la piccola regola di questo piccolo blog era presente in calce, al modulo commenti rappresentativo di un piccolo ritaglio in cui ognuno poteva partecipare liberamente senza restrizioni o moderazione preventiva da parte mia consentendo ai lettori di poter esprimere le loro impressioni o di scambiare anche solo un saluto. il testo della piccola regola lo ricordo qui di seguito:
__ gentile commentatore, sei libero di lasciare la tua scia adottando un linguaggio decoroso, evitando insulti, evitando accuse senza fondamento e mantenendoti in tema con il post. grazie.__
penso che la mia richiesta non fosse una grande pretesa, e in più mi sembra di non aver mai molestato i partecipanti o di non aver mai mancato di rispetto ad alcuno, e penso di essere stata anche molto gentile e accogliente con tutti quanti, anche con chi era diverso da me nei modi di presentarsi o con punti di vista differenti ritenendolo un arricchimento personale, e pur sempre entusiasta della presenza e dell'affetto dimostrato dai lettori attivi. erano bene accettate anche le critiche se elaborate in ottemperanza alla regola succitata.
purtroppo, a causa delle ripetute e intenzionali violazioni di questa piccola e semplice norma da parte di un commentatore, ho maturato la decisione di chiudere l'area predisposta ai commenti. sono veramente stanca e un po' seccata di questa situazione che si trascina da diversi anni e che non è variata nonostante i miei sforzi per trovare un seppur minimo punto di incontro. non scelgo la soluzione della moderazione preventiva perché non mi è mai piaciuta, mi sta stretta quindi preferisco, il tutto o niente, il tutti o nessuno.
il commentatore si è sistematicamente lamentato in maniera isterica e ossessiva di altre persone o della gestione del mio spazio personale, delle mie scelte, delle mie frequentazioni, del mio modo di essere, contravvenendo in primis al viver civile nel web e all'interno di una piccola comunità virtuale adottando spesso e in modo seriale un linguaggio specificatamente denigratorio e irrispettoso della dignità altrui, non risparmiandosi di augurare la morte o malattie a quegli interlocutori che tentavano un dialogo o un confronto dialettico.
il mio spazio non è uno sfogatoio per sentimenti di rancore, di vendetta, di maldicenze, al servizio di persone che hanno scarsa maturità emotiva, pertanto la mia decisione è da ritenere conseguenza diretta del rifiuto da parte di questo commentatore di adattarsi come tutti ad uno spazio che mi appartiene e che intendo far proseguire sotto un profilo a me congeniale. questo è il mio blog, un piccolissimo blog che come tanti altri può essere definito alla stregua di un diario personale, intimo, che racchiude un bisogno espressivo delle mie emozioni e di quello che mi circonda; e va da sé, naturalmente, che nessuno è obbligato a frequentarmi, soprattutto se posso causare moti di insofferenza o quant'altro di fastidioso. condivido i miei stati d'essere con chi ha piacere di leggermi e di accettarmi nella mia complessità, nelle mie fragilità, nella mia emotività, nelle mie caratteristiche e nelle mille e una sfumature del vivere la mia condizione esistenziale.
ringrazio sentitamente tutti quei lettori che hanno saputo regalarmi generosamente e candidamente parte del loro tempo e delle loro attenzioni con parole di stima e di incoraggiamento che mi hanno scaldato il cuore, che mi hanno trasmesso affetto e conforto, che mi hanno fatto sorridere. è stato bello.