Aveva simulato la sua vita
davanti a tutti gli uomini
mentendo alla sua ombra
dissanguando il cielo
calpestando i respiri
L'urlo sdrucito dei suoi
pensieri era
ossessione feroce e
compagno insano
del suo violento delirio
intorpidito dal nulla
La ragione bruciata
dalla sua selvaggia pazzia
si specchiava
nella sua stanza opaca con
pietre dure di metallo e fango
assonanze della sua anima
Aveva simulato la sua vita
davanti a tutti gli uomini
spezzando il sentiero legato
alle livide stagioni
Tutte le bellezze perdute
si tramutarono in angoscia
cenere e ristagno della sua
allucinazione vestita a lutto
immersa nel sonno stupido di un
tediato dall'eterno castigo
Menzogna infinita scolpita
nel ghiaccio velenoso
delle sue tenebre
scorza di lacrime dimenticate
straccio di pianto abbandonato
maschera
©Liolucy