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31 ottobre 2022

il piacere di una frittata

 
mi piace piacerti, perché tu mi piaci un sacco e una sporta.
così si dice dalle mie parti: "mi piaci un sacco e una sporta". rendo l'idea?
sì, mi piace piacerti e, se capita che tu mi dica che io ti piaccio, è chiaro che io vada automaticamente in brodo di giuggiole. perché tu mi piaci, e proprio a causa di questa inalienabile verità, ripeto 
mi piace piacerti. 
anche a te piace piacermi? per il mio stesso motivo? se ti piaccio e dico che tu mi piaci e mi piace che io ti piaccio perché allo stesso modo mi piace piacerti così come a te piace piacermi, vai in brodo di giuggiole anche tu? sì? beh, allora siamo due piacioni!
bene, dopo questa attenta ed elaborata analisi, se ti stai trovando sulla mia stessa lunghezza d'onda ingarbugliata, vorrei chiederti se hai mai notato come questa lieta consapevolezza faccia friggere il cuore. ti pare anche a te? frittura di cuore, o almeno è quello che percepisco.
sento un frrr zzzz  frrrrzzzz proprio lì, nell'esattissimo momento in cui tu ti fai piacere da me, 
perché a te piace piacermi poiché tu mi piaci, ecc. ecc. 
giunti a questo punto, sarebbe più corretto usare un altro modo di dire, e più precisamente: 
"andare in frittura di giuggiole". un'espressione che ho appena inventato per noi due. 
ti piace? fammelo sapere, perché mi piace piacerti, non dimenticarlo!
concludendo, in sostanza possiamo affermare che ogni volta che ci piacciamo un sacco e una sporta, stiamo facendo una bella frittata di cuore, dorata e croccante. 
il cuore frigge, frigge, frigge, e noi non possiamo fare altro che verificarne la cottura.
ecco tutto.

P.S. mi piaci tanto tanto




4 luglio 2022

caro amico ti scrivo..


caro amico,

ti ringrazio per essermi stato di conforto nei momenti in cui ti chiedevo vicinanza per scongiurare insieme il castigo del male e dell'odio negli uomini, in questi anni di sonnolenza e fango;
ti ringrazio per avermi fatto ridere come in un allegro gioco di carte che brillano sotto il sole;
ti ringrazio per aver amato insieme a me il mare, eterno come l'aria.

mi hai comunicato della tua decisione di lasciare l'Italia, e questa notizia mi ha messo
un po' di malinconia, e sento già l'odore della tua assenza, ombra allo specchio.
conserverò - come si conserva una margherita tra le pagine di un libro caro - l'ultimo pensiero che mi hai voluto dedicare nella tua lettera
"Abbi cura di te e solo di chi ti ama"
sì, dolce amico, ti prometto che lo farò, ed ogni volta che accadrà penserò a te, immaginandoti in cammino per le strade di un nuovo rione, con la brezza lieve sulla fronte e una nuova alba che ti libererà da quel dolore costante, 
il disperso amore che ha disanimato il mondo.

ciao


Lucy



2 dicembre 2021

la dignità di una vaccinata


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LETTERA DI UN'ITALIANA VACCINATA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Gentile Presidente Draghi, non immagina quante volte io, che ho scelto liberamente di vaccinarmi, mi sia pentita di averlo fatto.

Mi sono pentita ogni volta che ho visto un padre costretto a farlo per portare a casa il pane.

Ogni volta che ho visto uno studente rinunciare ad una lezione universitaria.

Ogni volta che ho scorto in lontananza una fila di cittadini davanti ad una farmacia, in coda per acquistare 48 ore di diritti.

Mi sono pentita ogni volta che ho sentito qualcuno parlare di parassiti, sorci, disertori o blaterare di fucilazioni evocando Bava Beccaris.

Ogni volta che mi sono imbattuta in congreghe di semicolti che tra una risatina e l'altra dileggiavano chi aveva semplicemente compiuto una scelta diversa per la propria vita e sul proprio corpo.

Gentile Presidente Draghi, io della società che Lei e i Suoi sodali state laboriosamente costruendo non voglio far parte.

Non voglio far parte di una società composta da gente che si ritiene moralmente ed intellettualmente superiore per aver acconsentito a farsi somministrare un farmaco.

Non voglio far parte di una società in cui si gode smodatamente per l'emarginazione e l'esclusione di chi ha compiuto - legittimamente e liberamente - una scelta diversa.

Non voglio far parte di una società in cui ci si compiace di aver meritato dei diritti, cedendo al ricatto.

Non voglio far parte di una società di individui che accusano, additano e auspicano ostracismi e punizioni per i loro simili.

Io non appartengo alla schiera di chi obbedisce per quieto vivere.
Io non voglio essere premiata con diritti che sono miei per nascita.

Io non voglio che mi concediate alcuna libertà giacché io sono nata libera.

E custodisco la mia libertà come il bene più prezioso.

Pertanto, liberamente Le dico si tenga pure la Sua terza dose, il suo Super Green Pass e la sua bella società.

Verrà il tempo.



