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12 aprile 2020

Doppia Dedica

dedicato
a chi ama l'Arte,
a chi ama la Poesia,
a chi ama la Musica
a chi ama la Letteratura
e a chi, come me,
è sempre innamorato
di qualcosa o di qualcuno..




22 luglio 2019

Il Prato Segreto


                         










Scegli un bel prato trasparente
per abitare le tue capriole
Un prato avido d'amore e
di fanciullezze perdute
Sentirai la brezza cristallina
del tempo
percorrere i tuoi sorrisi
Vedrai il sole caldo
dei tuoi ricordi
camminare sul tuo viso
E l'appassionato cielo blu 
sarà il manto colorato
che scalderà il tuo accaduto.



                                                ©Liolucy

7 marzo 2019

Ad Alta Voce


"Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po', 
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò"

potrebbe essere un buon accostamento per l'inizio di questo pensiero dedicato a
Luigi Maria Corsanico,
amico lontano eppur vicino che mi ha accompagnata in questi anni alla scoperta e riscoperta di poeti e autori di indiscutibile valore.
riservargli una delle piccole stanze di questo blog per ornare il mio cuore e  farne ricchezza che disseti il mio continuo bisogno di bellezza è diventata una necessità, e sono lietissima di averlo idealmente qui accanto a me, mentre scrivo di lui con la semplicità che mi appartiene.
persona squisitissima, di una gentilezza d'animo rara da trovare in questi tempi annebbiati e confusi, possessore di una sensibilità in grado di cogliere la più piccola sfumatura nella comunicazione web, Luigi è portatore di una raffinatezza discreta che è ben impressa nelle sue letture anche grazie al dono di una timbrica vocale avvolgente e profonda.
è sempre vivido e palpabile il suo totale coinvolgimento nei versi, il suo limpido desiderio di voler quasi "entrare" nelle parole e nei toni della poetica che declama avvalendosi dell'immancabile accompagnamento di brani musicali eccellenti e immagini accuratamente scelte, che contribuiscono ad arricchire le sue confezioni video facendone sigilli recitanti di estrema eleganza, armonici e in sintonia con le opere, senza sbavature né eccessi di alcun genere.
oltre che una passione, il suo lo considero anche un importante lavoro di divulgazione culturale che non resta inosservato, e quello che ai miei occhi distingue Luigi è l'umanità che pulsa nel tepore di una pienezza interpretativa e di una delicata intimità che riesce a trasmettere all'ascoltatore.
sono tanti i poeti passati e contemporanei che ha omaggiato con la sua voce, ma mi sembra che abbia un rapporto profondo, speciale, quasi simbiotico, con l'immenso Fernando Pessoa.
per questa ragione, ho scelto di appendere come un quadro prezioso in questa stanza
un delicato narrare di Luigi  che tocca direttamente i sentimenti con irrequieto struggimento.
farsi carne, voce e volto della poesia: questo è per me Luigi Maria Corsanico..


 ©Liolucy




28 dicembre 2018

A Me Stessa


scrivo queste righe disadorne nel tentativo di far giungere alle corde del mio intimo esistere l'immagine di me stessa, che mi appare in questo fugace istante
tra gli interstizi delle mie trasparenze vedo danzare in controluce la vertigine del pensiero che mi riporta alla bianca verità della mia amata solitudine,
mentre contemplo la bellezza piena e nitida del silenzio; 
un silenzio con i colori tra le dita intento a dipingere paesaggi interiori che si muovono e si fanno voce vitale e necessaria alla mia pelle e alla mia anima.
in queste parole che macchiano il foglio bianco sul quale sto scrivendo in maniera vigorosa e sincera, vorrei trasferire il breve momento in cui mi dissolvo nella sensazione dell'illimitatezza dei miei sentimenti che diventano brivido ed espansione. 
un tentativo arduo e affascinante che mi spinge alla continua ricerca di nuove forme imperfette con le quali esprimere l'identità di ciò che affolla il mio oceano interiore. 
intravedo l'istinto che si mescola al moto perpetuo dell'essere, e questa percezione, liscia e lieve, è il segnale che mi sussurra il cuore quando sento che è giunto il momento di abitare il forse di tutti i miei giorni,
assaporandone le infinite sfumature in maniera spudorata; 
nuda, davanti allo specchio,  giocando ad equivocare me stessa, 
per raggiungermi
senza raggiungermi..




