20 maggio 2024
17 maggio 2024
13 maggio 2024
poco più in là
poco più in là di noi
tra stupore e abisso
la decantazione di un sogno
è dolore del proprio dolore
stella d'infinito
che danza
©Liolucy
9 maggio 2024
6 maggio 2024
4 maggio 2024
28 aprile 2024
In Caso Di Apocalisse
in caso di Apocalisse
catturerò lungo la via
lo splendore della tua voce
segreto di mezzanotte
sulla mia pelle
i morti si intrometteranno
fra noi e il mare
odio e spilli morderanno
le nostre lacrime
rose liquefatte
nei vetri del tempo
ma non temere nulla
perché l'assalto
del nostro bacio seppellirà
il vento carnivoro e
il lamento delle ombre
in caso di Apocalisse
riscopriremo con stupore
il sentiero eterno
del sogno polveroso
di un addio
tu come spada
io come calice
ritrovati e perduti
nel nostro Sempre
©Liolucy
25 aprile 2024
Maledetto
Fra le tenebre e il baccano delle bombe
una scintilla di morte perenne consuma
il cuore delle città spezzate
Misero e spregevole essere che hai
affondato nella polvere la bandiera cielo e oro
Straccivendolo che infili meschini pensieri
nella spazzatura dei torti e dei dispetti
Buzzurro e sleale accomodato in folli atrocità
rintanato a ringhiare tempeste atomiche
declamando oscenità di epoche perdute
Sevizi le libertà altrui come una serpe
compiaciuta e rinvoltolata su se stessa
Pagine e pagine di versi non basteranno a lenire
la piaga implacabile incancrenita in te
Il tuo cuore informe
è bucato dal verme
della crudeltà
Maledetto
che tu sia
maledetto
©Liolucy
22 aprile 2024
20 Days in Mariupol
Alla vigilia dell’invasione russa dell’Ucraina, una squadra di giornalisti entra nella città portuale di Mariupol. Durante il successivo assedio, mentre cadono le bombe, gli abitanti fuggono e l’accesso a elettricità, cibo e acqua è interrotto, i reporter, unici rimasti, lottano per raccontare le atrocità della guerra, finché circondati dai soldati russi si rifugiano in un ospedale, in trappola. Le loro immagini, diffuse dai media mondiali, documentano morte e distruzione, e smentiranno la disinformazione russa. Di fronte a tanto dolore il regista e giornalista ucraino Mstyslav Černov si chiede se filmare ancora possa fare qualche differenza, ma sono gli stessi cittadini di Mariupol a implorarlo di continuare, perché il mondo sia testimone.
Mstyslav Černov è un giornalista e reporter vincitore del premio Pulitzer, membro di The Associated Press e presidente dell'Associazione ucraina dei fotografi professionisti. Da quando è entrato a far parte di AP nel 2014, ha seguito i principali conflitti, crisi sociali e ambientali in Europa, Asia e Medio Oriente. È stato nominato giovane talento del 2015 e cameraman dell'anno 2016 dalla Royal Television Society inglese. Più recentemente, Černov ha documentato l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Insieme al collega di lunga data Evgeniy Maloletka, Černov ha filmato l'assedio di Mariupol, mostrando al mondo le testimonianze dirette degli attacchi russi alla città. Il coraggioso reportage di Černov da Mariupol gli è valso il Pulitzer Prize for Public Service 2023.
