25 marzo 2014

Incontri


Un giorno ho visto il tuo cuore raggrinzito nel cestino degli oggetti spenti.
L'ho raccolto incuriosita ed ho provato a stirarlo ad alta temperatura per eliminare i solchi più profondi e ravvivarne le tinte.
Nuovi colori sembravano respirare in lui, ma guardandolo meglio in controluce mi sono accorta che le pieghe più fastidiose erano ancora presenti.
Ho continuato nell'operazione per risistemarlo, dandogli sbuffi di vapore extra, spruzzandogli gocce profumate, ma tutti i miei sforzi sono risultati inutili. Così ho capito che non sempre il calore più sentito e sincero può risvegliare un animo stropicciato.
Con grande cura ho riposto il tuo cuore nello spaziotempo, dentro la stanza delle attese, dove tu potrai recuperarlo quando vuoi.
Ti confesso che, ripensandolo con dolcezza, un sottile dispiacere aleggia tra le piume della mia anima,
ma mi è perenne la speranza che gli sia rimasto addosso almeno un pochino del mio caldo profumo e il ricordo dei miei sorrisi.

©*Liolucy

immagine Web
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4 commenti:

  1. Spesso la tenacia, e la passione, con cui tentiamo di rianimare un fuoco
    sono paragonabili a una fatica immane.
    Ma credo che l'amore sincero lasci sempre tracce, nessun cuore è così arido da rinnegarlo

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    1. Confortanti le tue sagge parole..
      è per me sempre gradevole la tua squisita presenza, grazie.

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  2. Molte volte le pieghe del cuore resistono ad ogni tentativo di riparo. Forse si è perso il battito unisono, quello comune. Occorrerebbe che qualche accordatore riuscisse a dargli il ritmo giusto, come si fa con certi pianoforti dimenticati da tempo. Chissà che quel cuore, deposto nelle stanze delle attese, si riaccenda al punto giusto!

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    1. Tanti cuori sono nelle stanze delle attese e certi incontri servono per sgrezzarli, attraverso i percorsi dell'anima...
      Grazie Cesare per aver espresso il tuo concetto.
      Un saluto grande.

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