il giorno le si presentò arruffato e sconnesso,
come la sua stanza.
doveva prepararsi per uscire, ma fissò il suo sguardo sul passaggio delle nuvole, al di là del doppio vetro della finestra. quei vaporosi batuffoli avevano un che di scanzonato e fluido, sinuosamente concatenati con quel cielo appena tirato a lucido dal vento limpido, fresco, vagabondo e quasi clandestino.
il velluto del suo immaginario innescò l'elastico dei suoi pensieri, e prolungò una necessaria assenza dalla realtà che le avrebbe consentito il movimento languido dei suoi paesaggi interiori e le impennate delle improvvisazioni verbali che seguivano il filo dolce di un tempo non tempo dimensionato nel suo esistere.
prese una penna per fissare sulla carta le parole che quelle nuvole sembravano gettare nei suoi occhi e nella sua mente come invisibili coriandoli e trasparenti stelle filanti.
aveva la pura sensazione di sentirle e di vederle muoversi: strillavano, facevano confusione, si strattonavano, si indispettivano, si sospingevano a vicenda; strette strette le une alle altre, entravano alla rinfusa nei suoi attimi e nei suoi spazi, ché tanto lei una sistemazione per tutte l'avrebbe trovata grazie all'amore smisurato che nutriva per loro. presto! presto! doveva scrivere in fretta per non farsele sfuggire, quelle birichine. doveva catturarle e intrappolarle tutte quante su quel foglio bianco che attendeva di essere schizzato d'inchiostro. ah! trovava tutto ciò molto eccitante e sottilmente erotico.
guardò di sbieco l'orologio appeso alla parete, alzando un sopracciglio con tono di disapprovazione per quello strano aggeggio ticchettante di cui non ne aveva mai capito fino in fondo l'invenzione, e del quale preferiva evitarne l'uso. comprese di essere in ritardo per l'appuntamento. non importava.
a lei importava imprimere l'istante nell'immediatezza del suo manifestarsi, esattamente così come lo stava vivendo, mentre le nuvole sembravano assistere all'avvenimento con un sorriso complice.
suonarono alla porta. era ora di andare,
e lei non era ancora pronta..
©Liolucy