                                                                                                                                       ©*Liolucy


23 ottobre 2018

Silvano Agosti


"Credo che oggi Silvano si trovi nella tua città a presentare il suo film"
appena ho letto queste parole un lampo ha attraversato la mia mente.
un lampo gigantografico a forma di punto esclamativo.
Silvano Agosti a pochi chilometri da casa mia? 
realizzata la gradevole notizia, scatto come una molla e in poche ore mi organizzo per raggiungerlo.   dunque, vediamo un po'.
una capatina dalla parrucchiera è d'obbligo, perché per una serata come questa devo essere con la testa apposto, eh!    cosa indosso?  hhmmm, andiamo  a vedere cosa propone il mio sguarnito armadio.
"ciao, armadio. cosa mi metto per l'incontro di questa sera?"
"jeans, camicia nera, stivaletti neri, spolverino blu, borsetta. che cosa sennò?"
"aggiudicato!"
"e non dimenticare di portare con te Sonya, per un video-ricordo"
"ok, armadio. grazie."
perfetto! sono pronta.
parto con anticipo, e la scelta si rivela giusta poiché sono costretta a fare un percorso alternativo a causa di un piccolo incidente verificatosi qualche minuto prima sul tragitto preferenziale.
arrivata alla cineteca intravedo immediatamente Agosti intento ad accogliere soavemente gli ospiti davanti alla sala dove proietteranno il suo film-documento.
mi avvicino sorridente ed emozionata, mentre il mio cuore fa bum-bum-bum e anche bim!
lui mi nota ed io noto subito in lui qualcosa che dirò al termine di questa mia piccola cronaca.   con le onde  sintonizzate fin dal primo sguardo, ci salutiamo, ci stringiamo la mano e dandogli spontaneamente del tu cerco di esternare a parole la mia emozione nel vederlo e toccarlo dal vivo, e di come l'ho conosciuto grazie ai video-ritratti che Ricky Farina gli ha dedicato con tenera devozione.  scambiamo così alcune battute con lieti sorrisi guardandoci nel profondo degli occhi, e nel frattempo giunge il momento di accomodarci in sala.   mi congedo da Silvano con una battuta spiritosa alla quale risponde con un sorriso birichino, e mi avvio pimpante verso la mia poltrona.
dopo pochi minuti Agosti raggiunge tutti quanti i presenti per fare un breve monologo introduttivo, si spengono le luci ed inizia "Ora e Sempre Riprendiamoci La Vita", un film-documento di  particolare struttura narrativa, rivisitazione quasi necessaria che porta con sé interrogativi eternamente attuali su molti fronti.
al termine della visione ci sono state domande e riflessioni in uno scambio molto bello tra autore e pubblico variamente composto da adulti e ragazzi.
esauriti gli argomenti ci avviamo tutti verso l'uscita, e ne approfitto per intrattenermi ulteriormente con Silvano e per poter esprimere brevemente, vis-à-vis, le mie piccole sensazioni a caldo sulla sua opera.
poiché era mio desiderio, gli chiedo anche  un abbraccio.
felicissimo, lui mi abbraccia calorosamente a lungo e mi stampiglia sulla guancia quattro o cinque baci.
ah! che gioia autentica mi ha trasmesso!
scambiamo ancora qualche battuta e, infine, prima di salutarlo gli consegno tra le mani un piccolo oggetto che pesco in borsetta lì per lì, nell'entusiasmo del momento, dicendogli che è un piccolissimo dono di Attimi, e che Attimi sono io.
"ah, sei Attimi!?"
mi risponde con tono lievemente interrogativo.
ci stringiamo forte la mano e mi bacia nuovamente sulla guancia, ma esita a salutarmi definitivamente. lo vedo un pochino spaesato mentre il suo sguardo viene attratto quasi furtivamente dall'oggetto che gli ho consegnato e che sembra suscitare in lui una curiosità bambina, mentre è contemporaneamente intento a salutare una coppia.
mi intrometto nella conversazione a tre e dico:
"Silvano, scusami, io devo andare ma se non mi dici ciao, se non mi saluti io non riesco ad andar via. mi dici ciao?"
"ah, ti devo dire ciao?"
"sì, dimmi ciao"
"ciao!"

Silvano sprigiona Amore,
è questo che ho "sentito" di lui.
il nove ottobre duemiladiciotto  ho avuto occasione di poter toccare, seppur brevemente, la sua personalità, e non dimenticherò mai la grande attrazione emotiva ed intellettuale che ha suscitato in me questo incontro che rimarrà incastonato tra i ricordi più belli della mia esistenza.
la sua presenza, le sue parole, il suo abbraccio, i suoi baci così spontanei e pieni d'affetto, 
mi hanno fatta sentire "a casa", lì, nella dimensione Amore..







