Questa mattina si è accesa
sotto un cielo agitato
e le nuvole che sovrastano
le distanze
bruciano
I tuoi occhi sono già lì a veder
l'inverno arrivato da poco _
mentre leggo
nelle cronache incise su pixel
che la gente non sa dare altro
che il peggio di sé _
Hai presente il cammino
a piedi nudi
in mezzo ai prati
che ti sembrava
a portata di cuore?
Ora non lo è più, ora ti è vicino
il segnale del pianto muto
che ferisce impalla stride
che dimentica il gioco
Se quel tuo pianto fosse
per sempre
te lo strapperei
dalla cenere che cade
su parole sbilenche e
lascerei affogare il tuo dolore
tra le dita del profondo deserto
blu.
Guarda _
in mezzo al mondo sta svanendo
il tempo dei volti
Gracili poesie sembrano minuscoli
bagliori di stelle morenti
brevi inaspettate tremanti
sepolte da occasioni perdute
Sì, ci è (ac)caduta addosso una
nuvola come un brivido esausto
stanco di libertà
ma dentro la sua ombra
si specchia il cielo slacciato
che ci appartiene
E la luna
vocifera di noi
©Liolucy