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27 novembre 2023

1975



« Ma se nascerai uomo io sarò contenta lo stesso. E forse di più perché ti saranno risparmiate tante umiliazioni, tante servitù, tanti abusi. Se nascerai uomo, ad esempio, non dovrai temere d’essere violentato nel buio di una strada. Non dovrai servirti di un bel viso per essere accettato al primo sguardo, di un bel corpo per nascondere la tua intelligenza. Non subirai giudizi malvagi quando dormirai con chi ti piace, non ti sentirai dire che il peccato nacque il giorno in cui cogliesti una mela. Faticherai molto meno. Potrai batterti più comodamente per sostenere che, se Dio esistesse, potrebbe essere anche una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Potrai disubbidire senza venir deriso, amare senza svegliarti una notte con la sensazione di precipitare in un pozzo, difenderti senza finire insultato. Naturalmente ti toccheranno altre schiavitù, altre ingiustizie : neanche per un uomo la vita è facile, sai. Poiché avrai muscoli più saldi, ti chiederanno di portare fardelli più pesi, ti imporranno arbitrarie responsabilità. Poiché avrai la barba, rideranno se tu piangi e perfino se hai bisogno di tenerezza. Poiché avrai una coda davanti, ti ordineranno di uccidere o essere ucciso alla guerra ed esigeranno la tua complicità per tramandare la tirannia che instaurarono nelle caverne. Eppure, o proprio per questo, essere un uomo sarà un’avventura altrettanto meravigliosa : un’impresa che non ti deluderà mai. Almeno lo spero perché, se nascerai uomo, spero che tu diventi un uomo come io l’ho sempre sognato : dolce coi deboli, feroce coi prepotenti, generoso con chi ti vuol bene, spietato con chi comanda. Infine, nemico di chiunque racconti che i Gesù sono figli del Padre e dello Spirito Santo : non della donna che li partorì.

Bambino, io sto cercando di spiegarti che essere un uomo non significa avere una coda davanti : significa essere una persona. E anzitutto, a me, interessa che tu sia una persona. È una parola stupenda, la parola persona, perché non pone limiti a un uomo o a una donna, non traccia frontiere tra chi ha la coda e chi non ce l’ha. Del resto il filo che divide chi ha la coda da chi non ce l’ha, è un filo talmente sottile : in pratica si riduce alla facoltà di poter crescere o no una creatura nel ventre. Il cuore e il cervello non hanno sesso. E neanche il comportamento. Se sarai una persona di cuore e di cervello, ricordalo, io non starò certo tra quelli che ti ingiugeranno di comportarti in un modo o nell’altro in quanto maschio o femmina. Ti chiederò solo di sfruttare bene il miracolo d’essere nato, di non cedere mai alla viltà. È una bestia che sta sempre in agguato, la viltà. Ci morde tutti, ogni giorno, e son pochi coloro che non si lasciano sbranare da lei. In nome della prudenza, in nome della convenienza, a volte della saggezza. Vili fino a quando un rischio li minaccia, gli umani diventan spavaldi dopo che il rischio è passato. Non dovrai evitare il rischio, mai : anche se la paura ti frena. Venire al mondo è già un rischio. Quello di pentirsi, poi, d’esserci venuti. »


(Oriana Fallaci -  da Lettera Ad Un Bambino Mai Nato - Rizzoli Editore 1975)


27 giugno 2023

Zattere

 
la distanza
i silenzi
la prudenza
l'assenza
e il mare

ancora il mare
scrigno
dove dorme
un bacio
testimone di noi

e ti scorderai 
di me




                 ©Liolucy

16 giugno 2023

Apparenze e Distanze

 



apparenze e distanze riflettono la danza del mio piccolo universo
voce e invenzione di un'attesa che divora i miei istanti
quiete e tormento sulla soglia del cuore
lacrima


©Liolucy

27 febbraio 2023

Ti Voglio

 
Tu sei un'anima antica che chiama
la mia voce immobile.
Sei fuoco sacro, dolcezza e dolore,
centro di galassie sconosciute,
calamita delle mie voglie insaziabili;
ritmo, ardore e incoscienza.
Sei l'estate dentro il mio essere,
sogno reale ed enigma,
musica nuda e carne. 
Rimani qui [amore] nei miei sensi tesi, 
senza sosta, definitivo, ricco, e avido 
del mio respiro caldo. 
Il divenire del nostro 
pensiero e della nostra eco 
si fa maschera e diluvio incessante,
temporale di eterni attimi,
posa languida e segreta.
Più ti ho e più ti voglio,
in questa danza dissennata, pazza;
dolce lussuria, morso e bacio,
inebriante flutto che mi 
conduce a te.
E rendimi, 
il tuo bianco furore.



                                       ©Liolucy

16 dicembre 2022

Indizi

 
L'urto
il brivido
il lampo
L'incontro dei nostri 
sguardi
i nostri sorrisi
indizi silenziosi
Il tramonto al di là
del vetro
artiglia i sogni 
per renderli
fintamente reali
Tu naufraghi 
nei miei fianchi
sangue nudo che
solca il mio sapore
La mia bocca avida
che beve il tuo respiro
miele e sale
tabacco d'oriente
Il riflesso cremisi divora
l'attimo liquido per
dissolvere il miraggio
di un desiderio
Lusinga
Vaghezza
Noi
Incompiuti



                                ©Liolucy


6 ottobre 2022

C'è Una Pace Triste Questa Notte

 

C'è una pace triste questa notte:
l'argento vuoto della luna;
il candore indistinto 
di una stella lontana;
il sonno assente.

E allora,
sai cosa faccio?
Penso a te, e
ai tuoi placidi temporali,
abissi scoloriti di rosso
che fluttuano nella tua mente.
Penso ai tuoi silenzi 
che bruciano pigri,
che riempiono i vetri 
freddi del tempo.
Penso a domani, a quando
mi ritroverò in quei luoghi
che sono anche i tuoi,
a quando farò finta di dimenticare
il rumore che fai nei miei pensieri.

C'è una pace triste questa notte:
è una notte lenta, che allunga
la sua voce nei miei respiri,
mentre penso a ciò 
che non dovrei pensare.




                                                  ©Liolucy


4 febbraio 2022

Ai Margini






ed è nel cuore di un'aurora 
che ti penso nella mia bocca

incendio fluente che arde
tra anima e carne




 ©Liolucy




                                                                                                                                                             

31 dicembre 2021

trentuno

 



sappi, amore mio, che la penombra del silenzio
è un'imprecisione che turba
le stelle

(elle)


10 settembre 2021

Paesaggi Interiori


Ciò che scrivo non sono poesie
Sono pensieri racchiusi nelle stanze del mio io
possono essere lettere mai spedite o
tutt'alpiù messaggi in bottiglia  
alla deriva 
Ma non sono poesie
Alle parole [e alle emozioni che le contengono]
cerco solo di dare un ritmo o un'estetica
che si accordi al mio mondo interiore
e al mio modo di gettare uno sguardo
su ciò che mi circonda e
che a volte mi pare così alieno
e distante dai miei moti intimi
di concepire l'esistenza 
Ciò che scrivo è forse anche un modo
per avere un attimo 
di nozione sulla mia anima 
per rimanere nuda di me stessa 
davanti a questa luce
che tutto consuma e tutto brucia
e che mi segue come un'ombra
nella diversità del tempo 
e nella fluttuazione dello spazio
Scrivo paesaggi 
per dirmi
per ritrovarmi
per sapermi




                                                          ©Liolucy