1 novembre 2015

Interno Notte













La sua mente era incastrata in una serata di noia opaca, stanca e senza senso.
pensò di scacciare la sua solitudine mescolandosi alla folla che brulicava
nelle luci di una metropoli fantasma. ma non si mosse.
lasciò che la notte seguitasse ad andare avanti.
lasciò che entrasse con mestizia nella sua carne e nel suo cervello,
lasciò che lo divorasse lentamente.
e volle esser gentile con lei
e volle farle compagnia.
poi spense la luce
e pianse in silenzio.



                                                                                  ©*Liolucy


9 commenti:

  1. lasciare che la notte accada, qualche volta è la soluzione migliore, non solo l'unica

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  2. Una composizione molto triste che, purtroppo, è veritiera per moltissime persone...
    :(

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  3. non commento mai una poesia... cerco di immedesimarmi... e non so perché mi trovo in un abitazione dell'800... Mimmo

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  4. mi sbagliavo, tu non sei laconica, sei telegrafica...

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  5. Attimi profondi quelli passati con la propria solitudine...molto bella, molto malinconica, nelle mie corde!

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    1. grazie della visita e delle tue parole, Rosanna..

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