Premio Oscar 2024 - Miglior Documentario
"Quando ero adolescente in Ucraina, nella città di Kharkiv, a solo 20 miglia dal confine russo, come parte del programma scolastico ho imparato a maneggiare una pistola. Ma sembrava inutile: l'Ucraina, pensavo, era circondata da amici. Da allora ho seguito le guerre in Iraq, Afghanistan e nel territorio conteso del Nagorno Karabakh, cercando di mostrare al mondo la devastazione in diretta. Ma quando nell'inverno 2022 gli americani e poi gli europei hanno evacuato il personale delle loro ambasciate dalla città di Kiev, e ho analizzato sulle mappe l’assembramento delle truppe russe proprio di fronte alla mia città, non ho potuto che pensare: "Oh mio povero Paese". Nei primi giorni di guerra, i russi hanno bombardato l'enorme Piazza della Libertà di Kharkiv, dove avevo passato i miei vent’anni. Sapevo che le forze russe avrebbero considerato la città portuale orientale di Mariupol come una conquista strategica, per la sua posizione sul Mar d'Azov. Così la sera del 23 febbraio mi sono diretto lì insieme al mio collega Evgeniy Maloletka, fotografo ucraino dell'Associated Press, con il suo furgone Volkswagen bianco. Durante il tragitto, ci siamo preoccupati di non avere abbastanza ruote di scorta, e abbiamo trovato online un uomo nelle vicinanze, disposto a vendercele. Abbiamo spiegato a lui e al cassiere del negozio di alimentari aperto tutta la notte che ci stavamo preparando alla guerra. Ci hanno guardato come se fossimo pazzi. Arrivammo a Mariupol alle 3:30. La guerra iniziò un'ora dopo." (Mstyslav Černov )
Mstyslav Černov è un giornalista e reporter vincitore del premio Pulitzer, membro di The Associated Press e presidente dell'Associazione ucraina dei fotografi professionisti. Da quando è entrato a far parte di AP nel 2014, ha seguito i principali conflitti, crisi sociali e ambientali in Europa, Asia e Medio Oriente. È stato nominato giovane talento del 2015 e cameraman dell'anno 2016 dalla Royal Television Society inglese. Più recentemente, Černov ha documentato l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Insieme al collega di lunga data Evgeniy Maloletka, Černov ha filmato l'assedio di Mariupol, mostrando al mondo le testimonianze dirette degli attacchi russi alla città. Il coraggioso reportage di Černov da Mariupol gli è valso il Pulitzer Prize for Public Service 2023.
Premio Oscar 2024 - Miglior Documentario
"Quando ero adolescente in Ucraina, nella città di Kharkiv, a solo 20 miglia dal confine russo, come parte del programma scolastico ho imparato a maneggiare una pistola. Ma sembrava inutile: l'Ucraina, pensavo, era circondata da amici. Da allora ho seguito le guerre in Iraq, Afghanistan e nel territorio conteso del Nagorno Karabakh, cercando di mostrare al mondo la devastazione in diretta. Ma quando nell'inverno 2022 gli americani e poi gli europei hanno evacuato il personale delle loro ambasciate dalla città di Kiev, e ho analizzato sulle mappe l’assembramento delle truppe russe proprio di fronte alla mia città, non ho potuto che pensare: "Oh mio povero Paese". Nei primi giorni di guerra, i russi hanno bombardato l'enorme Piazza della Libertà di Kharkiv, dove avevo passato i miei vent’anni. Sapevo che le forze russe avrebbero considerato la città portuale orientale di Mariupol come una conquista strategica, per la sua posizione sul Mar d'Azov. Così la sera del 23 febbraio mi sono diretto lì insieme al mio collega Evgeniy Maloletka, fotografo ucraino dell'Associated Press, con il suo furgone Volkswagen bianco. Durante il tragitto, ci siamo preoccupati di non avere abbastanza ruote di scorta, e abbiamo trovato online un uomo nelle vicinanze, disposto a vendercele. Abbiamo spiegato a lui e al cassiere del negozio di alimentari aperto tutta la notte che ci stavamo preparando alla guerra. Ci hanno guardato come se fossimo pazzi. Arrivammo a Mariupol alle 3:30. La guerra iniziò un'ora dopo." (Mstyslav Černov )
20 aprile 2024
Nuda
In questa notte senza vestiti
l'amore non è la guerra che è
dura un solo momento
animale ribelle avvolto
nell'aria
In questa notte piena di luna
è facile averti negli occhi
così come lo sei da sempre
oblio sepolto nel sangue ferito
di un'anima nuda
Nuda
come questa notte che qualcuno
ha acceso per noi per vederla morire
nelle nostre braccia
©Liolucy
16 aprile 2024
13 aprile 2024
Dolcezza Mortale
Siamo fatti per abitare
il forse
per morire e rinascere
in ogni contraddizione
svelata
nello spettinato silenzio
di un abisso
©Liolucy
11 aprile 2024
Jan Švankmajer
"Non mettere mai la tua opera al servizio di qualcosa di diverso dalla Libertà"
(Jan Švankmajer)
1 aprile 2024
Lettera Aperta
Signor Miglior Medico Amico di Ricky,
Le formulo più specificatamente i motivi della mia più totale disapprovazione all'isteria collettiva che ha colpito molti italiani durante la pandemia da SARS-coV-2.
