Il vento non si è mai placato fra di noi e
il tuo cuore malato è venuto a farmi visita
sotto un cielo stanco e confuso da
giorni incastonati nella noia
e nello stupore
La primavera prigioniera di una nuvola
ha catturato le nostre vacillanti parole
e i nostri attimi invisibili sono
sembianza di un battito d'ali
che scava nelle nostre ferite
Sei sempre accanto a me
tra un indefinito e l'altro
mescolanza dell'universo intero
specchio oscillante della nostra follia
punto fermo di non arrivo
E ho alzato gli occhi
per bere l'orizzonte
eterna risacca d'azzurro
©Liolucy
questa tua riflette perfettamente il titolo del blog: Attimi, e Spazi.
RispondiEliminaGli ultimi 3 versi finali vivono di luce propria.
ti ringrazio Massimo, della tua sensibilità.
Eliminasì, questa è molto mia, scritta di getto stamattina, per bisogno,
nell'intimità delle mie sensazioni..
E'sempre dolcissimo naufragare nei tuoi versi, timidi clamori di te...
RispondiEliminami piace "timidi clamori"..
EliminaChe bella!
RispondiElimina:-)
EliminaE' piaciuta molto anche a me... mi sembrava di essere sospesa su una nuvola mentre la leggevo e hai fatto una gran cosa a farmi sentire così leggera. Ciao!
RispondiEliminaciao Angela, grazie..
EliminaHai un modo molto particolare di interpretare ciò che senti (e mi piaci), un po' sognante, con quell'inguaribile romanticismo retrò che è un tratto distintivo della tua interiorità. Sei una rarità di questi tempi.
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