(Dalila Di Dio)



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14 agosto 2021

La lettera del professore di matematica


Non sempre si ha dietro le spalle uno grande e grosso che ci vuole bene e ci difende.

Sappi, allora, che la migliore arma di difesa è la "conoscenza".

Il "sapere" rende forti ed invincibili.

Continua quindi a studiare ed a impegnarti come hai fatto in questi anni.

Renditi forte ed autonoma ma sii sempre cosciente che, all'occorrenza, 

una mano da chi ti vuol bene l'avrai sempre.

Ti ricorderò.



                                                                                                      Marco


13 giugno 2021

Wilde - De Profundis (Epistula: In Carcere et Vinculis)

 

"Dear Bosie ......."
È l'inizio di una lettera ad un amico; ma a chi scriveva Wilde?
Tra l'aprile e il novembre 1895 Oscar Wilde, sotto l'accusa di omosessualità - massimo tabù nell'età vittoriana - dovette affrontare vari processi che gli costarono la condanna a due anni di lavori forzati, la bancarotta e l'interdizione alla pubblicazione di tutte le sue opere.
Mentre era detenuto a Reading, tra il gennaio e il marzo 1897, allo scrittore irlandese fu concesso di scrivere una lettera: cinquantamila parole, la più lunga che sia stata mai stilata. Una confessione privata, nella quale Wilde scrisse il memoriale della sua vita in carcere e la raccapricciante cupezza vissuta a Reading. Era indirizzata al suo amico e amante Lord Alfred Douglas che causò la sua rovina.
Per questa lunga lettera, Wilde scelse un titolo in latino - Epistula: in Carcere et Vinculis - che invita suggestivamente a soffermarsi  su quanto può accadere ad un uomo in stato di totale reclusione, più che sulla possibilità di rielaborare spiritualmente l'esperienza.  Il titolo - De Profundis - con cui ci è nota, fu scelta dall'amico Robert Ross per darla parzialmente alla stampa nel 1905 ed è lo stesso utilizzato nel 1962 per la sua pubblicazione nella versione integrale, avvenuta dopo la scomparsa di tutti i protagonisti.
In questa lunga lettera traspaiono i moti più profondi dell'animo di Oscar, ed è per questo motivo che lo ritengo lo scritto assolutamente più bello e significativo della sua intera vita.

Liolucy








8 giugno 2021

Al Poeta


lasciati parlare dal vento
dalle nuvole, dal cielo;
lasciati parlare dal tempo puro
che non ha 
oggi, ieri o domani.
lascia che tutto sia poesia,
eternità dell'attimo, 
barca di carta e solco di un
silenzio sempre nuovo
che morde
il senso 




                               ©Liolucy


23 maggio 2021

Spettro


La ragione non è uno spettro, 
e allora perché ti spaventa?
La ragione si mescola al caos ordinato
di questo navigare nella solitudine del mondo
dove naufraga ogni uomo, 
fra tempo e spazio, 
fra illusioni e dolori. 
E tu, 
tu prendi sulle ginocchia la tua pazzia
per rinnegare la giustizia, 
e ti ungi del cattivo sangue e
dell'infingarda menzogna. 
Chi ti ha reso la lingua tanto perfida? 
Chi bivacca nella tua mente come un lupo
pronto ad uccidere? 
Il tuo sorriso si è asciugato al vento dell'inganno, 
e non comprendo il buio ubriaco che rifluisce
nei tuoi occhi, 
non comprendo l' oblio incarnato nella tua voce
gioia strozzata

e vorrei tacere le mie parole
che più non occorrono.. 



                                                                          ©Liolucy

20 febbraio 2021

Lasciami


Sono seduta in un angolo pigro
dove il pensiero sfuma nella nebbia
di ricordi che sanno di salsedine
e le ombre sfiorano le vene
Lasciami qui
tra amarezze e speranze perdute
tra  indifferenze e felicità remote
tra fardelli e frantumi di nuvole
Lasciami in braccio ai confini
del futuro vuoto di noi
svogliata e assente
al di là dei tuoi occhi
Lasciami qui e ignorami 
come ignori l'andirivieni
di appariscenze astruse
e butta via le mie parole
raggrinzite
Lasciami 
al destino muto
del mio coraggio
d'amarti



                                           ©Liolucy

5 aprile 2020

La Passeggiata

Il cielo si era affezionato
ai tuoi sguardi
e lungo i marciapiedi
ombre scarne e vuote
flagellavano la lontananza
Il violento stupore delle nuvole
risorgeva dalla ferita d'essere
e il brusio delle voci nel vialetto
scendeva sul volto ritrovato
Lo sai
è in noi il falò dell'anima
che morde l'oscurità e
dissangua il dolore
Non temere
tutto è come prima
e prima è sempre stato
adesso
Amore mio



                                                                    ©Liolucy

27 novembre 2018

Come Sempre

Non ti preoccupare per me
tutto continuerà come sempre
non è niente
L'alba cadrà sui miei capelli
e la vita comincerà a
sciogliersi nei miei occhi
Le nuvole
si sdraieranno silenziose
in ogni angolo d'azzurro
e tutto continuerà come sempre
tutto sarà come prima
Sbrigherò le mie piccole faccende
farò lunghe passeggiate
andrò a vedere qualche film
ascolterò la mia musica preferita
Mi faranno compagnia gli orizzonti
che incontrerò lungo i miei passi
mentre le stagioni mi parleranno
di segreti perduti nel tempo
Leggerò le parole dei poeti per
vestire i miei pomeriggi
di luci gotiche e cantilene di cristallo
e sulla soglia esile della mia ombra
attenderò la notte
che mi regalerà ancora
i miei sogni
E tutto continuerà
come sempre.



