive ogni cosa per la prima volta senza preparazioni. L’uomo entra sul palcoscenico portando il suo bagaglio ed il bagaglio di altri. Lui ha termini di paragone per sapere se una decisione sarà migliore o peggiore. Una vita fatta di scelte ed una o più scelte di vita.
Eliminasì, l'ho letto il romanzo di Kundera, e mi è piaciuto molto.
Eliminaogni giorno viviamo un giorno nuovo.
ma è pur vero, come scrive il commentatore o la commentatrice senza nome, che l'esperienza struttura la nostra psiche e forgia i nostri caratteri..
Si potrebbero evitare molte delusioni e molti dolori, se potessimo avere un anteprima su quello che ci aspetta in determinate circostanze. L'imprevisto è sempre dietro l'angolo, anche quando pianifichiamo i dettagli della nostra vita, quando pensiamo di conoscere le persone, o quando siamo convinti di avere il controllo sugli eventi... Ciao!
RispondiElimina"fammi indovino che ti faccio ricco" recita un antico motto. ma, una vita prevedibile, sarebbe noiosa.
Eliminaciao!
:-)
Siamo totalmente in balia della vita? Si nasce senza chiederlo e si muore senza volerlo? A volte si rotola come foglie al vento, a volte i nostri passi son come macigni. La vita a volte scorre tra le mani plasmata da altri, mentre tentiamo di plasmarla a nostro favore. Opere d’arte vitali, plasmabili, deformabili, distruttibili. La vita è continua creazione finché cede la mano alla creatività della morte. E qui riprende la creazione.
RispondiEliminasì, e tutto scorre.
Eliminagrazie per il prezioso commento..
https://youtu.be/37mDkEaM-sU
Eliminaoh perbacco!
Eliminaquesta associazione di idee mi coglie impreparata.
sembra che da Eraclito (panta rei)
a Verdone (er fiume score),
il passo sia breve..
:-)
Per forza, quando son 2 anonimi differenti su due sentieri diversi
Eliminasbrighiamoci a vivere, potremmo perdere la connessione
RispondiEliminaovvero,
Eliminacarpe diem!
(un abbraccio attimoso a te)..
E' vero. Quando nasciamo, nessuna anteprima, nessun trailer. Si vive momento per momento e, chi vuole, può farne tesoro.
RispondiEliminaprotagonisti e spettatori del film della nostra vita.
Eliminaattimo dopo attimo,
fino al comune epilogo..
La vita è anche clemente e generosa, insegna a riconoscere da subito chi è palesemente un falso, basta saperne riconoscere i segnali. Alfine di non farsi fagocitare, colpevolizzare e manipolare, proprio da chi è falso. A volte ci si ritrova a risultar colpevoli per troppa accondiscendenza ed affetto mal riposti.
RispondiEliminaforse, non è neppure questione di falsità.
Eliminaio penso che ci siano persone che restano burattini di legno, perché non vogliono diventare bambini veri..
Forse pensano che fare il burattino di legno regali l’eternità e che le quattro assi del teatrino li proteggano dall’inesorabile finale del racconto. I bambini veri sopravvivono nel cuore di adulti. Il falò non risparmia nessuno, specialmente il legno.
EliminaSappi che in tua difesa un commento, che probabilmente verrà censurato - ma ho conservato, è stato inviato. Perché si può essere colpevoli di fiducia mal riposta, ma non si può leggere di un bue irresponsabile che dice cornuto all’asino.
RispondiEliminacon i personaggi del Presepe siamo a buon punto, considerato che siamo in agosto.
Elimina:-)
a parte gli scherzi, ti ringrazio del pensiero, chiunque tu sia..
Figurati, ciò che è giusto è giusto. Passando tra Caino ed Abele, dal Presepe arrivando a Gesù crocefisso, i personaggi biblici son transitati. A breve assisteremo pure alla liberazione di Barabba. La trama biblica in tragicommedia è stata fedelmente rispettata.
Eliminaallora, ha ragione chi dice che la storia si ripete.
Eliminae infine, filosoficamente parlando, siamo giunti a
"l'eterno ritorno" di Nietzsche:
il ciclo costante del ripetersi degli eventi, in grande e piccola scala.
non so se conosci..
Non ho mai fatto letture in merito, ma la semplice osservazione del passato e del presente svela questi cicli continui e sai anche che qualcuno prima di te senz’altro lo ha già notato. Ma sei anche consapevole che per qualcuno non è così ovvio, non la vede questa eternità ciclica di ripetere sempre le stesse cose. E chi vede non può fare a meno di chiedersi perché l’altro non vede una ovvietà così palese. Cambiano i termini che identificano i fatti ma sono sempre i medesimi accadimenti. Alla fine non so se rimane più sconcertato ed angosciato chi vede il ripetersi di un fatto reiterato eternamente o chi pensa di vederlo accadere per la prima volta solo perché accade a lui.
EliminaIo che sono nata per sbaglio lo so bene cos'è la vita
RispondiEliminaLo dissi ai miei genitori, non potevate fare miglior sbaglio
l'amore non è mai uno sbaglio..
EliminaSi l'amore è tutto, in tutte le sue sfaccettature
Elimina"La vita è come una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti capita." (Forrest Gump)
RispondiEliminaè proprio così, Jury.
Eliminami hai regalato una citazione
del mio film preferito..