8 agosto 2018

lettera a..


mi accingo a scriverti e sono sicura che ti riconoscerai in questa mia breve missiva che voglio dedicarti con un sentire speciale, e che immergerò nel cielo per farlo giungere fino a te in un incontro musicale di anime; le nostre.
sappi che ogni tua parola prende vita, si muove, abita e si modella nella mia dimensione interiore.
e mentre mi guardi dentro, e mi dici cose che sono lì sull'uscio del mio cuore in attesa di esser prese per mano e portate ai confini dei miei sensi, il pensiero visibile di te riempie il mio piccolo mondo di sostanza e di colori ritrovati.   attraverso le tue parole compio il respiro pieno che mi dona il senso di questo spazio-tempo che vivo nella profondità del movimento e delle forze di un istante-eternità;  le tue frasi mi rievocano sensazioni dormienti indipendenti dalla mia coscienza, risvegliano verità che si traducono in purificazione del pensiero.
ogni tanto la luce del mio procedere diventa fioca, tende a nascondersi,  forse a causa di un momentaneo colpo di vento più forte, oppure è solo una mia personale percezione, che tu correggi ricordandomi chi sono con una invisibile carezza. 
così facendo mi riporti ad una continua rinascita dell'io, e sento l'importanza della tua presenza, discreta, metafisica, memore di se stessa, che affonda le radici nei suoi moti contemplativi di ciò che hai vissuto e ancora vivi nell'essenza pura del tuo camminare il mondo.
con questa mia vorrei ringraziarti della tua sensibilità e delle tue parole che si fanno corpo di una bellezza profonda, vasta, unica e penetrante che mi consola.
ora mi accoccolo tra le braccia dei tuoi pensieri con l'idea di aver comunicato alla tua anima ciò che scorre nei mille e più mille percorsi della mia mente.

ti abbraccio forte..




20 dicembre 2017

Poeti


i Poeti
mi trascinano
in assenze necessarie
e li amo semplicemente
come
un bacio sulle labbra



                        ©*Liolucy



22 settembre 2017

Crittografia












La sala vuota e deforme
sembrava vegliare
sugli specchi opachi
dei tuoi ricordi mobili e brumosi
L'immortalità delle pareti decorava
il vertiginoso labirinto del tempo
che custodiva lamenti confusi
e cose mai dette
Svanirono così in quella stanza
i tuoi giorni senza luce
taciuti e stanchi
ed iniziasti un nuovo viaggio
a saccheggiare il tuo volto insoluto
nel riverbero scomposto
di un altrove senza voce.



                                                      ©*Liolucy 



11 agosto 2017

di mio padre


oggi ho riordinato le carte e i documenti ingialliti che furono di mio padre.
ho ritrovato il suo congedo illimitato, la sua carta di identità e la sua patente di guida accompagnate da fotografie nette e spudoratamente vive che mi hanno ricordato l'uomo che era: schietto, orgoglioso, generoso e spiccatamente ironico, che fece dell'onestà intellettuale il suo percorso di vita. andava fiero delle sue origini montanare e raccontava spesso della sua infanzia sofferta, povera e orfana di madre, costellata di sacrifici non adatti alla sua età, ma che non gli avevano mai impedito di andare incontro alla vita e alle sue difficoltà con dignità e un sorriso carico di aspettative. così si è fatto uomo e lavoratore indefesso, e dal nulla ha saputo creare il suo fare con onestà e rigore.
è stato un genitore che a volte si mostrava burbero, un atteggiamento che in realtà celava una sensibilità che sembrava avere pudore di se stessa, ma che rivelava nei suoi piccoli gesti; sì, aveva una sensibilità e un'intelligenza sempre in avanscoperta che mi hanno resa orgogliosa di essere sua figlia. 
ho scartabellato quello che fu di mio padre con calma, ritagliandomi una stanza immaginaria dentro la quale far prendere corpo e forma a ricordi che svolazzavano nelle mie emozioni, fino a quando tutto si è fermato, tutto si è congelato alla vista di quelle cartelle cliniche scritte a mano da un inchiostro sconosciuto che decretavano la condizione di coma irreversibile del mio papà, e che sancivano il termine ultimo del suo percorso terreno.