                                      ©*Liolucy

8 agosto 2018

lettera a..


mi accingo a scriverti e sono sicura che ti riconoscerai in questa mia breve missiva che voglio dedicarti con un sentire speciale, e che immergerò nel cielo per farlo giungere fino a te in un incontro musicale di anime; le nostre.
sappi che ogni tua parola prende vita, si muove, abita e si modella nella mia dimensione interiore.
e mentre mi guardi dentro, e mi dici cose che sono lì sull'uscio del mio cuore in attesa di esser prese per mano e portate ai confini dei miei sensi, il pensiero visibile di te riempie il mio piccolo mondo di sostanza e di colori ritrovati.   attraverso le tue parole compio il respiro pieno che mi dona il senso di questo spazio-tempo che vivo nella profondità del movimento e delle forze di un istante-eternità;  le tue frasi mi rievocano sensazioni dormienti indipendenti dalla mia coscienza, risvegliano verità che si traducono in purificazione del pensiero.
ogni tanto la luce del mio procedere diventa fioca, tende a nascondersi,  forse a causa di un momentaneo colpo di vento più forte, oppure è solo una mia personale percezione, che tu correggi ricordandomi chi sono con una invisibile carezza. 
così facendo mi riporti ad una continua rinascita dell'io, e sento l'importanza della tua presenza, discreta, metafisica, memore di se stessa, che affonda le radici nei suoi moti contemplativi di ciò che hai vissuto e ancora vivi nell'essenza pura del tuo camminare il mondo.
con questa mia vorrei ringraziarti della tua sensibilità e delle tue parole che si fanno corpo di una bellezza profonda, vasta, unica e penetrante che mi consola.
ora mi accoccolo tra le braccia dei tuoi pensieri con l'idea di aver comunicato alla tua anima ciò che scorre nei mille e più mille percorsi della mia mente.

ti abbraccio forte..




16 aprile 2016

Cercami



















Cercami nell'arcobaleno di un'insegna luminosa,
fra le ossa infrante di una città caotica,
sul bordo di una timida margherita addormentata.
Cercami nella fiamma fresca di una sorgente,
alla fine di una strada acciottolata,
nella curva dolce e titubante di una pallida collina.
Cercami nella rilegatura di un libro prezioso,
nel riflesso incerto di un paio di occhiali,
tra le labbra sorridenti di un bambino.
Cercami nella malinconia di una luna inquieta,
nelle ali di una notte distratta e scostumata,
tra le pieghe di un giorno 
che diventa giorno improvvisamente.
Cercami nell'incavo della tua mano pronta 
a stringere un'altra mano,
in una goccia di luce caduta dal tuo sguardo,
nel riverbero tumultuoso del tuo divenire.
Cercami ovunque i tuoi passi ti condurranno e
quando mi avrai trovata, 
stringimi forte al tuo petto 
e ai tuoi pensieri,
per farmi viaggiare tra gli 
incendi delle tue emozioni.
Cercami 
ovunque nel tempo,
perché
è lì che io ti amo.



                                                                           ©Liolucy


29 ottobre 2015

Prima Di ..











Prima d'esser vecchia
busserò piano alla porta del tuo infinito
per portarti un piccolo sorriso azzurro
Prima d'esser vecchia
abiterò nei tuoi occhi bruni
per accarezzare il tempo dei tuoi giorni
Prima d'esser vecchia
porterò le tue mani al mio petto
per riscaldarle con la musica dei miei colori
Prima d'esser vecchia
ti lascerò una lacrima profumata
per dissetare quella margherita che hai conservato
E
quando l'alba della luna mi sorprenderà
ti sussurrerò:
"prima d'esser vecchio
non lasciarmi da sola".


                                                                    ©*Liolucy


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un altro attimo un altro spazio  → UN BACIO PER TE


20 aprile 2015

Un Bacio Per Te













Avevo preparato un bacio per Te
e lo avevo sistemato nel baule dei soffici cotoni
intrisi di lavanda.
si era messo subito in attesa dei tuoi occhi ma,
gli ho spiegato che forse non saresti venuto e che,
forse, poco ti sarebbe importato di lui.

dopo un primo momento di smarrimento
il bacio ha deciso di aspettarti su quella nuvola rosa
perennemente sospesa tra i profumi
di un'aurora da spogliare.

ora che sai di lui,
sai dove trovarlo..
se vorrai,
potrai coglierlo nel risveglio di un mattino,
in un germoglio di sole,
e riporlo con dolcezza
tra le piume della tua anima.


©*Liolucy