Sono malata.
Di una malattia strana.
Di un dolce inganno che non ha tempo né destino,
e che penetra goccia a goccia nei frammezzi
dei miei orizzonti e dei miei gracili istanti.
I sintomi sono ben chiari:
ossessione e allucinazione dei miei respiri,
stupore e incanto dei miei sensi,
come un temporale improvviso schiude le mie
infinite notti a languidi tormenti e
sottotraccia artiglia i miei giorni capricciosi
per farne erotiche tempeste.
Ogni cura è stata vana, perché non voglio guarire
dalla carezza di un pensiero senza gesti
che da qui a un dove sconosciuto
prende appuntamento con l'inconfessato.
E percorro di nuovo i labirinti del vento
per giacere ancora una volta
in una folgorante
lacrima di cristallo.
©*Liolucy