furono giorni terribili quelli in cui assistetti impotente alla vista di quell'omone forte e granitico condannato a spegnersi lentamente, in quella stanza pre-morte, prigioniero di quei tubi e dipendente da quella macchina che lo aiutava a respirare sbuffando ripetutamente come in una cantilena stanca ed antica.
io, cosa potevo fare? superato quel primo momento di sbigottimento che mi aveva proiettata in un assurdo non-dove, gli parlavo, certa che lui mi stesse ascoltando; gli stringevo la mano per rafforzare quell'inspiegabile contatto psichico che sentivo fluire nella mente; gli facevo ascoltare in cuffia la musica che tanto amava, mentre mi cibavo di speranze assurde illudendomi stupidamente che potesse succedere ciò che non sarebbe mai accaduto.
non riuscivo ad immaginare il doloroso fatto che mio padre potesse lasciare la sua famiglia. no, non ne concepivo l'idea, era troppo presto e assurdo, e finché lui era lì, in quel freddo e silenzioso reparto di rianimazione, finché lo vedevo lì
la speranza ostinata di una sua piccola e microscopica ripresa non si sarebbe spezzata in me,
seppure i medici ogni santo giorno ripetessero con umanità l'evidenza della tragica situazione.

ora, mentre scrivo, sto piangendo e mi chiedo che significato possano avere queste lacrime,
perché il bene che il mio papà  ha regalato alla mia esistenza non mi ha mai lasciata e questa certezza mi conforta e mi rende - per certi versi - libera dal dolore,
ma sono anche triste per una mancanza fisica che scava in quel pozzo profondissimo di malinconia dal sapore di tempi finiti troppo in fretta.
raccolgo le lacrime tra le mani e poi le chiudo in un pugno per stringere a me il pensiero di un uomo che a volte mi manca davvero tanto e che vorrei ancora accanto a me per rinnovare quel rapporto unico e speciale che vive oltre ogni confine.
vorrei averlo ancora accanto a me per  continuare a parlare di tutto e di niente come facevamo negli ultimi tempi, per continuare a renderlo fiero di me con i miei gesti, per confidarci a vicenda piccoli segreti sussurrati all'improvviso, per abbracciarlo, per sorridere della gente, del mondo e della vita di cui era perdutamente innamorato, e per tante altre piccole cose che rendevano i nostri incontri uno scambio infinito di sintonie.

mio padre si soffermava spesso sul mistero della morte,
e quando assisteva alla dipartita di qualche conoscente o qualche parente, seppur profondamente dispiaciuto, guardando ed ascoltando i lamenti funebri di chi compiangeva gli scomparsi, andava confidando che trovava tutto un pochino assurdo e fuori dalla sua logica personale,
poiché sosteneva che non bisognava piangere i morti, che ciò non aveva significato,
in quanto il vero dovere di tutti era quello di onorarli da vivi.

domani ricorre l'anniversario della sua nascita.
preferisco ricordare il suo compleanno e non la data della sua morte,
perché sono convinta che finché non c'è dimenticanza
nulla e nessuno potrà mai morire..



©*Liolucy 



21 aprile 2017

Pensier Cortese













Codeste pause letargiche
dal mio menar inchiostro
non s'eran mai date agli occhi.
Sedotti e abbandonati
al tristo destino
di errare reminghi,
né dritti né storti,
nei dì di veraprima,
ad ogn'ora a lambiccarci
dove li pensieri
fan dimora,
non restano che le rime
da cantare
tra li dolci ricordi
cortesi, onesti e belli
racchiusi ne li sfrigolanti orizzonti
de' nostri cuori.
Arrivederci, madamigelle e cavalieri
dalle segrete figure!
Siate leggiadre donzelle
e viril signori
nel vostro altero portamento;
e che la virtù e la ragion
non abbian a perir
sotto sì puro ciel
che piange e canta
e s'arruffa
nell'acerbo mutamento.
Altro da dir non ho
e non oso
ché il modo mio, destro e leggero,
di ballar con le amate parole
ora giunto al termine
lo è davvero..


(ai miei affezionati e cortesi lettori)


                                                                ©*Liolucy


31 marzo 2017

This..





This bitter earth
Well, what fruit it bears
This bitter earth
And if my life is like the dust
That hides the glow of a rose
What good am I
Heaven only knows

Lord, this bitter earth
Yes, can be so cold
Today you're young
Too soon, you're old
But while a voice within me cries
I'm sure someone may answer my call
And this bitter earth
Ooooo may not
Oooh be so bitter after all

This bitter earth
(this bitter earth)
What good is love
mmmm that no one shares
And if my life is like the dust
That hides the glow of a rose
What good am I
(what good am I)
Heaven only knows
..