20 febbraio 2021

Lasciami


Sono seduta in un angolo pigro
dove il pensiero sfuma nella nebbia
di ricordi che sanno di salsedine
e le ombre sfiorano le vene
Lasciami qui
tra amarezze e speranze perdute
tra  indifferenze e felicità remote
tra fardelli e frantumi di nuvole
Lasciami in braccio ai confini
del futuro vuoto di noi
svogliata e assente
al di là dei tuoi occhi
Lasciami qui e ignorami 
come ignori l'andirivieni
di appariscenze astruse
e butta via le mie parole
raggrinzite
Lasciami 
al destino muto
del mio coraggio
d'amarti



                                           ©Liolucy

39 commenti:

  1. Poesia. Fortunato il destinatario di tale bellezza...

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  2. Coinvolgente... e piacevolmente spiazzante

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  3. Molto apprezzabile. Emotività e pensiero si fondono perfettamente in questi versi, mettendo in luce la tua capacità di esprimere i sentimenti e il loro esistere, aderendo alla realtà che ti circonda.

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  6. Di questi tempi il futuro sembra proprio vuoto. Una bella lettera di un sentimento che sai sempre far brillare... Ciao!

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  7. "L'amore è un bellissimo fiore, ma bisogna avere il coraggio di coglierlo sull'orlo di un precipizio." (Stendhal)
    Ci vuole un coraggio immenso per amare, per donare se stessi, anche se ci si espone a molte vulnerabilità. Hai ragione. Se tutti avessero il coraggio di amare davvero, il mondo sarebbe migliore. Molto bello questo tuo "Lasciami", molto molto bello... non trovo altre parole, rileggo... e mi piace sempre di più, non mi stanca.

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    2. Ricevere la paternale da lei che ha la consuetudine di riempire di citazioni i suoi commenti, lo trovo ridicolo. Questo non toglie che lei può continuare a fare le sue citazioni ed io le mie... in fondo, il messaggio che si intende dare e il suo significato sono le cose che veramente contano.

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    2. ma noooo!
      si scrive
      habitués.
      insomma, abbia un po' di contegno e ammetta di aver sbagliato
      anche questa volta, mister Freddy Solo.

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  9. Siete un po' troppo impregnati dello "spirito di serietà" di cui lessi millenni fa.

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  10. Mi ricordo quando attimi fece una tragedia per un gabbiano lasciato morire, lasciato al suo destino. Fu quanto di più patetico si possa vedere, da una che poi ti inforna na bella lasagna al ragù.

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    1. feci la tragedia per un video in cui si mostrava un gabbiano morente, definito addirittura "poesia".
      per me, invece, era solo l'ennesima spettacolarizzazione della sofferenza, della morte,
      come va tanto di "moda" su internet,
      spettacolarizzazione e indifferenza a discapito
      della naturale empatia verso la sofferenza di un altro essere vivente.
      ricordo che l'autore pubblicò un video di risposta al mio commento, e che questo alimentò dei dibattiti molto interessanti sul vasto argomento..

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    2. Eh si capisce. Mo siamo noi le pippe in poesia, non voi che frignate, per una formica morta. miliardi di formiche che muoiono da milioni di anni. Valuta ogni passo, controlla che non ci sia manco una formica, prima di azzardare il prossimo.

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    3. Peró poi mi fai la lasagna?

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  11. Non datemi del grottesco, rischiate di specchiarvi nei miei occhi. E non vi piacerebbe l'immagine riflessa.

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  12. Vi faccio lo specchio di Dorian Gray....

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  13. Ammazza quanto scrivo bene! Niente merletti, solo la verità, sbattuta sul grugno agli stronzi che siete!

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  14. In realtà credo quel video fosse molto sentito da Valter. Come medico sa che a volte, non c'è più niente da fare. Quella insensibile sei stata tu. E hai fatto una figura ridicola.

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    1. come medico, ma non come veterinario.
      la spettacolarizzazione del dolore di un essere vivente
      mi indigna..

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  15. Allora non posso parlare manco si me. La spettacorizzazione del dolore di un essere vivente, non è il fine della poesia?

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    1. trovo che il tuo paragone sia inadatto.
      non è stato il gabbiano a filmarsi e a mettersi su internet.
      i gabbiani non parlano, non scrivono.
      in questo caso, un passante ha visto un gabbiano con un ala spezzata e ha deciso che la cosa più giusta da fare in quel momento
      era filmarlo. successivamente, è tornato a casa e ha montato un video
      per youtube..

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    2. Si e ha espresso la disperazione, per l'impotenza di fronte al destino di ogni essere vivente. Sarete sempre delle pippe in poesia. Limitate ai decoupage di parole, e vuoti sentimentalismi.

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    3. Penso che un medico dovrebbe essere più sensibile di altri alle questioni etiche, che qui mi sembra siano state messe in campo da un filmato e dai successivi punti di vista e reazioni personali degli spettatori.

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    4. Secondo te un medico che vede morire bambini ogni giorno, dovrebbe essere molto turbato, per un gabbiano che muore? Ma avete i popcorn al posto del cervello?

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    5. Freddy, lo sapevi che in natura gli animali predatori non abbandonano altri animali agonizzanti che trovano sul proprio cammino? E di sicuro non li filmano. Anche l'essere umano è un animale, ma si comporta peggio, e naturalmente la causa delle difficoltà o delle sofferenze di altri animali è proprio l'uomo.

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    6. Nelle parole di Attimi ci scorgo una visione del mondo che sembra voler comunicare tendenzialmente una lotta contro l'omologazione delle coscienze, che internet promuove con alcuni filmati, oggettivandole. Freddy imposta l'interessante argomento sotto un profilo filosofico, più che poetico. I loro punti di vista sono condivisibili 50/50.

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  16. Salviamo il gabbiano e morte ai negretti!

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  17. Partorite la vita, ma non la capite manco per il cazzo. Non differite molto dalla vacche!

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    1. non parlare di cose che non sai, baby..

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    2. No? Mi pare che tutti i mammiferi partoriscono. Sparano tutti ste stronzate sulla maternità?

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    3. Una lupa partorisce, ma mica rompe tanto il cazzo. Il miracolo della prole, che ci mettete a covare l'uovi? Ahahhahha!

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    4. come ti ho già scritto sopra, nel caso non lo sapessi
      gli animali non parlano, non scrivono.
      hai capito,
      baby?..

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  18. Ciò è deciso. L'udienza è chiusa!

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  19. Grandi sforzi intellettuali per rimanere gravide! Hahahah

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  20. Fosca, più dici addio a Attimi e più resti. Sei uno strano animalo! (Cit. Abatantuono)

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