4 dicembre 2015

Lo Scricciolo

Lo scricciolo rimase solo ed immobile tra i rami intricati della sua solitudine. 
di notte i fievoli bagliori che illuminavano le ombre erano solo inganno, e le lucciole dei pensieri si acciotolavano nella sua mente in ordine sparso. 
si chiedeva da dove provenisse quel senso atavico di abbandono e di impotenza che pietrificava il suo cuore inerme.
un colpo di vento sarebbe bastato a spazzare via quell'oceano di malinconia nel quale intingeva la sua esistenza? volare al di là delle soffici nuvole lo avrebbe liberato dal peso di certe cose che non gli erano mai appartenute e da altre ancora che non sarebbero tornate mai più?
pensò che, forse, doveva essere così che si sentiva un vaso senz'acqua: 
vuoto ed inutile.
guardò a lungo la scura distesa vellutata che si ergeva sopra di lui fiocamente illuminata da una luna muta ed indifferente, e si sentì piccolo piccolo, minuscolo ed indifeso, mentre il freddo della notte scivolò silenzioso fra le sue piume. fu percosso da un brivido ed abbassò la testa. 
una liquida pozza d'argento sotto di lui rifletteva tremolante ed insicura la sua immagine:
sì, era proprio lui, uno scricciolo azzurro solo ed immobile tra i rami intricati della sua solitudine.


©*Liolucy

 

1 dicembre 2015

Abisso













Stasera la mente vaga tra ombre scialbe e chiazze oscure.
L'immagine si deforma, ingoia pietre di fango,
scivola nel vortice di assenze avvizzite.
Tenebre vuote si infiltrano feroci nello stomaco,
e lacrime pallide come cantilene
affondano nelle meste paludi
di un passato sordo e brumoso.
L'abisso incede convulso, senza riposo, senza tregua, 
rantola nel buio, fagocita illusorie presenze, copre il pensiero
e tutto si compie,
silenziosamente.



                                                                              ©*Liolucy