Le scrivo con la premessa che Lei sia a conoscenza della Convenzione per la Protezione dei Diritti dell'Uomo e della Dignità dell'Essere Umano nei confronti dell'applicazione della Biologia e della Medicina: Convenzione sui Diritti dell'Uomo e la Biomedicina, serie dei Trattati Europei n°164 adottata ad Oviedo il 4 aprile 1997, entrate in vigore il 1 dicembre 1999 __
Il diritto alla salute comprende il principio del consenso libero e informato secondo cui nessuno può essere obbligato a sottoporsi ad un determinato trattamento sanitario. Tale principio è quindi il presupposto di legittimità del trattamento medico che non può essere imposto ma deve essere voluto dall'interessato.
In quanto dunque regola fondamentale di diritto, il principio del consenso libero e informato è enunciato in vari trattati internazionali e norme nazionali, in particolare a livello europeo dall'art. 5 della Convenzione di Oviedo e in Italia dall'art. 32 della Costituzione.
Mario Draghi, con lo strumento del Green Pass Rafforzato ha di fatto messo in pratica un obbligo surrettizio su una minoranza di cittadini italiani che non intendeva vaccinarsi, estorcendo con ricatti il consenso libero e informato. L'obbligo surrettizio consumatosi dietro minacce (se non ti vaccini non lavori e viene sospeso il tuo stipendio; se non ti vaccini non frequenti l'Università; se non ti vaccini non puoi fare sport neppure all'aperto; ecc...) ha violato in pieno i Diritti Umani, in particolare il Diritto all'Autodeterminazione nella scelta delle cure sanitarie e il diritto a rifiutare trattamenti medici che siano contrari alla propria coscienza o religione, protetti rispettivamente dall'articolo 8 e 9 della Convenzione europea dei Diritti Umani. Le sanzioni e i ricatti messi in atto dal Governo Draghi, a fronte di un'adesione vaccinale del 90% (!!!) hanno limitato notevolmente il godimento dei Diritti Umani di una minoranza comportando una pressione politica, sociale ed economica tale da costringere a vaccinarsi coloro che erano contrari e che comunque, molto diligentemente effettuavano un tampone ogni 48 ore a garanzia della loro non contagiosità. A livello istituzionale si è voluta instaurare una vera e propria dittatura sanitaria in violazione del Diritto di Autodeterminazione nella scelta delle cure o delle prevenzioni sanitarie. E in più c'è stata una grave stigmatizzazione sociale verso coloro che non volevano o non potevano vaccinarsi, con orrende violenze verbali _ da parte di medici, operatori sanitari e mass media _ infarcite di odio o istigazione all'odio al quale non avrei mai pensato di assistere in un Paese che dice di voler perseguire democraticamente l'obiettivo del progresso e della civiltà.
Non è stato un caso che il Consiglio d'Europa si sia espresso nella risoluzione 2361 del 2021 sui vaccini contro Covid-19. Esso ha fortemente incoraggiato campagne di vaccinazione su base volontaria e ha affermato che nessuno doveva subire pressioni politiche, economiche e sociali per vaccinarsi, e che chi non voleva o non poteva vaccinarsi non andava discriminato. In Italia è successo l'esatto contrario e si è scatenata una caccia alle streghe a cui hanno partecipato anche persone che hanno imbracciato la bandiera dell'intolleranza verso i propri simili; una intolleranza, a mio modesto parere, che è stata condizionata da una paura instillata con violenza e con una buona dose di terrorismo psicologico da parte delle Istituzioni e dei mass media.
Mai sono stata contraria ai vaccini, ma mi ha disgustato enormemente il metodo coercitivo con cui la politica ha indotto al vaccino e come si è servita della Scienza (tradendola sotto alcuni aspetti) per raggiungere obiettivi che erano già stati ampiamente realizzati, creando differenze fra cittadini che non andrebbero sostenute in un Paese veramente democratico.
Io voglio sperare, voglio credere,
che la Vera Medicina e che un Buon Medico curi tutti
e rispetti il diritto inalienabile all'Autonomia e all'Autodeterminazione del corpo di ogni essere umano, senza accanimenti terapeutici di alcun tipo. Se mi sbaglio in proposito, mi faccia sapere.
Lei in quale ramo della Medicina è specializzato?
La ringrazio per la lettura di questa mia.
Un cordiale saluto.
Attimi
un'amicadipennadiRicky
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