Non sapeva dove condurre le parole - forse sull'altalena dei ricordi -
e soppesava l'esigenza emozionale di fissare sul foglio ingiallito
la purezza intima della sua vita nella quale intravedeva una
coscienza multipla.
Una atemporalità sembrava scorrere nella sua mente
che tentava di disinnescare una solitudine opprimente e salda
pronta ad un'implosione senza scampo.
Ebbe l'impressione che la sua non fosse altro che una scoordinata
e pallida ricerca di un rifugio inutile,
e si dissuase dal tentativo di trovare una primavera del pensiero,
rinunciò a scoprire una nuova infanzia
in parole immobili e senza senso
che avrebbero sporcato uno spazio candido
in attesa di essere riempito.
Spense l'abat-jour
e lasciò che il buio la abbracciasse
così come faceva da sempre
quell'emozione mai dimenticata.
©*Liolucy